martedì, luglio 29, 2014

MACAGNO: ALTRO CHE SILURAMENTO!

Dimesso da consigliere e nominato capo dello Staff del Sindaco.
L'idea era quella di starsene in vacanza dal blog fino a settembre. Ma quando stamane ho letto la delibera della giunta di Collegno n. 205 del 23 luglio scorso, non ho potuto non socializzarne il contenuto con i nostri amici lettori. La delibera in questione ha come oggetto la costituzione dello staff del sindaco e della giunta. Sorpresa: al posto di Ventura è stato assunto l'ex assessore Paolo Macagno con uno stipendio da funzionario che si aggira sui 2200 euro netti al mese. Uscito dalla porta è subito rientrato dalla finestra. Altro che siluramento. Si tratta in sostanza di una promozione. Da assessore doveva continuare a fare l'insegnante, così si risparmia di andare a scuola e guadagna all'incirca lo stesso stipendio di prima.
Così tutti i  big delle preferenze del partito democratico sono stati sistemati. Tenivella e Macagno, sono stati sì non confermati più come assessori, ma entrambi promossi a ruoli meno stressanti, il primo alla presidenza del consiglio comunale e il secondo nello staff del sindaco, un posto che volendo è di gran lunga più importante di un assessorato e pure meno faticoso.
La favoletta messa in giro che raccontava come il sindaco Casciano si fosse imposto a Macagno estromettendolo dalla giunta e costringendolo a fare il consigliere comunale era appunto una favoletta. Erano d'accordo sin dall'inizio con questa soluzione o si è trattato di un aggiustamento in corsa? Boh, il risultato non cambia. Viene confermata ancora una volta la regola aurea del PARTITO collegnese: come per il maiale non si butta niente. In compenso si elimina inesorabilmente chiunque si metta di traverso e ostacoli il PIANO, dimostrandosi inaffidabile agli occhi della cricca al comando, non importa  in quale forma e modalità ciò sia accaduto. Il PARTITO non fa prigionieri, ma sa sempre premiare i fedeli alla linea, indipendentemente dalle loro reali capacità e competenze. Auguri a Casciano e pure a Macagno che già dimesso da consigliere comunale è ridiventato un privato cittadino "con compiti istruttori e di consulenza tecnica in relazione alle richieste di conoscenza ed informazione da parte del Sindaco".
Giovanni Lava

mercoledì, luglio 02, 2014

INTERROGAZIONI E PROPOSTA DI DELIBERA DI CIVICA

Diciamo no all'azienda unica metropolitana per i rifiuti.
Le vacanze estive incombono e l'attività politica dopo lo stress elettorale langue. Detto ciò abbiamo iniziato a presentare le prime interrogazioni. La prima chiede l'intervento urgente dell'amministrazione per restituire il sonno perduto ai cittadini che vengono disturbati tutta la notte dalle note assordanti che provengono dalla casa occupata nel parco Dalla Chiesa. Lo spunto l'abbiamo preso dalla lettera pubblicata da Specchio dei Tempi sabato 21 giugno scorso dal titolo: La notte di Collegno è degli squatter.
La seconda interrogazione invece ha a che fare con il Cidiu. Il 30 aprile scorso è scaduto il bando per la privatizzazione del 49 % della società e per l'affidamento ai nuovi soci della gestione della raccolta rifiuti. L'interrogazione di CIVICA ha lo scopo di sapere come è andata a finire, visto che non se ne sa nulla. Insieme all'interrogazione, CIVICA ha anche presentato una proposta di delibera del Consiglio Comunale contro il progetto dell'ATO-R di realizzare un'Azienda Unica Metropolitana per tutto il comparto dei rifiuti. I motivi sono spiegati nella delibera che pubblichiamo sotto.

PROVINCIA DI TORINO
  
CITTÁ DI COLLEGNO


VERBALE DI DELIBERAZIONE
DEL
         CONSIGLIO  COMUNALE
OGGETTO: Diniego di adesione alla proposta ATOR riguardante l’Azienda Unica Metropolitana

Il consigliere comunale Giovanni Lava propone l’adozione della seguente deliberazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
·         L’Ato-R , l’associazione d’ambito del torinese per il governo dei rifiuti, con un documento del Novembre 2013 sottoscritto dal gruppo di lavoro composto dai sindaci della Provincia di Torino, ha stabilito un calendario per la formazione di una struttura societaria integrata del sistema di gestione dei rifiuti nell’Ambito Territoriale Torinese;
·         Il primo step di tale processo già in atto è la fusione tra i rami di azienda CIDIU Servizi e Pegaso di CIDIU Spa e COVAR 14, con un bando di gara per la ricerca di un partner  privato a cui cedere il 49% a cui affidare la gestione dei servizi per i prossimi 20 anni, bando scaduto il 30 aprile 2014 di cui non si conosce ancora l’esito;
·         Il secondo step del percorso di aggregazione vedrà coinvolti SETA SPA e AMIAT SPA, entrambe società pubbliche al 51% e private al 49%. I servizi coinvolti sono l’igiene urbana, gestione di impianti di trattamento, post conduzione di discariche;
·         Successivamente si approderà alla Società unica per tutta la Provincia di Torino che risulterà pertanto affidataria anche dei servizi di gestione dei rifiuti sui territori coinvolti, sulla base di un unico Contratto di Servizio con i Consorzi di riferimento, per almeno 20 anni, termine idoneo a garantire la realizzazione del piano industriale e l’ammortamento degli investimenti.

Atteso che:
·         Gli attuali sette bacini d’ambito in cui è divisa la Provincia di Torino per consistenza in numero di abitanti ed estensione territoriali sono molto diversi tra di loro, con differenti storie societarie alle spalle, con sistemi di gestione, tariffe e soprattutto debiti molto diversi tra di loro;
·         Non è dato sapere come verranno gestite le differenze tra bacino e bacino e comune e comune e chi dovrà far fronte ai debiti pregressi..
Considerato che:
·                      la legge Regionale 24/02, art 10 comma 3, che prevede: “nei casi in cui l’attività di cui al comma 2 sia caratterizzata da tecnologia complessa, ovvero ove sussistano ragioni di sicurezza, o di osservanza degli standards di qualità del servizio, la stessa attività deve essere separata, con attribuzione a soggetti diversi, dell’attività di erogazione dei servizi di cui al comma 1, lettera a) gestione in forma integrata dei conferimenti separati, della raccolta differenziata, dellaraccolta e del trasporto, e c) il conferimento agli impianti tecnologici ed alle discariche”. In altri termini si fa divieto ad una medesima azienda di attuare la fase di raccolta rifiuti ed in contemporanea quella di smaltimento.
·                       la legge finanziaria 2010 - per ragioni di contenimento della spesa - sopprime consorzi e Autorità d'ambito demandando alle regioni il compito di individuare quale organizzazione li sostituirà, con la precisazione che qualunque forma si scelga non dovrà avere personalità giuridica.
·                       la medesima legge dice che l'organizzazione in consorzi ed autorità d'ambito durerà fino a che questi ultimi non siano sostituiti dai nuovi organismi voluti dalle regioni e comunque non oltre un anno dal momento della sua entrata in vigore (scadenza poi prorogata fino al 31/12/12). Dopo tale scadenza gli atti delle Autorità d'ambito saranno nulli (la legge è molto chiara sul questo punto):
·                      la legge regionale piemontese 7/2012 (art. 14) prevede al posto delle autorità d'ambito la conferenza d'ambito, e proroga l'esistenza delle associazioni d'ambito (cui fa capo l'autorità d'ambito) e dei consorzi di bacino fino all'insediarsi della conferenza d'ambito. La legge regionale deroga, quindi,  ad una legge statale in un campo in cui la competenza statale è esclusiva (finanza e ambiente),
·                       durante la vigenza del sistema delle Autorità d'ambito ad esse era trasferito l'esercizio delle competenze dei comuni in materia di gestione integrata dei rifiuti (art.201 T.U. 152/2006 oggi abrogato), soppresse le Autorità d'ambito, l'esercizio di queste competenze torna ai comuni.

Alla luce delle precedenti considerazioni:
·          in regime di prorogatio, l’Ato-r può occuparsi di ordinaria amministrazionecerto non può mettersi a ridisegnare l'intero assetto del sistema dei rifiuti; in questo secondo caso gli atti di costituzione dell'azienda unica sarebbero annullabili.
·                     L'azienda unica nasce sulla base di atti che possono essere considerati nulli;
·                    L’azienda unica costituisce un monopolio che per i prossimi 20 anni potrà agire a suo piacimento senza concorrenti né controlli da parte dei cittadini e dei comuni che li rappresentano;
·                    La gestione dei rifiuti rappresenta come ha stabilito il referendum popolare del 2011 un bene pubblico la cui gestione deve essere a disposizione dei cittadini.

Pertanto il Consiglio Comunale alla luce di tutto quanto in premessa e per:

1.    poter continuare ad avere autonomia organizzativa, gestionale ed economica in materia di rifiuti;
2.    poter aderire alla strategia rifiuti zero;
3.    avviare il superamento del termovalorizzatore;
4.    salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati;

DELIBERA

A)   di non aderire alla costituenda  Azienda Unica Metropolitana;
B)   di dare mandato al Sindaco e alla Giunta di avviare tutti gli adempimenti di legge per attuare tale decisione.


-----------------------------------------------------°°° O °°°--------------------------------------------------------
Ultimata la relazione del Sindaco ......................................., il Presidente invita gli astanti a voler discutere e deliberare in merito.
Ultimati gli interventi, il Presidente pone ai voti la proposta:
Dalla votazione ________ che ne segue si constata il seguente risultato:
Presenti n. ……….
Votanti n. ...................
Astenuti n. …………
Voti a favore n. .......................
Voti contrari n. ..........................
Pertanto ............................., la proposta è _______________
Successivamente,
IL CONSIGLIO COMUNALE
Con voti espressi in forma _________, risultati come segue:
Presenti n. ……….
Votanti n. ...................
Astenuti n. …………
Voti a favore n. .......................
Voti contrari n. ..........................
DELIBERA
Dichiarare immediatamente eseguibile la presente ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.
Il giorno 30/06/2014 alle ore 15:59:15 (+0200) il messaggio "BOZZA DI DELIBERA: DINIEGO DI ADESIONE ALLA PROPOSTA ATOR RIGUARDANTE L’AZIENDA UNICA METROPOLITANA. [iride]836221[/iride] [prot]2014/37410[/prot]" è stato inviato da "posta@cert.comune.collegno.to.it" indirizzato a:
lava.gio@tiscali.it