mercoledì, aprile 26, 2017

DIVORZIO DEFINITIVO TRA CIDIU E COVAR 14

Interrogazione di CIVICA sul fallimento di un matrimonio tanto annunciato.
Se in principio avevano suonato le trombe annunciando le magnifiche sorti del matrimonio tra CIDIU e COVAR 14, ora che tutto è fallito, è sceso come un macigno un silenzio tombale. Zitti zitti, quatti quatti il 31 marzo scorso i sindaci che compongono l'assemblea del CIDIU hanno deciso di mettere la parola fine alla telenovela del matrimonio tra le due realtà, una telenovela durata circa cinque anni e costata al contribuente più di 100 mila euro. Un fallimento politico oltre che societario enorme. Così per l'ennesima volta a CIVICA è toccato presentare una interrogazione nel vano tentativo di stanare i nostri eroi per saperne di più. Nell'ultima chiedevamo conto della gara andata deserta a cui erano andati incontro nel tentativo di trovare un socio privato che togliesse loro le castagne dal fuoco. Come si legge nella risposta dell'assessore Manfredi, che potete leggere qui, nonostante la gara deserta il matrimonio tra CIDIU e COVAR 14 si sarebbe fatto lo stesso. Evidentemente a un fallimento se ne è aggiunto un altro.
Chi volesse rinfrescarsi la memoria, trova su questo blog tutti i capitoli della vicenda. In particolare esaustivo è l'articolo "Il grosso,grasso matrimonio tra Cidiu e Covar 14" .
Se ripenso alla boria del sindaco Accossato o a quella dell'allora dirigente di ATO.R , l'associazione d'ambito dei rifiuti della ex Provincia di Torino, architetto Paolo Foietta che ci annunciavano il futuro radioso che aspettava la gestione dei rifiuti in provincia di Torino, mi viene in mente il proclama del generale Armando Diaz che annunciava la vittoria dell'Italia sull'Austria alla fine della Prima guerra mondiale. "I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza". Nel nostro caso il potente esercito che disordinatamente risale le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza è quello del Pd che dopo la cocente sconfitta di Fassino a Torino si appresta a subirne altre. Il fallimento del matrimonio tra Cidiu e Covar 14 è solo l'ultimo frutto avvelenato di un quadro politico di gestione del potere nell'area di Torino che non regge più.

Sotto l'interrogazione presentata oggi al sindaco Casciano.
Giovanni Lava


Lista CIVICA Movimento Democratico per Collegno
Interrogazione con risposta scritta e orale

Al Sindaco di Collegno


Oggetto: Fallimento della fusione tra CIDIU e COVAR
Considerato che:
·         In data 31 marzo 2017  l’assemblea dei sindaci del Cidiu ha deciso di mettere la parola fine al progetto di fusione tra CIDIU e COVAR 14 dopo il fallimento della gara per trovare il socio privato;
·          Da quell’operazione sarebbero dovuti venire tutta una serie di vantaggi per i cittadini, dalla tariffa puntuale alla riduzione dei costi della gestione dei rifiuti;
il sottoscritto consigliere della lista “CIVICA Movimento democratico per Collegno” interroga il Sindaco per sapere:
1)      Se il Sindaco non ritiene opportuno venire in Consiglio Comunale a spiegare i motivi della decisione dell’assemblea dei sindaci del CIDIU;
2)      Quali saranno ora le soluzioni per ovviare ad una serie di problemi annosi, quali per esempio quello della ristrutturazione di Punto Ambiente o dell’applicazione della tariffa puntuale.
Collegno, 26 Aprile 2017
Giovanni Lava
Il giorno 26/04/2017 alle ore 12:04:53 (+0200) il messaggio "Prot.N.0022745/2017 - INTERROGAZIONE IN MERITO A FALLIMENTO DELLA FUSIONE TRA CIDIU E COVAR PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE GIOVANNI LAVA DEL GRUPPO CONSILIARE CIVICA MOVIMENTO DEMOCRATICO PER COLLEGNO." è stato inviato da "posta@cert.comune.collegno.to.it"  


domenica, aprile 02, 2017

A COLLEGNO E' NATA L'UNICA VERA OPPOSIZIONE!

In consiglio vanno in scena un bilancio e un sindaco fotocopia.
La maggioranza di governo della città giovedì scorso ha approvato il bilancio preventivo per il 2017, ma ha anche trovato minacciosa sulla sua strada la nascita dell'UNICA VERA OPPOSIZIONE! Un'opposizione che per bocca del suo portavoce, il consigliere del centrodestra Boetti Villanis, farà vedere i sorci verdi a Casciano, che infatti alla notizia è apparso tutto tremante. I quattro moschettieri dell'opposizione sono, oltre al già citato portavoce, il consigliere della Lega Bardella, il consigliere Di Filippo e l'ex membro della maggioranza nonchè ex vicesindaco e assessore Zurlo.
Nella realtà il sindaco Casciano si è esibito nell'usuale atteggiamento da gran cerimoniere ottimista ed ecumenico, passando in rassegna in un'abbondante ora di relazione tutte le solite meraviglie della sua amministrazione che hanno fatto di Collegno, già straordinaria grazie alla bontà dei governi passati, una città che ce la invidiano non solo in Italia ma anche nel resto del mondo.
Collegno come tutte le città presenta luci ed ombre e come tutte le città italiane risente della crisi e dei tagli effettuati alle risorse a disposizione ormai da almeno un decennio. Un bilancio talmente fotocopia nelle entrate e nelle uscite rispetto a quello precedente che la giunta esecutiva potrebbe senza grandi inconvenienti essere sostituita da un pilota automatico. Tutto ciò si trasforma nella narrazione del sindaco Casciano in un sogno luccicante tale da lasciare ogni volta a bocca aperta. Un esempio? Come i famosi mulini a vento si trasformano per don Chisciotte in terribili giganti, cosi per il sindaco Casciano il parco Dalla Chiesa si trasforma nel Central Park di New York.
Nel corso del mio intervento in consiglio comunale ho cercato inutilmente di metterlo in guardia da un possibile rovinoso brusco risveglio. La minaccia per il nostro sindaco non viene però dalla compagnia smandrappata delle opposizioni, a partire dalla neonata UNICA VERA OPPOSIZIONE, quanto - e non potrebbe che essere così - proprio dal suo stesso partito che al di là della facciata di un gruppo coeso e solidale comincia a dare qualche segno di insofferenza verso un'amministrazione che ha fatto dell'immobilismo la sua cifra dominante. Complici anche le scissioni e le divisioni congressuali, all'interco del Pd c'è già chi affila i coltelli per contendere tra due anni lo scettro a Casciano.
Giovanni Lava