martedì, aprile 29, 2014

CANDIDATI DI CIVICA: TERZA SESTINA

Candidati CIVICA (clicca per leggere bene)
Tre donne e tre uomini, continua l'alternanza tra i due generi. A proposito lo sapete che alle prossime elezioni si possono esprimere due preferenze? Rigorosamente di genere: una donna e un uomo, o un uomo e una donna. Ovviamente se ne potrà dare anche una sola. C'è già chi sostiene che in alcuni partiti la scelta delle candidature è avvenuta sulla base dei possibili accoppiamenti di preferenze. Si dice che in un certo partito - sta a voi indovinare quale - un uomo di "panza" avrà l'appoggio di ben tre donne. Se l'uomo è A e le donne B-C-D, dall'urna verranno fuori tre coppie di preferenza con lo schema A/B, A/C, A/D, con il risultato che A sarebbe sicuramente eletto, mentre B,C,D (le donne) no. Vuoi vedere che una scelta dettata dal desiderio di rendere concreta la cosiddetta parità di genere riusciranno a trasformarla nell'ennesima fregatura per le donne?

martedì, aprile 29, 2014

TERRA AL POSTO DELL'ACQUA

Sparita nel nulla la fontana dell'amicizia.
Nel furore dei tanti lavori che imperversano in questi giorni per Collegno a colpire molti cittadini è stata l'aiuola che si è materializzata alla vigilia del 25 Aprile in Piazza della Repubblica lato viale XXIV Maggio. Ma che strano si chiedevano, eppure c'era qualcosa lì al posto della terra glabra in cui razzolava uno stormo di colombi prima di prendere il volo all'improvviso in una sorta di danza (cliccare sulla foto). Aiutandosi l'un l'altro alla fine a qualcuno è tornato in mente che al suo posto c'era niente di meno che la "Fontana dell'Amicizia". Sparita. Al posto dell'acqua la terra. E l'amicizia? Sparita anche quella, infatti la targa che la ricordava è svanita anch'essa nel nulla, evaporata, come questa amministrazione morente.

domenica, aprile 27, 2014

CANDIDATI DI CIVICA: ALTRI SEI NOMI

Candidati di CIVICA (clicca per leggere meglio)

Ancora tre donne e tre uomini nella seconda sestina di nomi di candidati di CIVICA. Studenti, professionisti, pensionati: un  unica passione quella di CIVICA.

domenica, aprile 27, 2014

PROGRAMMA ELETTORALE DI CIVICA PER COLLEGNO

Il programma del candidato sindaco Giovanni Lava.
Venti schede di programma. Quattro in più di cinque anni fa. La difesa del territorio, il lavoro per i giovani disoccupati alla ricerca della prima occupazione, un Palazzo finalmente di vetro dove tutto avviene alla luce del sole, una città a misura di pedoni, ecc. Tutto questo e molto altro si trova a consultare le 20 schede, che non hanno la pretesa di esaurire la molteplicità e la diversità delle azioni di governo, ma che hanno lo scopo di indicare un senso di marcia. Il programma concreto in caso di vittoria lo faranno poi le priorità e le indicazioni dei cittadini. Fuori dal programma "ufficiale", quello che si è obbligati a consegnare all'ufficio elettorale insieme alla lista, vi sono molti temi che intendiamo affrontare dalla cultura alla difesa della identità collegnese, svilita in tutti questi ultimi decenni da una classe politica subalterna e a volte complice consapevole delle pretese della città capoluogo: dalla gestione dei rifiuti alle discariche, al servizio di trasporto pubblico ... L'ordine con cui le schede sono state messe in elenco non è per importanza  ma per elaborazione. Per noi stanno tutte sullo stesso piano, anche se le prime cinque crediamo siano le più urgenti e impegnative. Di seguito trovate tutte le schede. Al fondo trovate la Premessa al programma che nelle nostre intenzioni ha la funzione di chiarire il contesto politico più generale in cui la lista CIVICA per Collegno si pone.
Per poter leggere le schede cliccare sul titolo che interessa.

IL PROGRAMMA DI CIVICA per COLLEGNO

1) Il territorio
2) Partecipazione e trasparenza
3) Patrimonio comunale
4) Rifiuti e inceneritore: affamiamo il mostro
5) Disoccupazione: un' occasione per la generazione perduta
6) Energia e fonti rinnovabili. la Comunità Solare Locale
7) Politiche sociali: più attenzione a chi ha meno
8) Opere pubbliche
9) La città accessibile
10) Recupero del benessere psicofisico
11) Dalla parte delle bambine e dei bambini
12) Ecologia della salute
13) Tasse e tariffe
14) Il mondo delle imprese
15) Difesa dei Beni Comuni
16) Gli interventi nei quartieri
17) La sicurezza
18) I parchi
19) Gli anziani soli
20 La Giunta comunale
PREMESSA

martedì, aprile 22, 2014

PRIMI NOMI DELLA LISTA DI CIVICA E QUALCHE MISTERO

La lista CIVICA per Collegno (clicca per leggere meglio)
I primi sei nomi della lista CIVICA per Collegno

lunedì, aprile 21, 2014

CRONACA DI UN CONSIGLIO SCOPPIATO

Retorica, lacrime di coccodrillo e lo scandalo della commissione d'indagine sulla TOP.
Il sipario sul Consiglio Comunale targato Accossato Due è calato definitivamente giovedì 17 Aprile. Nessuno ne sentirà la mancanza. Cinque anni peggiori di questi sarà difficile immaginarli, anche se al peggio non c'è mai limite.
Clima da ultimo giorno di scuola tra saluti, abbracci e lacrime. Alcuni consiglieri hanno dato il lieto annuncio che non ci saranno più. Molti invece non nascondevano la speranza di tornare, ma chi lo sa ... A decidere come sempre saranno gli elettori, che non mancheranno di riservare sorprese.
Ancora una volta è toccato al sottoscritto farsi carico di metterci un po' di pepe, se non altro per evitare di doversi addormentare nella melassa che scorreva a fiumi dai banchi della maggioranza: tutti a raccontare una storia che nella realtà non si è mai vista: quanto è stata brava l'Accossato, quanto sono stati bravi gli assessori, quanto sono stati bravi i dirigenti, quanto sono stati bravi i dipendenti comunali, dal primo all'ultimo senza eccezioni. Miracolo a Collegno.
Le delibere sono volate via. 17 delibere e non si è arrivati alla mezzanotte come temevo e come invece speravano spudoratamente quei consiglieri che avrebbero voluto varcarla la mezzanotte pur di non andare a lavorare il giorno dopo. Ultima occasione per scroccare un giorno di vacanza.
La prima delibera riguardava il regolamento dei Comitati di Quartiere. Si è ripetuta la farsa di quattro anni fa. Ancora una volta le modifiche sono state concordate alle spalle dei consiglieri comunali. Mi sono deciso a votare contro quando ho visto che la maggioranza bocciava l'emendamento presentato dalla Lega che avrebbe impedito i soliti giochini con le liste. In sostanza l'emendamento avrebbe consentito a chiunque di iscriversi alle liste senza limiti numerici nel periodo consentito. Il regolamento approvato non risolve nessuna delle criticità emerse in questi tre anni di vita dei Comitati di quartiere. Si spera che il prossimo consiglio comunale ci rimetta le mani per far sì che la partecipazione sia garantita a chiunque ne abbia voglia e soprattutto che ai comitati sia riservato un ruolo fattivo nella vita cittadina assegnando loro poteri concreti come previsto dal programma elettorale di CIVICA.
Un'altra delibera che mi ha visto protagonista è stata quella sulle aziende partecipate dal Comune. Visto che seppure in liquidazione nell'elenco ancora compare la TOP Srl, la società di cui Casciano è stato presidente per più di sei anni, e che è costata ai cittadini ben 781.000 euro certificati per coprire i debiti lasciati, senza contare che il processo di liquidazione non è ancora ufficialmente terminato nè che vi sono altre migliaia di euro pagati dal Comune per fatture inizialmente contestate dagli uffici comunali. Quando sosteniamo che la TOP sia costata circa un milione di euro ai contribuenti non siamo lontani dal vero. Un vero scandalo, se si pensa che a favore dei disoccupati è stato stanziato anche per il 2014 solo un euro per abitante, 50 mila euro in tutto, una vera e propria elemosina. Ma uno scandalo ancora più grave è quanto è stato fatto o meglio non è stato fatto fare alla Commissione di indagine sulla TOP. Tanto è stato menato il can per l'aia dal presidente Superbo e da chi ha avuto le mani in pasta nella vicenda che siamo arrivati alla fine del mandato senza che si giungesse ad alcuna conclusione ufficiale. I risultati di due anni di lavoro della Commissione non sono mai approdati in Consiglio Comunale.
Per mesi ci hanno fatto aspettare la documentazione richiesta, per anni abbiamo chiesto di ascoltare tutti i protagonisti prima che la richiesta fosse del tutto esaudita. In particolare per più di sei mesi ci è stato impedito di ascoltare la testimonianza del dirigente dei lavori pubblici che si era opposto al pagamento di fatture presentate dalla TOP per centinaia di migliaia di euro. Quando finalmente, dopo tante insistenze da parte dei commissari sia di opposizione che di maggioranza, a dicembre scorso abbiamo potuto ascoltare quanto aveva da dire il dirigente, sono emersi fatti di una gravità senza precedenti, di cui non ho mai scritto perchè ritenevo corretto prima discuterli all'interno della commissione.
Dopo la testimonianza del dirigente abbiamo chiesto già al termine della stessa seduta di riconvocare immediatamente la commissione, ma niente da fare. Su iniziativa degli stessi consiglieri di maggioranza è stata presentata una richiesta scritta di convocazione urgente, firmata anche dal sottoscritto. Andando anche contro lo stesso regolamento che fissa in 15 giorni il tempo per rendere esecutiva la richiesta, non vi è stata alcuna convocazione della commissione, ma solo una email del presidente in cui si diceva che l'avrebbe convocata non appena la liquidatrice avesse chiuso la pratica. Infatti, il consiglio comunale ha cessato i suoi lavori, ma la pratica di liquidazione non è ancora ufficialmente chiusa. Sarà per questo che abbiamo assistito attoniti al pianto di Superbo in consiglio, seppure adducesse altre motivazioni. Forse si è commosso per aver portato a termine la missione di rendere vano ogni sforzo della commissione di vederci chiaro nella storia della TOP Srl. 
Di quanto è emerso in commissione - a partire dall'affermazione iniziale del primo presidente della TOP che ha sostenuto come si trattasse di una società che non aveva ragione di nascere e che comunque dopo un anno andava chiusa - non si è mai potuto discutere in consiglio comunale. Sui motivi che contro ogni prassi dettata dalla buona amministrazione  invece di chiuderla subito è stata tenuta in piedi con la bombola dell'ossigeno per anni bisogna chiederlo al candidato sindaco del Pd Casciano. Solo lui, all'epoca nella doppia veste di presidente della TOP e coordinatore del Partito Democratico di Collegno può spiegarne i reali motivi. Invitiamo perciò tutti i cittadini a porgli la domanda in ogni occasione che dovesse capitare durante la campagna elettorale. Chiedetegli anche se per la buona e onesta politica che dice di rappresentare trova normale che il segretario del Pd (all'epoca proprio Casciano) abbia approfittato del suo ruolo politico per farsi riconfermare dal sindaco come presidente di una società del Comune. Chiedetegli se trova etico che quando da coordinatore del Pd collegnese fu promosso a coordinatore del Pd della Zona Ovest immediatamente fu nominato alla guida di CIDIU Servizi, la società pubblica che gestisce i rifiuti proprio nella Zona Ovest. Chiedetegli quale professionalità manageriale potesse vantare. Chiedete, chiedete ...
Giovanni Lava

lunedì, aprile 21, 2014

PROGRAMMA GIOVANNI LAVA SINDACO. PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA: AUTONOMIA E DECISIONI ALLA LUCE DEL SOLE

Mai come negli ultimi cinque anni la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica è stata così carente, nonostante la nascita dei Comitati di quartieri ufficiali al posto di quelli spontanei che c’erano prima, nonostante la nascita della Consulta per l’ambiente. Mai l’amministrazione comunale in cinque anni ha sentito l’esigenza di organizzare momenti di confronto e discussione sui principali temi trattati. Ma non è andata meglio neppure all’interno delle istituzioni. Il Consiglio Comunale e in particolare i consiglieri di opposizione sono stati messi al corrente dei progetti della Giunta Comunale solo quando era necessaria l’approvazione del Consiglio stesso, ma regolarmente ne sono stati messi al corrente solo all’ultimo minuto per impedire una piena comprensione in tempo utile per un intervento consapevole.
Ecco dunque che la premessa ad una partecipazione attiva dei cittadini è la trasparenza sugli atti amministrativi.  Perciò bisogna garantire il massimo di trasparenza se si vuole favorire la partecipazione.
CIVICA perciò propone che tutti i progetti che poi diventeranno materia di deliberazione di giunta o di consiglio siano messi online a disposizione di tutti i cittadini che vogliono tenersi informati sin dall’inizio del percorso, in modo che tutti possano farsi un’idea delle questioni affrontate e della loro evoluzione fino alle decisioni finali.  CIVICA si impegna a non affrontare nelle cosiddette riunioni di maggioranza progetti che non siano già stati pubblicati online e presentati nella apposita commissione consiliare. CIVICA si impegna a far sì che venga messa la parola fine al malcostume che vuole l’utilizzo di tecnici, funzionari e dirigenti comunali al di fuori delle sedi istituzionali e a supporto di una sola parte politica. Sarà pubblicato non solo l’ordine del giorno del consiglio comunale ma anche quello della giunta esecutiva.  Il candidato sindaco di CIVICA si impegna pubblicamente ad avere un comportamento da primo cittadino di tutti cittadini e non solo della sua parte politica come è stato sin qui.
La genesi, le scelte e le soluzioni date al bilancio comunale devono essere patrimonio non solo di tutti i consiglieri comunali ma di tutti i cittadini che vorranno partecipare.  La logica a cui noi intendiamo ispirarci è la seguente: il sindaco, la sua giunta e la sua maggioranza politica hanno il diritto dovere di decidere, ma il percorso che porta alle decisioni deve essere sempre trasparente e comunque devono esser pronti in ogni momento a dar  conto delle decisioni prese.
I regolamenti dei comitati di quartiere e delle varie consulte vanno riscritti con l’obiettivo di avere degli organismi di partecipazione che possano godere della massima autonomia nei confronti dell’amministrazione. Non è più tempo, se mai lo è stato, di cinghie di trasmissione o di fabbriche del consenso. Se non possono godere dell’autonomia, sono organismi inutili.
Per favorire la partecipazione dei comitati di quartiere andranno sperimentate forme di  gestione di risorse economiche in loco e di delega a prendere decisioni su questioni definite inerenti il quartiere che poi la giunta o il consiglio comunale si limiteranno a ratificare.


giovedì, aprile 17, 2014

ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE CON IL BOTTO

 
La campagna elettorale del sindaco (e dell'assessore).
Il sottoscritto e i candidati della lista CIVICA ci siamo recati ieri pomeriggio nel parco Dalla Chiesa per la foto di gruppo e abbiamo notato intorno al vascone della Pace una certa "ammuina" capeggiata dal sindaco e dall'assessore coi baffoni. In prima battuta ho pensato ad una delle iniziative "culturali" dell'assessore. Solo più tardi ho visto il manifesto ritratto nella foto sopra. "Il parco è nostro, viviamolo" firmato Silvana Accossato. Una bella scoperta davvero. Che il parco fosse loro forse i cittadini che lo affollano da mane a sera se ne erano già accorti da un bel po' di anni. Che quindi si dovesse incitarli a viverlo appare davvero pleonastico. Che poi per viverlo meglio occorra indossare una maglietta bianca, non lo so. Qualche volta mi è capitato di "viverlo" con una maglietta bianca addosso, ma confesso di non aver notato differenze di sorta. Sarà stato perchè non avevo ricevuto la benedizione del nostro sindaco?
Che un sindaco al termine del suo mandato non abbia nulla di meglio da fare - con tutte le cose che avrebbe voluto realizzare e non è riuscito a portare a termine  - che andare a "vivere" il parco insieme a cittadini in maglia bianca in un pomeriggio assolato... Boh! Se non altro potrebbe dedicarsi insieme al suo assessore a fare campagna elettorale visto l'avvicinarsi delle elezioni regionali e comunali. Campagna elettorale? Ma vuoi vedere che si trattava di una iniziativa elettorale camuffata? No, non è possibile conoscendo quanto impegno questo sindaco ci ha messo a non sprecare risorse pubbliche, come con i debiti di Collegno 2000 e e quelli lasciati dalla TOP.
Proprio il giorno prima dell'approvazione del Bilancio comunale per il 2014 tutto lacrime e sangue lei non si sarebbe mai permessa di sprecare il denaro dei cittadini per far stampare il manifesto e organizzare l'iniziativa solo per farsi la campagna elettorale. Il mio amico a cui sto dicendo queste cose se la ride ...Ma no, tu dici che ...
Tornando a parlare di cose serie, questa sera dalle 17,30 in poi andrà in scena quella che immagino sia l'ultima riunione del Consiglio Comunale 2009/2014. E che consiglio comunale! Se andate a leggere l'ordine del giorno potrete constatare che vi sono ben 17 punti. Dopo mesi in cui o non si teneva il consueto consiglio mensile o all'odg vi era una, due delibere al massimo, 17 in un colpo solo fa una certa impressione. Non so se riusciremo ad esaurirli per la notte di Pasqua.
Qui e ora sarebbe lungo entrare nel merito dei singoli punti. Il piatto forte è senz'altro l'approvazione del Bilancio 2014. Domani vi racconterò come è andata. Se è andata.
Giovanni Lava

martedì, aprile 15, 2014

QUALI ALLEATI PER CASCIANO? TUTTO FA BRODO!

La lettera pubblicata su Luna Nuova
Una risposta che non dice nulla.
Confesso che non è la prima volta che cito la celebre frase di Wittgenstein "Tutto ciò di cui non si può parlare si deve tacere". Ma anche questa volta calza troppo a pennello per rinunciarvi. Il tre aprile scorso avevamo pubblicato una lettera di Valter Morizio in cui chiedeva conto al candidato del centrosinistra Casciano dell'imbarcata di consiglieri del centrodestra ex leghisti, ex An o Pdl. Ora a rispondere a quella lettera arriva un comunicato firmato dai segretari del Pd e di Sel che tranne che il consueto mantra dei valori della Resistenza praticamente non dicono nulla come dei perfetti tartufi.
Sinceramente la cosa non mi appassiona molto per due motivi. Il primo: a livello personale i consiglieri oggetto della disputa per come li ho conosciuto dai banchi dell'opposizione sono persone degnissime. Il secondo: la campagna acquisti da parte del Pd e C. fa parte ormai della storia politica della nostra città e anche dell'Italia, paese dei voltagabbana per antonomasia. Primo o poi qualcuno dall'opposizione emigra dalla parte del potere che quanto più è debole e morituro tanto più li accoglie a braccia aperte. Certo si rimane un po' basiti se alla memoria tornano i discorsi infuocati contro il Palazzo collegnese di alcuni dei neoconvertiti. Ma fatti loro.
Se non mi stupiscono coloro che si apprestano a fare il salto della quaglia, ancora meno mi stupiscono i sepolcri imbiancati del cosiddetto centrosinistra che si proclama ad ogni pie' sospinto custode dei Sacri Valori della Resistenza, valori che calpestano nei fatti ogni giorno con i loro comportamenti concreti. Quelli che si indignano, che bisogna essere uniti per non far vincere la destra, e così via.
Questi signori sono gli stessi che con il loro capogruppo Cavallone si permisero di sostenere che il sottoscritto non poteva essere eletto presidente della commissione di indagine sulla TOP a causa della mia storia. Da più di due anni sto aspettando - invano - di conoscere dalla giovane marmotta a quali episodi della mia storia si riferisse.
C'è un solo episodio della mia storia che questi esponenti collegnesi di una sinistra incartapecorita proprio non possono perdonarmi. Non mi perdonano quando da direttore del Corriere-Rivoli 15 nel 1998 ruppi la cappa di silenzio che avevano imposto per 53 anni ai fatti tragici del 1° Maggio 1945. Fatti tenuti nascosti in nome dell'esercizio del potere e dell'impunità per i responsabili dell'eccidio di 29 innocenti.
Questo mio passato non può essere perdonato: l'onestà politica e professionale, l'amore per la verità non sono merce apprezzata. Mentre i transfughi passati, presenti e anche del futuro prossimo se mai dovessero vincere, qualunque cosa abbiano detto, fatto, non li turba affatto.
Solo che questa volta hanno fatto male i conti, questa volta non basteranno le iniezioni dal centrodestra a salvarli come cinque anni fa, questi infatti non sono dei Tenivella che da candidato sindaco del centrodestra passò armi e bagagli dall'altra parte, facendo vincere l'Accossato.
Giovanni Lava

lunedì, aprile 14, 2014

QUELLA CHE DOVEVA ESSERE UNA TRANQUILLA DOMENICA ELETTORALE

IL BANCHETTO DI CIVICA CON ALLE SPALLE IL CONCERTONE DI CASCIANO
La coalizione di Casciano assorda i cittadini nel parco
Doveva essere una tranquilla domenica al parco Dalla Chiesa. Almeno questo è quello che credevamo quando a febbraio chiedemmo l'autorizzazione per mettere il banchetto di Civica per raccogliere le firme per la presentazione della lista. Allora ci fu detto che al momento c'era solo la richiesta dei Cinquestelle.
La previsione di tranquillità si è rivelata quanto mai sbagliata.
Per chi non ha fonti di finanziamento pubbliche o private l'unico modo per farsi conoscere e far conoscere le proprie proposte è quello di organizzare iniziative non costose,  possibilmente garbate e a basso impatto ambientale e poi ...metterci tanto olio di gomito. Così ieri ci siamo precipitati al parco alle 14 per primi per occupare la postazione migliore, sicuri che anche altri avrebbero avuto la nostra stessa idea. Per non dar fastidio a nessuno dei  frequentatori del parco abbiamo trasportato a piedi le nostre cose ma non avevamo fatto i conti con la prepotenza del candidato del Pd e del suo entourage composto in gran parte di dipendenti comunali precettati per l'occasione. Dopo un'oretta dal nostro arrivo sono arrivati con il loro furgone e le loro casse acustiche e si sono piazzati proprio alle nostre spalle cominciando a sparare musica a tutto volume alla faccia di chi magari nel parco si era recato per rilassarsi. Ovviamente è stato perfettamente inutile che me ne sia lamentato con il loro candidato sindaco. La risposta è stata che avevano tutte le autorizzazioni in regola. Noi non avevo alcun dubbio a proposito. La domanda a chi di dovere è su come si possa autorizzare un concerto elettorale a tutto volume nello stesso luogo dove è stata in precedenza concessa l'occupazione ad altri gruppi politici impedendo loro di fatto di parlare con i cittadini.
Alla fine non abbiamo avuto altra scelta che andarcene da lì.
La cosa ovviamente non sorprende affatto, visto che del Comune e del suo territorio hanno fatto una proprietà privata. Come non sorprende più, ma resta sempre scandalosa, la partecipazione all'organizzazione della campagna elettorale dei dipendenti comunali che ovviamente hanno tutto il diritto di partecipare alla competizione elettorale, ma non di utilizzare il loro ruolo magari in orario di servizio per servizi di corvees a cui sono comandati.
Per esempio mercoledì della scorsa settimana al mercato di Santa Maria veniva distribuito da un dipendente comunale un volantino con l'invito a partecipare ad una serata di prevenzione del tumore al seno dove primeggiavano a caratteri cubitali  la firma dell'assessore Tenivella e del sindaco Accossato, entrambi ovviamente in campagna elettorale, i quali con l'iniziativa c'entravano poco, visto che a organizzarla erano più soggetti: Asl, Comune e un'associazione di volontariato, nessuno dei quali però si firmava.
Questi mezzucci dozzinali, come quella di tener fermi i lavori pubblici per un anno per scatenarli nell'ultimo mese prima delle elezioni, o le inaugurazioni più o meno fasulle di tutto e di più , questa volta però non basteranno, perchè li manderemo a casa a riposarsi un po' dopo decenni di occupazione del Palazzo. E loro lo sanno.
Qui sotto un piccolo scampolo della prepotenza di ieri.

venerdì, aprile 11, 2014

PROGRAMMA ELETTORALE GIOVANNI LAVA SINDACO. ENERGIA E FONTI RINNOVABILI: LA COMUNITA’ SOLARE LOCALE

ENERGIA E FONTI RINNOVABILI: LA COMUNITA’ SOLARE LOCALE
Nel 2011 ha adottato il cosiddetto Patto dei Sindaci (PAES). Il Patto in base agli obiettivi dell’UE da raggiungere nel 2020:
·  riduzione de i gas serra del 20% rispetto ai valori del 1990;
·  riduzione dei consumi energetici del 20% attraverso un incremento dell’efficienza energetica,
·  soddisfare il 20% del fabbisogno di energia degli usi finali del 2020 con fonti rinnovabili.

Di fatto per raggiungere questi obiettivi si è fatto molto poco. Per fare un esempio, il Comune di Collegno ha approvato un Allegato energetico al Regolamento edilizio molto avanzato. Peccato che il risparmio energetico preventivato sia difficilmente accertabile, visto che non esiste di fatto la capacità per insufficienza di personale di effettuare i controlli. Per poter raggiungere gli obiettivi il piano prevedeva un numero di ristrutturazioni degli edifici privati assolutamente fuori portata. E così via.
Sul piano della produzione di energia rinnovabile si è fatto poco nel settore pubblico e ancora meno nel settore privato.
 Per passare dalle parole ai fatti, intendiamo realizzare a Collegno una Comunità Solare Locale (CSL) sull’esempio di quelle realizzate con successo in alcuni comuni italiani (Vedi Casalecchio sul Reno in provincia di Bologna). La Comunità Solare Locale-  CSL- è costituita  da un insieme di cittadini che, in maniera volontaria, partecipa alle scelte del Comune in materia di politiche energetiche e decide di contribuire economicamente alla loro realizzazione.
La CSL sostiene l'utilizzo dell'energia del sole, in quanto fonte democraticamente  distribuita,  gratuita, pulita  e inesauribile, rispetto  alle fonti  non rinnovabili  che causano dipendenza economica e conflitto  tra i Paesi. L'utilizzo dell'energia solare si pone, quindi, come scelta di pace.
La CSL favorisce l'occupazione, sostenendo le idee e le risorse presenti sul territorio e mettendole in sinergia affinché si sviluppi un circolo virtuoso tra formazione e lavoro.
La creazione della comunità solare è un progetto totalmente innovativo che rafforza il valore del senso della partecipazione alla vita pubblica: la partecipazione diventa uno strumento per rafforzare il legame con il territorio e la comunità, per contribuire a determinare le scelte strategiche e per accrescere la consapevolezza del cittadino nei confronti del ruolo attivo che può giocare per cambiare il futuro energetico del suo territorio.

Attraverso la comunità solare alla quale ognuno potrà aderire - versando volontariamente una quota di adesione commisurata ai propri consumi energetici ed entrando così a far parte di un articolato sistema di incentivi per migliorare le proprie performance energetiche - il cittadino diventa un attivo co-autore delle politiche locali. La comunità solare è quindi lo strumento per condividere la pianificazione, per raggiungere gli obiettivi previsti dalla direttiva europea, per ottenere l'autosufficienza energetica del cittadino e soprattutto per investire le risorse derivanti dal Conto Energia a livello locale.

L’obiettivo è quello di far sì che l'energia da costo diventi risorsa per il cittadino e per la sua comunità, un modo per creare nuove e concrete opportunità economiche e professionali, una possibile via d'uscita dalla crisi, che consenta a Collegno di diventare un importante distretto delle energie rinnovabili con la partecipazione, ciascuna per le proprie competenze, delle diverse categorie socio-economiche; una politica innovativa per il nostro territorio che proprio nella gestione locale dell'energia vuole fondare il proprio futuro di transizione e di indipendenza dal petrolio, in una sintesi che sappia coniugare l'economia e la concreta tutela dell'ambiente e del territorio, salvaguardandone, nella logica del recupero, della durevolezza e del rinnovabile, quelle risorse fondamentali alla sopravvivenza della vita.


giovedì, aprile 10, 2014

SERATA CONCERTO DE ANDRE'


martedì, aprile 08, 2014

PRIMA TI INAUGURO, POI FORSE TI RINAUGURO UN'ALTRA VOLTA.

 E' partita la campagna delle inaugurazioni pre-elettorali.
L'altro giorno abbiamo parlato del malcostume preelettorale da parte dell'amministrazione a proposito di asfaltature delle strade. Non è il solo. Un altro cavallo elettorale cavalcato tradizionalmente è quello delle inaugurazioni. Sotto elezioni si inaugura di tutto: la strada, il supermercato, il monumento, e così via. L'altro giorno si è inaugurato l'orto che cura. bella cosa, peccato che manchi ancora la convenzione, per cui gli interessati vivono nell'incertezza del futuro e della possibilità di realizzare il progetto. Ma certo il sindaco non poteva aspettare le certezze. Ora si attende anche l'inaugurazione del restauro dei portici del chiostro della Certosa. A vedere le condizioni del cantiere, l'inaugurazione a metà aprile appare un po' prematura. E poi la fretta come sempre fa i gattini ciechi, ma consente come è già successo di inaugurare più volte la stessa opera.
Poco più di due anni fa fu inaugurato in pompa magna il portale interno della Certosa.
Ora a distanza di due anni guardate come è ridotto. E' già tutto rovinato. Ed è sempre così quando si tratta di opere pubbliche. Una vera tragedia, costano come o più di un'opera privata, e durano niente. Così poi si riparte da capo.
Riuscire a garantire lavori a costi non maggiorati e che durino nel tempo, è una delle grandi scommesse che un'amministrazione dovrebbe porsi come uno degli obiettivi prioritari. Ed è sicuramente uno degli obiettivi che ci proponiamo come CIVICA per governare la città: smantellare andazzi e costumi consolidati  nella realizzazione dei cosiddetti lavori pubblici che fanno sì che le opere pubbliche chissà perchè alla fine costano sempre qualcosina in più e soprattutto durano niente. Quando va bene dopo dieci anni devono essere ristrutturate. Pare che alla nuovissima scuola Bertotti, dopo due mesi dall'inaugurazione  già pioveva dentro.
Ci rendiamo conto che non sarà un obiettivo facile da raggiungere, ma noi ce la metteremo tutta.
Giovanni Lava

domenica, aprile 06, 2014

OPERE PUBBLICHE:PROGRAMMA ELETTORALE GIOVANNI LAVA SINDACO: METROPOLITANA, MUNICIPIO , PISCINA, PONTE CICLOPEDONALE

Metropolitana. Il prolungamento della metropolitana è un’opera promessa da anni e mai mantenuta. La verità è che senza i finanziamenti statali, l’opera continuerà ad essere solo una promessa. Collegno in ogni caso deve essere pronta a fare la sua parte per la quota che gli spetta nel momento in cui l’opera dovesse essere finalmente finanziata. Noi diciamo no a qualsiasi svendita del territorio con la scusa di reperire risorse per la metropolitana. Si tratta di un opera che merita anche il sacrificio di un mutuo. Occorre però che si discuta coinvolgendo la popolazione sul percorso da fare per raggiungere corso Francia e la localizzazione della stazione intermedia. L’ipotesi di corso Pastrengo non ci pare quella ottimale. Noi vogliamo che la stazione sia all’altezza di quella ferrovia sia per l’interscambio sia per la vicinanza al viale XXIV Maggio.
Municipio. L’edificio del municipio è assolutamente inadeguato sia dal punto di vista funzionale che energetico. Sarebbe opportuno che se ne costruisse uno nuovo se ci fossero le risorse. Noi siamo contrari allo scambio che qualcuno propone: vendere ad una società immobiliare l’area su cui si trova oggi per far edificare un altro bel palazzone per reperire le risorse e spostare il municipio in altre sedi. Collegno non ha un centro, l’unico che faticosamente si è costruito negli anni è quello di piazza della Repubblica. Un centro che andrebbe rafforzato e non azzerato. Se e quando ci saranno le risorse il nuovo edificio comunale andrà costruito sul parcheggio alle spalle del municipio attuale e sul basso fabbricato dove oggi è ospitata l’Unitre con un ampio parcheggio sotterraneo che si estenda anche sotto il vecchio edificio. A trasferimento avvenuto nel nuovo edificio, al posto del vecchio che sarà demolito si edificherà una piazza che amplierà quella attuale e sarà capace di ospitare manifestazioni di un certo respiro e che ancor più di oggi possa rappresentare davvero il cuore della città.
Nel nuovo edificio dovranno trovare spazio tutti gli uffici comunali, compresi quelli che oggi sono allocati nel parco Dalla Chiesa, mettendo fine al pendolarismo dei dipendenti e dei cittadini. Nella villa nel parco potranno trovare ospitalità oltre all’Unitre, altre associazioni culturali oggi costrette in locali angusti e poco adatti alle loro esigenze. L’attuale sala del consiglio comunale attrezzata in modo diverso sarà messa a disposizione di associazioni, partiti, movimenti politici e iniziative di cittadini nei casi in cui si renda necessario avere uno spazio ampio.
Piscina. Anche la piscina meriterebbe un nuovo impianto per motivi funzionali, energetici e igienici. Anche per la piscina sono girati progetti megagalattici che avevano come punto di partenza l’edificazione di palazzi sulla sede attuale e il consumo di altre aree per la piscina. Il nostro impegno sarà quello di dar avvio ad un nuovo progetto se e quando ci saranno le risorse per farlo e comunque non consentendo in quel luogo la costruzione di edifici privati che stravolgerebbero il disegno architettonico di piazza Che Guevara.

Ponte ciclopedonale. Il progetto Mandelli se e quando verrà realizzato trasformerà un’area di più di 50 mila metri quadrati da industriale a residenziale/commerciale che porterà nelle casse del Comune più di 4 milioni di euro. Per superare in sicurezza l’ostacolo di corso Pastrengo con tutte le sue rotonde e il traffico ininterrotto, realizzeremo un ponte ciclopedonale che metta in comunicazione il parco Dalla Chiesa e l’area di via De Amicis con il suo capolinea della metropolitana. Per realizzarlo sarà utilizzata una parte di quei milioni di euro incassati con l’operazione Mandelli.

venerdì, aprile 04, 2014

ASFALTO ELETTORALE

Ogni cinque anni si ripete il rito, secondo tradizione.
Se ogni anno le rondini tornano a primavera, ogni cinque anni tornano le asfaltature delle strade prima del voto per l'elezioni del nuovo sindaco. Si tratta di una tradizione che si perde nella notte dei tempi. La formula viene trasmessa da sindaco a sindaco e consegnata nel passaggio delle consegne: "Ricorda che le strade non vanno mai asfaltate prima dei due mesi che precedono il voto, in modo che i cittadini storditi dall'odore caldo e appiccicoso del catrame, dimentichino le tante inadempienze e tornino in massa a votare per noi". Più o meno questa deve essere la consegna.
Così nei giorni scorsi campeggiava sulla prima pagina del sito web del Comune la lieta novella: 800 mila euro destinati a riasfaltare le strade. Evviva! E non importa se schiere di automobilisti nei mesi precedenti hanno scassato la loro auto nelle buche tremende di cui erano costellate le strade cittadine. A chi si lamentava, la risposta era sempre la stessa: non ci sono soldi e quei pochi che ci sono non possiamo spenderli per colpa del patto di stabilità sottoscritto da Berlusconi.
E non importa se tanti cittadini si sono fatti male, cadendo per aver messo il piede in una buca.
A una nostra concittadina che si era fatta male seriamente, cadendo dopo aver messo il piede in una buca, dal Comune qualcuno gli ha detto: "Ma signora doveva stare più attenta perchè quella buca era lì da molto tempo, doveva saperlo che c'era!". Pare che la buca sia ancora lì dopo mesi dall'incidente. Chissà se verrà tappata ora con gli 800 mila euro.
Al di là dell'ironia con la quale sto affrontando l'argomento, si tratta non solo di un pericoloso malcostume - risparmiare negli anni precedenti per poter poi fare i fuochi d'artificio alla vigilia del voto - ma anche della scarsa considerazione che i nostri baldanzosi amministratori hanno dell'intelligenza dei propri cittadini e allo stesso tempo della loro crassa stupidità, ripetendo riti che forse potevano andar bene ai tempi che a Napoli regnava Lauro (quello della scarpa sinistra prima del voto e della scarpa destra dopo il voto).
Siccome però i soldi, visto lo stato disastroso delle strade in ogni caso non bastano, dove non riescono ad asfaltare, rifanno le strisce bianche, che costano molto meno ma rifanno un po' il trucco alle strade.
L'altro ieri si sono ricordati anche della fontana davanti al municipio con la bella statua dello scultore Gabriele Garbolino, dopo anni di incuria erano lì a pulirla. Chissà quante altre azioni del genere vedremo nei prossimi giorni.
In questi giorni che giro la città come candidato sindaco, la gente mi chiede se anch'io faccio delle promesse che poi non saranno mantenute. Bene, questa posso farla sicuro di mantenerla: se sarò eletto sindaco, prometto di istituire una sorta di semestre bianco nell'asfaltatura delle strade, cioè sarà vietato asfaltare le strade nei sei mesi che precedono le elezioni.
Giovanni Lava

giovedì, aprile 03, 2014

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

QUALI ALLEATI PER CASCIANO.
In questi giorni su Spazio Ovest ,foglio di informazione locale è apparsa la notizia ( non smentita) che della coalizione che sostiene la candidatura a Sindaco di Collegno di Francesco Casciano fanno parte i Moderati,che nell’ occasione di questa tornata elettorale ,ma pare anche delle primarie della coalizione che lo ha espresso tenutesi il 2 marzo, avrebbero assoldato alcuni consiglieri comunali provenienti dalle fila del minoranza di centro-destra dell’uscente Consiglio Comunale, nelle persone dell’ex-leghista poi Fare per Fermare il Declino Lorenzo Ceretto , dell’ex-PDL Luca Crivellaro e della ex- capogruppo del PDL, poi Fratelli d’ Italia , già AN , Alessandra Sardo. In verità sia Crivellaro che la Sardo, sul sito del Comune , forse non aggiornato anche perché, si sa, in prossimità delle elezioni i cambi di giacca sono repentini e molto mutevoli , per cui gli aggiornamenti difficilmente riescono a seguirli in tempo reale , o forse anche per ragioni di decoro, risultano ancora rappresentanti di quei partiti.
Lo stesso Casciano , nei giorni scorsi , in un appello per le prossime elezioni amministrative richiamava “ alla riflessione sulla disaffezione verso la politica … da parte di cittadini sofferenti ( e noi siamo tra questi ) per una persistente crisi morale … che rischia di alimentare fenomeni di antipolitica e disimpegno “ e richiamava coloro che si riconoscono nei “valori della Costituzione , nata dalla Resistenza, fondanti della nostra cultura – in primis libertà e giustizia sociale, a …mettersi in gioco “
Alla luce di quanto sopra, chiediamo al candidato Sindaco di Collegno :
  1. Se non ritiene che questi fenomeni di transumanza di ceto politico non siano una delle concause che più alimenta l’antipolitica e la disaffezione ?
  2. Come pensa , anche in qualità di ex-Vicepresidente del Comitato del Col del Lys , che persone come la Sardo siano compatibili con i valori e la cultura richiamati dal suo appello , in assenza di una pubblica abiura del loro passato politico ? ( Anche Fini lo fece in Israele in occasione della visita allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme)
  3. Non ritiene che aggregare nella sua coalizione persone che hanno avuto o hanno ancora ( non è dato sapere alla luce delle loro appartenenze nell’ attuale Consiglio Comunale ) posizioni politico culturali così diverse dalla tradizione amministrativa di Collegno ,alimenti l’ opinione che tra sinistra e destra in verità non ci siano più differenze , che all’opinione pubblica fa dire : “ sono tutti uguali “?
  4. Come pensa sia possibile rivolgersi ,trovandosi nella necessità di aggregare un domani nella coalizione , ad altre espressioni politiche sicuramente, non di destra , dopo aver acquisito i voti, magari determinanti di questi riferimenti elettorali ? Gli antichi romani dicevano “ pecunia non olet” , e parafrasando potremmo dire “ suffragium (voto) non olet” .Ma noi non la pensiamo così, anche dopo che ci è stato riferito che a quelle primarie c’è chi si è preoccupato,dopo aver dato loro l’obolo per averne diritto , di portare al voto alcuni rom ( il problema non è l’etnia del votante , purchè avente la cittadinanza comunitaria,ma chi ha pagato loro l’obolo) .Anche di questo riteniamo dovuta una smentita , non foss’altro per dare credibilità alla sua candidatura .
Infine chiediamo a SEL, patner importante della coalizione : che ne dite “?

Valter Morizio
Coordinatore Circolo Libertà e Giustizia Zona Ovest Torino ( Collegno )