Come deciso nell'ultimo incontro, il Tavolo Civico per l'alternativa a Collegno organizza per mercoledì 26 Giugno 2013, alle ore 20,45 un'assemblea-dibattito sul futuro del Campo Volo.
Da voci di corridoio pare che il sindaco -sono quasi due anni che non informa più il consiglio comunale in materia - abbia intenzione di insistere nell'idea di concedere decine di migliaia di metri quadrati di superficie residenziale (si era partiti da 80 mila, ora pare si ragioni intorno ai 50 mila) alla banca proprietaria dell'area in cambio della cessione al comune dell'area del Campo Volo a nord di viale Certosa (circa 800 mila mq). Il sindaco pare continui a sostenere negli incontri privati (vedi riunioni di maggioranza o iniziativa Pesce) che si tratta dell'unico modo per mettere al riparo l'area da future speculazioni.
Per quanto ci riguarda, pur condividendo l'idea di un parco pubblico metropolitano di qualità, nutriamo molte perplessità sull'idea dello scambio. Intanto vorremmo sapere quei 50/80 mila mq di superficie residenziale dove verranno realizzati. Almeno in parte a Torino sull'asse di corso Marche? A Collegno su aree dismesse o aree libere? In secondo luogo riteniamo intellettualmente disonesta l'affermazione che con questa operazione si mette a sicuro per sempre l'area da future speculazioni, lasciando intendere che basta l'acquisizione per farne un parco. Progettare e realizzare un parco di qualità e respiro metropolitano richiede risorse non irrilevanti. Oggi di risorse non ne ha il comune di Collegno, non la Provincia e neppure la Regione. La prospettiva, quindi, è quella di avere subito una bella colata di cemento e per il parco campa cavallo.
La proprietà pubblica di un'area, poi, non garantisce da sola proprio nulla, tanto più con l'aria di crisi economica che tira e di cui non si vede la fine. A Collegno, finora, le proprietà pubbliche spesso sono state oggetto di cementificazioni private, sempre per una "buona" causa e una buona causa la si trova sempre. Allora per avere la proprietà di quell'area e poi lasciarla com'è, soggetta alla pari di un'area privata alla possibilità di future speculazioni, tanto vale che resti in mano privata senza scambi verde-cemento. Per salvaguardarla, se c'è la volontà politica, bastano i normali strumenti urbanistici, è sufficiente inserirla nel contiguo parco della Dora e lasciarla così com'è che è bellissima.
In ogni caso la posta in gioco è troppo alta per lasciarla nelle mani di un sindaco in scadenza, che ha sprecato 9 anni su 10 senza cavare un ragno dal buco, senza mai coinvolgere sul serio i cittadini, in modo che siano loro a decidere se sono disposti a beccarsi ancora migliaia e migliaia di mq di case in cambio di un parco che non si farà.
Noi chiediamo che la popolazione sia adeguatamente informata e poi si faccia un referendum.
In attesa che l'amministrazione si ricordi dei cittadini che rappresenta e non solo delle banche e degli immobiliaristi, come Tavolo Civico abbiamo organizzato questa assemblea-dibattito a cui invitiamo tutti a partecipare, a partire dal sindaco. Sarebbe la benvenuta se volesse cogliere l'occasione per spiegare cosa bolle in pentola.
Due note sui relatori. Flavia Bianchi è un'architetto che collabora con Legambiente e che conosce la realtà urbanistica collegnese. Chiara Ristorto è un architetto del paesaggio e si è laureata con una tesi su un progetto di parco al Campo Volo. Le slide del progetto verranno proiettate e commentate.
La serata, dunque, sarà un'ottima occasione per confrontarsi sull'argomento al di là delle più o meno diverse convinzioni personali.
Invitiamo a partecipare tutti i cittadini che hanno a cuore la questione, ma anche le forse politiche di maggioranza ed opposizione, i comitati di quaetiere, le associazioni ambientaliste e in particolare i membri della Consulta per l'ambiente.
Giovanni Lava