martedì, settembre 22, 2015

CONSULTA PER L'AMBIENTE: MEGLIO TARDI CHE MAI.

Ci si può iscrivere fino al 30 settembre. E giovedì Collegno Rigenera.
Scade il 30 settembre la possibilità per i cittadini interessati di iscriversi alla Consulta per l'Ambiente.  I cittadini che fossero interessati possono iscriversi compilando il modulo da scaricare dal sito del Comune (leggi).
Con più di un anno di ritardo sul rinnovo dell'amministrazione comunale la giunta Casciano si è decisa a ripristinarla. i motivi di questo ritardo restano ignoti. Ad un'interrogazione di CIVICA risalente allo scorso gennaio, l'assessore Manfredi aveva risposto che stavano lavorando ad una modifica del regolamento. Di quali modifiche si trattasse e perchè non è dato sapere. E' per questo che CIVICA ha presentato una nuova interrogazione che pubblichiamo sotto.
Se è pur vero che la Consulta nel corso dell'amministrazione precedente non era stata entusiasmante, i lavori che si erano prodotti sulle principali tematiche ambientali della città hanno sicuramente influenzato i programmi di molte forze politiche cittadini e crediamo lo stesso assessorato.
Ciò che sconcerta è il fatto che nessuna delle associazioni ambientaliste ancora esistenti sul territorio nè nessuna delle altre forze politiche in questo anno e passa abbia sentito la necessità di chiederne il ripristino, per cui sembra quasi che l'esistenza o meno della consulta sia un cruccio solo di CIVICA e del sottoscritto.
Un altro fatto degno di nota in questo asfittico mondo politico collegnese è il prolungamento dell'iniziativa COLLEGNO RIGENERA alla fine del mese di ottobre dall'iniziale 15 settembre previsto.
Quando agli inizi di luglio sottolineammo il fatto che la data del 15 settembre fosse assolutamente impropria (leggi), visto che di mezzo c'era l'estate e le vacanze, ricevemmo la reprimenda del sindaco che invece sosteneva che fosse del tutto consona essendoci due mesi di tempo. La scadenza era tanto consona che lo stesso sindaco e la sua giunta hanno sentito la necessità di rinviarla alla fine di ottobre. Fa piacere che qulche volta si ascolti il nostro contributo critico fatto a fin di bene. in ogni caso che volesse saperne di più sullo stato dell'arte, può partecipare ai lavori della commissione urbanistica previsto per giovedì prossimo alle ore 18 presso la sala matrimoni (piano terra del municipio, sulla destra entrando) che ha come ordine del giorno il seguente: “AGGIORNAMENTO SUL PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE URBANA, SOCIALE E ARCHITETTONICA".
Giovanni Lava



Interrogazione con risposta scritta e orale

 Al Sindaco di Collegno
Oggetto: La nuova Consulta per l’Ambiente
Considerato che:
·       da più di un anno, dall’avvento dell’amministrazione Casciano,  si attendeva la costituzione della nuova Consulta per l’Ambiente;
·       la Lista CIVICA per Collegno in data 14 Gennaio 2015 chiedeva conto all’assessore competente del ritardo;
·       nella risposta all’interrogazione, l’assessore Manfredi così rispondeva: “L'Amministrazione Comunale sta compiendo verifiche e valutazioni sul percorso fatto, al fine di proporre al Consiglio Comunale alcune modifiche da apportare al "Regolamento per il funzionamento della consulta per l'ambiente",  finalizzate a  migliorarne alcuni aspetti gestionali, tenendo conto anche  delle proposte emerse dagli stessi membri della Consulta in relazione all'esperienza maturata”;
·       dal sito del Comune ora si apprende che entro il 30 settembre prossimo è possibile per chi fosse interessato presentare la domanda per partecipare alla Consulta per l’Ambiente sulla base del vecchio regolamento;
 Il sottoscritto consigliere della lista “CIVICA Movimento democratico per Collegno” interroga il Sindaco e all’assessore competente per sapere:

1.    Visto che al Consiglio Comunale non risulta siano state presentate modifiche al regolamento, i motivi che hanno indotto l’amministrazione a ripristinare la Consulta per l’Ambiente con circa 15 mesi di ritardo;
2.    Che fine hanno fatto le modifiche migliorative di cui l’assessore parlava;
3.    Quale ruolo la Consulta, se si pensa ne debba avere uno, dovrebbe avere nei progetti dell’amministrazione.

Collegno, 14 Settembre 2015
Giovanni Lava  

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE GIOVANNI LAVA DEL GRUPPO CONSILIARE CIVICA MOVIMENTO DEMOCRATICO PER COLLEGNO IN MERITO A LA NUOVA CONSULTA PER L'AMBIENTE. [iride]944558[/iride] [prot]2015/48961[/prot].

giovedì, settembre 17, 2015

CONDANNATO PER VOTO DI SCAMBIO A COLLEGNO, CONTINUA A RICOPRIRE CARICHE PUBBLICHE A TORINO.

L'indagine nata da un esposto di CIVICA.
E' stata inutile l'attesa della ripresa di settembre per cogliere un qualche fremito di condanna morale dei fatti o di autocritica da parte del sindaco o di qualcuno dei partiti della sua coalizione elettorale. Come il classico struzzo ancora una volta hanno preferito tutti cacciare la testa sotto la sabbia e far finta che non fosse accaduto nulla. Eppure risale al 15 luglio scorso la condanna del loro compagno di coalizione Massimiliano Miano della lista dei Moderati, condannato a 5 mesi e dieci giorni di carcere per voto di scambio. Il candidato alleato di Casciano ha patteggiato la pena, quindi non ci saranno appelli, seconde istanze, ne dubbi sul fatto che avesse promesso posti di lavoro (inesistenti) in cambio di voti.
I collegnesi sono stati per fortuna più avveduti, visto che hanno limitato il loro consenso ad una lista alleata del Pd, nata come un fungo con un'operazione politica molto discutibile che metteva insieme tre consiglieri uscenti di opposizione dura e pura al Pd stesso (Luca Crivellaro Pdl, Alessandra Sardo Fratelli d'Italia e Lorenzo Ceretto ex Lega), una certa Zurlo (tanto per infastidire l'altro Zurlo, l'ex assessore, alleato, ma a quanto pare caduto in disgrazia per lesa maestà). Nalla lista figurava anche il signor Miano, già consigliere comunale per i Moderati a Santena e di circoscrizione a Torino, catapultato a Collegno con l'obbiettivo di fare l'assessore se la lista avesse avuto successo.
Il sindaco Francesco Casciano è stato fortunato che la lista dei Moderati non abbia superato il quorum. Oggi si sarebbe ritrovato con un assessore condannato per voto di scambio in giunta. Infatti il voto di scambio in qualche modo aveva dato i suoi frutti in termini di preferenze, visto che Massimiliano Miano ha ottenuto 119 preferenze, contro le 99 di Luca Crivellaro, le 52 di Alessandra Sardo e le 45 di Lorenzo Ceretto. Un signore mai visto nè sentito a Collegno che ha raccolto più voti dei consiglieri comunali uscenti grazie alla sua campagna elettorale fatta di promesse di posti di lavoro e di omaggi di scatole di caffè. Secondo la prassi collegnese se la lista avesse preso un consigliere, sarebbe toccato a lui fare l'assessore, visto che aveva raccolto più preferenze.
Ebbene questo reo confesso, dopo la condanna - a quanto risulta dal sito web del Comune di Torino, ma ci piacerbbe essere smentiti - continua tranquillamente a fare il consigliere di circoscrizione a Torino, la IX, dove per di più ricopre la carica di presidente della commissione urbanistica e quella di vicepresidente della Circoscrizione. Forse sarà per questo che a Collegno sono tutti zitti e muti per non disturbare gli equilibri torinesi e un alleato tanto importante e "capace" in vista delle elezioni della prossima primavera.
E' interessante però capire anche come si è arrivati alla condanna di Miano. Durante la campagna elettorale dello scorso anno a Collegno era vox populi che questo candidato stava utilizzando metodi poco ortodossi per farsi pubblicità, tanto che ne parlammo su questo blog (leggi) e denunciammo la cosa sul numero elettorale di PuntodiVista in un articolo in cui preannunciavamo un esposto alla magistratura. Siccome tutti i nostri avversari hanno letto PuntodiVista, a sentire le feroci critiche che ci rivolsero in campagna elettorale per quanto vi era scritto, nessuno potrà dire di non aver saputo, senza mentire spudoratamente. Sapevano, ma si comportarono come le famose scimmiette: non videro, non sentirono, non aprirono bocca.
Per quanto riguarda CIVICA le cose andarono diversamente. In una riunione della lista raccontai di quanto si andava dicendo in giro. Più di uno me ne aveva parlato. Uno dei candidati disoccupati della nostra lista saltò su dicendo: "Ma anch'io ho risposto all'annuncio su Internet che invita a presentarsi per un colloquio di lavoro, colloquio che ho dopodomani". A quel punto invitammo il nostro candidato a registrare il colloquio. Detto fatto. Con quella registrazione ci siamo recati poi in Procura per segnalare la cosa. La polizia giudiziaria ha ritenuto la cosa degna di indagine e tutto è partito da lì. Io stesso sono stato convocato come testimone e non solo io. Gli inquirenti hanno poi trovato altri riscontri nel racconto di giovani che avevano risposto all'annuncio e che hanno confermato i fatti da noi riferiti. Per una volta il diavolo ha fatto la pentola ma non il coperchio.
La cosa può sembrare di poco conto, ma vi assicuro che andare in Procura, essere convocati anche solo come testimoni non è mai cosa semplice o banale che si fa a cuor leggero. Ma a differenza di tutti gli esponenti sia di maggioranza che di opposizione che si sciacquano tanto volentieri la bocca con discorsi moralistici ma che alla bisogna si girano dall'altra parte, noi della Lista CIVICA per Collegno siamo orgogliosi di aver potuto dimostrare ancora una volta di avere il coraggio necessario a denunciare il malaffare, quando ne veniamo a conoscenza, come ci detta la nostra coscienza e come ci chiede chi ci ha votato.
Dopo che sull'interrogazione presentata sul rinvio a giudizio, il sindaco ha risposto (leggi) con il garantismo di rito, siamo curiosi di ascoltare la risposta all'interrogazione presentata a condanna avvenuta che pubblichiamo sotto.
Vorrei concludere sottolineando il fatto che il reato di cui si è macchiato il Miano noi lo consideriamo gravissimo, non solo per l'inquinamento poco o tanto della competizione elettorale che ne è seguito, ma anche e soprattutto perchè esercitato ai danni di decine di giovani alla ricerca disperata di un'occupazione. Un'azione imperdonabile.
Giovanni Lava



Al Sindaco di Collegno

Interrogazione con risposta scritta e orale

Oggetto: Condanna per voto di scambio
 A seguito della condanna per patteggiamento  a cinque mesi e dieci giorni per voto di scambio del candidato della lista dei Moderati Massimiliano Miano;
·       Vista la Sua risposta alla precedente interrogazione di CIVICA del 26 Maggio 2015 sul medesimo argomento in cui affermava di attendere l’esito giudiziario per esprimere un giudizio;
·       Considerato che il soggetto in questione risulta essere ancora consigliere della IX circoscrizione di Torino, in cui ricopre la carica di presidente di commissione nonchè di vicepresidente della circoscrizione stessa;

  Il sottoscritto consigliere della lista “CIVICA Movimento democratico per    Collegno” interroga il Sindaco per sapere:

1.    Se in presenza della condanna per patteggiamento del candidato della sua coalizione è ora in grado di esprimere un pubblico giudizio di condanna e di presa di distanza da quanto è accaduto nel corso della campagna elettorale dello scorso anno senza che né Lei, né il suo partito né gli altri partiti della sua coalizione intervenissero per metter fine ad uno scandalo che era sulla bocca di tutti;
2.    Se intende chiedere al Sindaco Fassino e ai dirigenti del suo partito a livello torinese di intervenire affinchè al soggetto in questione alla luce della condanna subita, visto il tipo di  reato commesso, vengano chieste pubblicamente le dimissioni da consigliere di circoscrizione.

Collegno, 16 Settembre 2015
Giovanni Lava  


lunedì, settembre 07, 2015

L'EROE DALLA CHIESA E LA POLITICHETTA LOCALE.

Commemorazione del generale a 33 anni dalla sua uccisione.
Ben ritrovati. Un caro saluto a tutti i nostri lettori.
Con la commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa il tre di settembre la vita politica collegnese ha ripreso a battere. Parola del sindaco Francesco Casciano. Peccato che il battito sia stato da subito debole e inconsistente così come lo avevamo lasciato agli inizi di luglio. Per la verità all'apparenza la ripartenza è avvenuta in pompa magna, sia per i personaggi presenti che per la gente e i colori delle bandiere al vento.
L'ospite d'onore era di grande livello, il procuratore capo del Tribunale di Torino Armando Spataro che in gioventù ha lavorato con il generale Dalla Chiesa e di questi conserva molti ricordi personali. Purtroppo la platea dei cittadini presenti per poter ascoltare dalla sua viva voce il ricordo del generale ha dovuto attendere più di mezzora, visto che il sindaco si è fatto prendere la mano e non solo ha parlato di lotta alla mafia, ma anche del suo formidabile lavoro di amministratore della città dalla citata  e ricitata metropolitana, ai portici della Certosa a Collegno Rigenera ...  Ad un certo punto dell'epopea sindacale che non mostrava segno di voler lasciare il microfono abbiamo colto un certo imbarazzo addirittura tra i supporter più fedeli del sindaco, con il procuratore Spataro che continuava a sfogliare sempre più impaziente i suoi appunti e l'altro personaggio che si grattava sulla testa perplesso (vedi foto in alto). Ci chiediamo che fine abbia fatto lo staff del sindaco che dovrebbe servire proprio a sostenerlo nell'affrontare queste situazioni.
Quando finalmente il procuratore Spataro ha potuto prendere la parola, dai suoi ricordi a 33 anni dalla morte è emersa ancora una volta la forza e l'intelligenza del generale Dalla Chiesa, un uomo che ha lottato una vita intera contro la mafia e contro il terrorismo e che qualcuno ancora oggi tenta di sminuire o infangare. Un discorso quello di Spataro per niente di circostanza e non privo di vis polemica verso la politica italiana e le sue discutibili scelte.
Una riflessione è d'obbligo. Riconosciuto come un dovere ricordare figure come quelle del generale Dalla Chiesa che tutto hanno dato allo Stato e alla democrazia di questo paese, non sappiamo quanto le manifestazioni e le marce che tanto piacciono alla politica nazionale e locale siano poi davvero efficaci nel contrastare le mafie, visto che intanto le infiltrazioni mafiose anche nel nostro territorio aumentano invece che diminuire. Se parlare di mafia soprattutto ai giovani è importante per la formazione di una coscienza critica, la retorica fine a se stessa, che si accompagna a comportamenti amministrativi discutibili e alla ricerca del consenso elettorale ad ogni costo, lascia il tempo che trova. Più che dichiarazioni altisonanti come abbiamo ascoltato ancora una volta il 3 settembre, vorremmo una maggiore coerenza amministrativa e politica, per esempio tenendo lontano dal palazzo e dagli appuntamenti elettorali gli arrivisti di ogni risma, piuttosto che imbarcarli pur di vincere le elezioni. Vorremmo una maggiore attenzione nelle amicizie e nei contatti per evitare di scoprire solo dopo che si frequentavano mafiosi senza saperlo. Bisognerebbe prendere esempio proprio dal generale Dalla Chiesa che agiva in silenzio nell'azione di contrasto alla mafia più che declamarla nelle piazze. O almeno non limitarsi solo a quello.
Giovanni Lava
P.S. A lato della manifestazione del 3 settembre, ha fatto molta impressione su molti dei presenti la grande prova muscolare fornita dalla polizia municipale che ha fatto intervenire un numero imprecisato di carri attrezzi per rimuovere almeno una decina di auto parcheggiate nonostante vi fosse il cartello di divieto di sosta in occasione della manifestazione.

Ciò che ha lasciato interdetto qualche cittadino presente è stato il fatto che non ci si è limitati a multare come era giusto il mancato rispetto del divieto, ma che si facessero rimuovere le auto nonostante fosse evidente che non creassero apparentemente alcun intralcio alla manifestazione. Un accanimento verso gli ignari seppur distratti e quindi colpevoli cittadini che forse si poteva evitare.