Terminata nel silenzio la bonifica dell'area ex-Maggiora di via Trieste.
A Collegno accadono dei veri e propri miracoli. Là dove ti aspetteresti un inquinamento del terreno come nell'area di una fonderia come la Mandelli, lo studio di un geologo sostiene che non vi siano inquinanti e quindi che non servano bonifiche. Là dove c'era una fabbrica di biscotti come la Maggiora, non solo il terreno era inquinato, ma è stata necessaria una bonifica durata un po' di anni.Grazie ad una interrogazione del M5S e la successiva risposta dell'assessore Manfredi, siamo venuti a sapere che è dal 2006 che la società Mosaico proprietaria del terreno aveva comunicato al Comune che l'area dove dovrebbe sorgere una scuola lungo via Trieste tra via Pellico e via Mameli necessitava di una bonifica a causa di un inquinamento da idrocarburi e metalli pesanti. La bonifica con la supervisione dell'Arpa e della Provincia è stata effettuata come attesta il verbale della Conferenza dei servizi del 4 novembre 2015 tra Comune di Collegno, Città metropolitana, Arpa, Asl TO3 (assente), società Mosaico e Studio associato Planeta. Il terreno inquinato è stato asportato e ora i livelli di inquinamento residui risultano essere sotto la media di legge. Tutta l'area andrà "ritombata" cioè coperta con la costruzione dell'edificio scolastico e con terreno non contaminato nella parte che non sarà edificata. Nell'attesa di tutto ciò, l'Arpa ha richiesto la copertura con teli in geotessuto per evitare che i residui inquinanti a causa della pioggia potessero raggiungere la falda acquifera..
E' stata proprio la copertura con questi teli in geotessuto (come si vede nella foto) a far capire ai cittadini che lo scavo a cui avevano assistito fino ad allora non era in funzione della costruzione delle fondamenta dell'edificio scolastico, ma di qualcos'altro. Da qui l'allarme e l'interrogazione del M5S.
La domanda che tutti ci si è posti è stata se della bonifica non doveva essere avvisata la popolazione che potrebbe aver corso dei rischi nel momento in cui il terreno inquinato veniva rimosso. La risposta degli uffici è che non esiste una legge che obblighi i Comuni a rendere pubblici eventi come le bonifiche come si fa invece con qualsiasi costruzione edilizia.
Come CIVICA riteniamo che tale carenza sia probabilmente dovuta allo scopo di non provocare inutili allarmismi. Ciò non toglie che sia sbagliata perchè non è accettabile che si effettui una bonifica di inquinanti cancerogeni sotto il naso delle persone senza che queste ne siano informate.
E' a questo scopo che presentiamo la mozione che segue, che se approvata impegnerebbe il Comune in ogni caso a rendere pubblico ogni intervento di bonifica futuro. Ciò consentirebbe da una parte ai cittadini di cautelarsi per quanto possibile e dall'altra di essere informati sulle procedure, sui lavori e sui risultati della bonifica stessa. Si parla tanto di partecipazione e di trasparenza e poi se l'Arpa non avesse imposto nell'attesa dell'edificazione di coprire l'area, nessuno ne avrebbe saputo niente. Ci auguriamo che tutti i gruppi politici e la stessa amministrazione siano d'accordo con la nostra mozione.
Resta infine il quesito sul perchè un'area di una ex fabbrica di biscotti possa aver lasciato il terreno così inquinato. Da una piccola indagine che non vuole nè può avere certezza assoluta, il mistero potrebbe essere risolto dalla presenza in quella zona della fabbrica della centrale termoelettrica che scaldava e alimentava la fabbrica e da un distributore di carburate interno che serviva al rifornimento degli automezzi che trasportavano i biscotti per la distribuzione commerciale.
Rimane singolare, ma non troppo, che proprio quell'angolo dell'area dell'ex- Maggiora sia quello dismesso a favore del Comune affinchè ci costruisse una scuola!
Giovanni Lava
MOZIONE
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Consiglio Comunale
Oggetto: Pubblicizzazione delle
bonifiche che si effettuano sul territorio del Comune di Collegno
Considerato
che:
· a Collegno dal 2006 al 2015 si è proceduto alla
bonifica dell’area ex-Maggiora da parte della società Mosaico S.p.A. senza che
i cittadini e il consiglio comunale ne fossero informati;
· non esiste norma di legge che obblighi il Comune ad
informarli;
il Consiglio
Comunale impegna il Sindaco e la Giunta, nel caso si dovesse presentare la
necessità di effettuare altre bonifiche sul territorio comunale, ad informarne
ufficialmente il consiglio comunale e,
attraverso l’apposizione di apposita cartellonistica, i cittadini in modo da
consentire la partecipazione e la trasparenza di azioni così delicate per la
salute dei cittadini stessi.
1.
Collegno, 14 Gennaio 2016
Giovanni Lava