martedì, aprile 15, 2014

QUALI ALLEATI PER CASCIANO? TUTTO FA BRODO!

La lettera pubblicata su Luna Nuova
Una risposta che non dice nulla.
Confesso che non è la prima volta che cito la celebre frase di Wittgenstein "Tutto ciò di cui non si può parlare si deve tacere". Ma anche questa volta calza troppo a pennello per rinunciarvi. Il tre aprile scorso avevamo pubblicato una lettera di Valter Morizio in cui chiedeva conto al candidato del centrosinistra Casciano dell'imbarcata di consiglieri del centrodestra ex leghisti, ex An o Pdl. Ora a rispondere a quella lettera arriva un comunicato firmato dai segretari del Pd e di Sel che tranne che il consueto mantra dei valori della Resistenza praticamente non dicono nulla come dei perfetti tartufi.
Sinceramente la cosa non mi appassiona molto per due motivi. Il primo: a livello personale i consiglieri oggetto della disputa per come li ho conosciuto dai banchi dell'opposizione sono persone degnissime. Il secondo: la campagna acquisti da parte del Pd e C. fa parte ormai della storia politica della nostra città e anche dell'Italia, paese dei voltagabbana per antonomasia. Primo o poi qualcuno dall'opposizione emigra dalla parte del potere che quanto più è debole e morituro tanto più li accoglie a braccia aperte. Certo si rimane un po' basiti se alla memoria tornano i discorsi infuocati contro il Palazzo collegnese di alcuni dei neoconvertiti. Ma fatti loro.
Se non mi stupiscono coloro che si apprestano a fare il salto della quaglia, ancora meno mi stupiscono i sepolcri imbiancati del cosiddetto centrosinistra che si proclama ad ogni pie' sospinto custode dei Sacri Valori della Resistenza, valori che calpestano nei fatti ogni giorno con i loro comportamenti concreti. Quelli che si indignano, che bisogna essere uniti per non far vincere la destra, e così via.
Questi signori sono gli stessi che con il loro capogruppo Cavallone si permisero di sostenere che il sottoscritto non poteva essere eletto presidente della commissione di indagine sulla TOP a causa della mia storia. Da più di due anni sto aspettando - invano - di conoscere dalla giovane marmotta a quali episodi della mia storia si riferisse.
C'è un solo episodio della mia storia che questi esponenti collegnesi di una sinistra incartapecorita proprio non possono perdonarmi. Non mi perdonano quando da direttore del Corriere-Rivoli 15 nel 1998 ruppi la cappa di silenzio che avevano imposto per 53 anni ai fatti tragici del 1° Maggio 1945. Fatti tenuti nascosti in nome dell'esercizio del potere e dell'impunità per i responsabili dell'eccidio di 29 innocenti.
Questo mio passato non può essere perdonato: l'onestà politica e professionale, l'amore per la verità non sono merce apprezzata. Mentre i transfughi passati, presenti e anche del futuro prossimo se mai dovessero vincere, qualunque cosa abbiano detto, fatto, non li turba affatto.
Solo che questa volta hanno fatto male i conti, questa volta non basteranno le iniezioni dal centrodestra a salvarli come cinque anni fa, questi infatti non sono dei Tenivella che da candidato sindaco del centrodestra passò armi e bagagli dall'altra parte, facendo vincere l'Accossato.
Giovanni Lava