martedì, marzo 01, 2011

Presentazione del progetto per l'area verde di via Sassi


Arroganza o insipienza?
Arroganza o insipienza? Forse entrambe. E' quanto emerso ieri pomeriggio durante la presentazione nella commissione lavori pubblici del progetto di riqualificazione dell'area verde di via Sassi.
Mentre i consiglieri del Partito democratico definivano il progetto come un progetto bello a prescindere, mentre gli stessi si sprecavano i ringraziamenti ai tecnici comunali che lo hanno redatto, secondo un rituale antico, come se non fosse un  compito per il quale percepiscono lo stipendio, di tutt'altro parere era una rappresentanza di cittadini a cui si è cercato prima di impedire di intervenire e poi, quando sono stati in qualche modo costretti a farlo per l'assurdità della situazione che si era venuta a creare, non si è tenuto in alcun conto dei loro suggerimenti e delle loro richieste. Così come non si è tenuto conto dei suggerimenti dei consiglieri di opposizione. Il solito copione della partecipazione in salsa collegnese. Il coinvolgimento dei cittadini e dei consiglieri comunali è ben accetta a condizioni che non si metta in discussione l'operato della Giunta e degli uffici comunali. Così ad ogni occasione si ripete lo stesso refrain: il progetto viene realizzato secondo il primitivo disegno, tranne poi dover intervenire in seguito una, due, tre volte per renderlo accettabile. Arroganza o insipienza? La base del comportamento è impastata con una grossa dose di arroganza, ma nell'immediato è forse più un problema di insipienza dovuta all'incapacità di confrontarsi con opinioni diverse dalle proprie unita anche a poca pratica politica.
Ad esempio ieri pomeriggio alcuni consiglieri comunali hanno mostrato qualche dubbio verso una soluzione che vorrebbe essere esteticamente carina - la realizzazione di una sorta di lago vegetale azzurro che attraversa il parco lungo una depressione esistente - ma che potrebbe trasformarsi quando piove in una sorta di pantano per il mancato deflusso dell'acqua. Si è chiesto se fossero previste opere di drenaggio. La risposta è stata che non erano previste e che se poi fosse stato necessario, si sarebbe intervenuti successivamente. Assessore e tecnici vorrebbero farci credere che non hanno gli strumenti professionali per prevedere che cosa accadrà, la loro scienza non consente di valutare e di provvedere prima? Allora siamo messi proprio bene. Altra richiesta avanzata dai cittadini e da molti consiglieri di opposizione è stata quella di prevedere un percorso all'interno dell'area che il progetto prevede come non attrezzata, lasciata a prato e bosco, in modo da consentire una circolazione dei visitatori come deterrente al crearsi di situazioni di rischio per i minori che vi si appartassero. "Il progetto verrà realizzato così com'è", è stata la risposta dell'assessore Voghera, senza neppure un diplomatico "vedremo". Ci si chiede a questo punto il senso della presentazione in commissione del progetto, visto che nessuna critica o proposta è ben accetta, tanto più che il progetto è di esclusiva responsabilità della Giunta. Che senso ha perdere del tempo con i consiglieri di opposizione e con i cittadini interessati se il progetto è blindato? La risposta forse sta nella presentazione di due interrogazioni da parte di CIVICA che devono aver messo in allarme la Giunta. Sì, perchè questa storia del parco-giardino di via Sassi è una storia antica, risale sin dall'edificazione del complesso residenziale che va sotto il nome di City Park. Una promessa ribadita dal sindaco in campagna elettorale, quando le promesse è d'obbligo distribuirne a piene mani. All'epoca si promise che tutta l'area tra via Sassi, via Manzoni e viale Certosa sarebbe diventata parco (oggi il progetto ne occupa all'incirca la metà), cosa che avrebbe comportato anche la rilocalizzazione dell'impianto del gas per auto. Ora l'impianto rimane lì, perchè, a causa dei fondi disponibili - si investiranno 350 mila euro - solo metà dell'area verrà trasformata in giardino pubblico e l'impianto gas resta nei limiti di distanza previsti dalla normativa. Per mesi però i cittadini non hanno saputo più nulla. Nel luglio scorso vi è stata la presentazione del progetto preliminare ai condomini del City Park dove già sono emerse delle divergenze sul progetto di cui però non si è tenuto conto, poi si è promesso che in breve sarebbero partiti i lavori e poi se ne sono perse le tracce. Ecco allora le interrogazioni. Quella che chiedeva conto della realizzazione del progetto è stata protocollata l'11 gennaio scorso e il 17 il progetto esecutivo viene presentato in Giunta. Del progetto prima di ieri non erano stati informati i consiglieri comunali, in realtà non ve ne era l'obbligo, ma visti i risultati del confronto potevano anche risparmiarsi di convocarci. Ora si garantisce che entro tre mesi i lavori partiranno. Staremo a vedere.
Giovanni Lava