martedì, marzo 22, 2011

Presentata una mozione dal Partito Democratico


Un Consiglio per il CIDIU
Era il 26 otttobre 2010 quando come CIVICA presentammo una mozione affinchè il Consiglio comunale affrontasse "prima che ogni decisione venga presa" il futuro del CIDIU. La mozione fu discussa il 30 novembre scorso e, miracolo per essere stata presentata da CIVICA, fu approvata all'unanimità.

Così giovedì prossimo si terrà il tanto atteso consiglio comunale aperto con l'intervento anche della Provincia e della Regione, nonchè dei vertici del CIDIU stesso. Che il confronto avvenga prima che ogni decisione sia stata presa è tutto da vedere. La sensazione è che invece i giochi siano già tutti fatti e che per esempio l'opzione di mantenere la proprietà pubblica sia già stata accantonata. Il decreto legge governativo del 25 settembre 2009, n. 135, stabilisce che entro il 31 dicembre 2011 non sia più possibile affidare in "house" ad una società pubblica il servizio per la gestione dei rifiuti. Per poterlo fare almeno il 40% della proprietà e la rsponsabilità gestionale devono essere cedute ai privati. Per mantenere la proprietà pubblica occorrerebbe affidarsi ad una gara. Nonostante si sostenga che il CIDIU è la migliore delle società possibili, di sottoporsi a gara pare proprio che i nostri eroi non ne vogliono sentir parlare. L'opzione privata resterebbe la sola praticabile. La soluzione privata comporta, però, una serie di incognite sul versante dell'occupazione, delle tariffe e perchè no anche sotto il profilo della qualità del servizio. Ecco dunque la necessità di un controllo più ampio possibile sulle scelte che si intendono compiere. Nel frattempo però sul consiglio comunale aperto si sono abbattute altre scelte alquanto peregrine sia del Governo nazionale che della Regione Piemonte. Il Governo con il decreto Milleproroghe ha disposto lobbligo della soppressione di tutti i consorzi fra gli enti locali, nel nostro caso del CADOS, a partire dal 31 marzo 2011. La Giunta regionale dal canto suo ha deciso che i consorzi di bacino vengano posti in liquidazione dal 1° Aprile 2011 e le loro competenze trasferite alle provincie dal 1° Gennaio 2012. Una scelta davvero incredibile almeno per quanto concerne le date, infatti si crea un buco di nove mesi. Visto che il Cados curava l'emissione e la riscossione della Tia, per far sì che qualcuno lo faccia per il 2011, i comuni a partire da quello di Collegno hanno deciso di farsene carico per quest'anno in attesa del passaggio delle competenze alla Provincia. Ma è proprio questo passaggio di competenze alla Provincia che suscita non poche preoccupazioni sia sul versante delle tariffe che su quello del servizio. Tutte domande a cui si chiederà di rispondere nel corso del consiglio di giovedì prossimo, consiglio che avrà inizio alle ore 20,45. Per far sì che dal consiglio si possa uscire con un qualche impegno, il Partito democratico ha presentato una mozione. La mozione (che pubblichiamo sotto) non può però essere votata così com'è, almeno per quanto riguarda CIVICA. Intanto avrebbe dovuto essere una mozione condivisa e firmata da tutti, invece quella che avrebbe dovuto essere una bozza su cui confrontarsi, è stata protocollata come mozione di partito, ma poi nel merito per quanto ci riguarda andrebbe emendata, Nella riunione dei capigruppo come CIVICA abbiamo presentato degli emendamenti sostanziali che ci auguriamo vengano discussi e possibilmente recepiti. In sostanza vogliamo che vengano tolte tutte le frasi celebrative del CIDIU e vengano invece meglio espresse le richieste di garanzie per l'occupazione, le tariffe e la qualità del servizio, ma soprattutto l'impegno da parte dell'amministrazione collegnese:
 • A fornire in tempo utile tutte le informazioni necessarie circa le scelte che si intendono effettuare in relazione alle imposizioni di legge.

• Ad attivarsi a che vengano esplorate con pari determinazione e impegno sia l’opzione della cessione ai privati che l’opzione del mantenimento della piena proprietà pubblica del Cidiu.
Il Consiglio Comunale in ogni caso auspica come soluzione preferibile quella del mantenimento della piena proprietà pubblica del Cidiu.
L'augurio è che in consiglio comunale le nostre richieste vengano recepite proprio per non travisare il senso della mozione presentata e approvata a suo tempo.
Giovanni Lava 

La Mozione presentata dal PD
CONSIGLIO COMUNALE APERTO COLLEGNO, 24 MARZO 2011
MOZIONE:
LA RIFORMA DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI E LA NUOVA NORMATIVA REGIONALE. PROSPETTIVE PER IL SISTEMA INTEGRATO DEI RIFIUTI E PER IL GRUPPO CIDIU
Premesso che
il legislatore è intervenuto in materia di servizi pubblici locali praticamente ogni anno nell’ultimo quinquennio;
il quadro normativo approntato si presenta alquanto complesso, intricato e instabile, contrario comunque alla tanto auspicata semplificazione legislativa e amministrativa;
continuano a permanere a livello nazionale ed europeo interpretazioni giuridiche discordanti circa le modalità di attuazione degli obblighi comunitari in materia di servizi pubblici locali e di concorrenza.
Preso atto che
dopo la raccolta di firme per il Referendum di iniziativa popolare, la Corte Costituzionale si è pronunciata positivamente sull’ammissibilità del quesito abrogativo concernente l’art. 23 bis della L. 133/08, quindi è stata indetta la consultazione.
Posto che
in questi giorni è in discussione il disegno di legge regionale n. 129 “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani” (ex L. R. 24/02) che normerà e regolerà il settore in ambito piemontese.
Tutto ciò premesso
Il Consiglio Comunale di Collegno esprime le seguenti valutazioni ed indirizzi
Ambito normativo
• Per ciò che concerne gli aspetti di legislazione nazionale si valuteranno con la massima attenzione gli esiti della consultazione referendaria del prossimo giugno, facendone conseguire le più opportune considerazioni politiche anche in termini di indirizzi (per quanto di competenza) sugli assetti delle società di gestione dei servizi interessati – acqua, trasporti, rifiuti.
• Si auspica che la nuova Legge Regionale recepisca con chiarezza che i compiti concernenti le funzioni ambientali sono per norma costituzionale (riforma Titolo V) e conseguenti leggi sugli Enti Locali (Federalismo) assegnate inequivocabilmente ai Comuni.
Sia pertanto agli stessi preservata la titolarità delle funzioni in oggetto, anche nel caso vengano previsti conferimenti di esercizio alle Province. Si eviti inoltre che la fase transitoria di eventuali passaggi di competenze tra organismi diversi (superamento dei consorzi…) costituisca elemento di caos con effetti devastanti sui servizi e sulla tenuta finanziaria dei soggetti impegnati industrialmente.
Gruppo Cidiu
• Il Cidiu è la società che in forme diverse da circa 40 anni si occupa di acqua e rifiuti sul territorio ad ovest di Torino. Si attuino quindi tutte le misure affinché sia salvaguardato lo straordinario valore patrimoniale, economico, di competenze e di saperi aziendali sedimentati.
• In questa delicata fase di trasformazione del settore, si auspica un rapporto dialettico e sinergico tra Comuni Soci, Organi societari, Organizzazioni Sindacali e lavoratori, finalizzato alla tutela dei livelli occupazionali ed alla contestuale ottimizzazione delle risorse umane e strumentali.
• Nel caso in cui si dovesse procedere a nuovi assetti, il soggetto societario che svolgerà funzioni strettamente correlate ai compiti precipui degli enti locali (L. 244/07 art. 3 c. 27 e s. m.) sarà lo strumento pubblico che deterrà la proprietà degli impianti del ciclo integrato dei rifiuti (discariche) e delle partecipazioni azionarie possedute (SMAT). Tale soggetto per caratteristiche proprie sarà comunque escluso dall’applicazione dell’art. 23-bis L.133/08 e dall’art. 15 D. L. 135/09. Nella progettazione, realizzazione, trasformazione e gestione di impianti di valorizzazione dei rifiuti, esistenti e futuri, sia invece valutato positivamente il contributo dei privati.
• Nelle eventuali decisioni in ordine all’applicazione dell’art. 23-bis L.133/08 e dell’art. 15 D. L. 135/09, venga tenuto in massima considerazione il valore del contratto quadro vigente (scadenza 2021) e delle dotazioni strumentali (automezzi e beni), importanti risorse della società.
• Poiché le tariffe praticate dal CIDIU risultano essere inferiori alla media provinciale e ampiamente sotto la media regionale e nazionale, i cittadini/utenti della Zona Ovest vengano messi al riparo da nuove normative che impongano tariffazioni uniche di bacino non rispondenti agli attuali risultati raggiunti o da ingiustificate richieste di aumento da parte di eventuali soci privati compartecipanti le società di gestione dei servizi.
• Siano mantenuti e ove possibile migliorati, gli standard dei servizi che nel tempo hanno prodotto indici di gradimento e livelli di soddisfazione degli utenti di altissimo apprezzamento.
• Non si abdichi, per mere ragioni economiche e/o congiunturali, alla continua necessità di modulare in chiave evolutiva i sistemi di raccolta, sia in termini di massimizzazione degli effetti ecologici, educativi e ambientali della gestione integrata del ciclo dei rifiuti (raccolta, smaltimento, valorizzazione), sia in ordine alla qualità delle raccolte differenziate, anche in prospettiva dell’avvio dell’impianto di termovalorizzazione.