A distanza di tre anni marcia indietro dell'assessore.
Sceneggiata ieri pomeriggio nel corso della 1a commissione. Inseguito "virtualmente" da una torma di ambulanti precari, l'assessore al commercio Zurlo ha perorato la causa degli spuntisti del mercato del giovedì a Terracorta affamati dalla crisi, evocando a più riprese il rischio di proteste disperate con taniche di benzina comprese (pare siano diventate molto di moda).
Per chi non lo sapesse lo spuntista è un ambulante itinerante non in possesso di un'area stabilita che acquisisce punteggio partecipando al mercato settimanale. Le presenze danno una priorità nell'assegnazione di un posteggio definitivo in sede di bando.
Così la tormentata e fallimentare per l'amministrazione vicenda del mercato di Terracorta scoppiata nel 2010 torna alla ribalta. Allora accadde che a seguito della ristrutturazione della piazza della Concordia, nel riportare sulla piazza i banchi del mercato, trasferiti provvisoriamente nel corso dei lavori nelle vie limitrofe, ci si accorse che non ci stavano tutti e perciò una parte fu lasciata in via Bardonecchia, via Avigliana, ecc.
Dalla trasformazione in permanente di una situazione che era stata dichiarata all'inizio come temporanea nacque un agguerrito movimento di protesta di cittadini che ne denunciavano tra l'altro la pericolosità in caso di necessità di intervento di mezzi di soccorso o di emergenza. I cittadini arrabbiati chiedevano che i banchi fossero tolti da via Bardonecchia. La giunta comunale, dopo diverse contorsioni, compresa quella di disfare la sistemazione appena data alla piazza, fece alla fine approvare una delibera dal consiglio comunale con l'indicazione che man mano che si fossero liberati dei posti sulla piazza, sarebbero stati assorbiti quelli collocati in via Bardonecchia. A distanza di tre anni seppure lentamente il dispositivo cominciava a dare qualche fruttio. Ma ecco che gli spuntisti sono tornati alla carica chiedendo che si soprassedesse alla soppressione degli ultimi tre posti che si sono resi disponibili. Nulla di nuovo rispetto a tre anni fa. Infatti già allora pubblicammo una lettera che gli spuntisti avevano scritto al sindaco e all'assessore al commercio Zurlo, lettera che affermava le stesse cose di oggi. Tre anni fa non furono ascoltati, oggi invece la loro causa viene sposata in pieno dall'assessore che ha avanzato la proposta di sospendere per sei mesi/un anno la delibera di allora e quindi soprassedere all'eliminazione dei posti che si vanno liberando. Ma l'assessore che già avverte i forconi alle terga non vuole prendersi la responsabilità di andare da solo contro i cittadini della zona e chiede l'avallo della commissione tutta.
Come CIVICA abbiamo subito respinto il consueto ricatto peloso della difesa dei posti di lavoro che viene rispolverato tutte le volte che si vogliono favorire interessi precisi, tranne poi fregarsene in altri casi ( vedi ultimamente TOP, piscina, ecc.). Abbiamo poi chiesto come condizione che si andasse prima a spiegare la necessità del provvedimento ai cittadini di Terracorta, con i quali si era preso un impegno preciso. La proposta è stata respinta e si è voluto per forza ricorrere al voto dei consiglieri presenti. E qui è accaduto di tutto e di più. Il presidente, viste le divisioni emerse, si è astenuto, Mauro Ciponte (Sinistra per Collegno) ha votato contro, perchè non si accettava di porre cittadini la questione prima di decidere, Rino Iacobucci (Pdl) si è astenuto, Andrea Di Filippo (gruppo misto) non si è riusciti a stabilire se ci fosse o non ci fosse, Fabio Fichera (Fratelli d'Italia), Silvio Martina (Udc), Fabrizio Bardella e il sottoscritto (CIVICA) che avevamo a suo tempo votato contro la delibera che ora si voleva sospendere abbiamo votato contro. Essendo l'Italia dei Valori assente, a favore ha votato solo Vanda Bernardini del Pd, ma per uno strano modo di contare i voti, la delibera sarebbe passata ugualmente, perchè il voto della Bernardini varrebbe per tutto il suo gruppo, alla faccia di ogni proporzionalità.
Il Pd in commissione occupa 4 posti, pertanto a mio avviso solo la presenza di tutti e quattro i consiglieri al momento del voto rappresenta tutto il gruppo di 15 consiglieri compreso il sindaco. Sarebbe troppo comodo se bastasse la presenza di uno per valere per tutto il gruppo. Abbiamo, perciò posto il quesito al segretario comunale e siamo in attesa del responso. In ogni caso questa strana e originale maggioranza, soprattutto assente, ha rimediato un'altra di quelle figuracce di cui è sempre più maestra.
Giovanni Lava