martedì, novembre 19, 2013

VIVAI COPPO: ANCORA PALAZZI?

I cittadini della zona temono l'ennesima cementificazione.
Lo stato di abbandono evidente che da tempo caratterizza i vivai Euro Garden all'angolo tra via Magenta e via Torino, nei pressi del cavalcaferrovia di Corso Francia, vivai che per i collegnesi sono rimasti i "vivai Coppo", dal nome dei vecchi proprietari, lo stato di evidente abbandono - dicevamo - preoccupa i cittadini della zona che temono la loro distruzione per lasciare il posto a nuovi palazzoni.
A far nascere i sospetti sono le affermazioni dell'ultimo gestore dei vivai che sosterrebbe che da due anni l'INPS proprietaria del terreno, non gli rinnoverebbe il contratto di affitto. Questo spiegherebbe anche lo stato di abbandono in cui versano le bellissime serre.
In realtà stando al piano regolatore (vedi foto sotto) l'area sarebbe destinata a servizi sotto la dicitura orto botanico.
Ma non basta questo a tranquillizzare i collegnesi e a dire il vero neppure noi di CIVICA. Troppe volte in questi ultimi decenni abbiamo assistito a cambiamenti di destinazione d'uso con varianti ad hoc per favorire questo o quello per poter dormire sonni tranquilli. Certo immaginiamo che i cittadini si opporrebbero fieramente alla distruzione di un angolo di verde con alberi di alto fusto come questo. Ma prevenire è meglio dando l'allarme per tempo.
CIVICA presenta un'interrogazione per conoscere quali sono i progetti per quell'area di pregio e metterà a disposizione dei cittadini le risposte che verranno date.
Per quanto ci riguarda pensiamo che non solo quell'angolo di verde vada preservato, ma anche valorizzato. La nostra proposta è che alla prima occasione (Mandelli?), il Comune faccia acquistare quell'area per la collettività e poi si promuova un progetto di gestione che consenta di sposare l'iniziativa privata vivaista con una fruizione pubblica di un vero e proprio orto botanico, come recita il piano regolatore. Un modo per salvaguardare questo piccolo gioiello verde, creare posti di lavoro e un occasione di godimento floreale. Quella serra sembra fatta a posta per delle mostre floreali, una passione quella verso le piante e i fiori che riscontra sempre più successo in ogni angolo di Italia  e del mondo.
Giovanni Lava