lunedì, aprile 21, 2014

CRONACA DI UN CONSIGLIO SCOPPIATO

Retorica, lacrime di coccodrillo e lo scandalo della commissione d'indagine sulla TOP.
Il sipario sul Consiglio Comunale targato Accossato Due è calato definitivamente giovedì 17 Aprile. Nessuno ne sentirà la mancanza. Cinque anni peggiori di questi sarà difficile immaginarli, anche se al peggio non c'è mai limite.
Clima da ultimo giorno di scuola tra saluti, abbracci e lacrime. Alcuni consiglieri hanno dato il lieto annuncio che non ci saranno più. Molti invece non nascondevano la speranza di tornare, ma chi lo sa ... A decidere come sempre saranno gli elettori, che non mancheranno di riservare sorprese.
Ancora una volta è toccato al sottoscritto farsi carico di metterci un po' di pepe, se non altro per evitare di doversi addormentare nella melassa che scorreva a fiumi dai banchi della maggioranza: tutti a raccontare una storia che nella realtà non si è mai vista: quanto è stata brava l'Accossato, quanto sono stati bravi gli assessori, quanto sono stati bravi i dirigenti, quanto sono stati bravi i dipendenti comunali, dal primo all'ultimo senza eccezioni. Miracolo a Collegno.
Le delibere sono volate via. 17 delibere e non si è arrivati alla mezzanotte come temevo e come invece speravano spudoratamente quei consiglieri che avrebbero voluto varcarla la mezzanotte pur di non andare a lavorare il giorno dopo. Ultima occasione per scroccare un giorno di vacanza.
La prima delibera riguardava il regolamento dei Comitati di Quartiere. Si è ripetuta la farsa di quattro anni fa. Ancora una volta le modifiche sono state concordate alle spalle dei consiglieri comunali. Mi sono deciso a votare contro quando ho visto che la maggioranza bocciava l'emendamento presentato dalla Lega che avrebbe impedito i soliti giochini con le liste. In sostanza l'emendamento avrebbe consentito a chiunque di iscriversi alle liste senza limiti numerici nel periodo consentito. Il regolamento approvato non risolve nessuna delle criticità emerse in questi tre anni di vita dei Comitati di quartiere. Si spera che il prossimo consiglio comunale ci rimetta le mani per far sì che la partecipazione sia garantita a chiunque ne abbia voglia e soprattutto che ai comitati sia riservato un ruolo fattivo nella vita cittadina assegnando loro poteri concreti come previsto dal programma elettorale di CIVICA.
Un'altra delibera che mi ha visto protagonista è stata quella sulle aziende partecipate dal Comune. Visto che seppure in liquidazione nell'elenco ancora compare la TOP Srl, la società di cui Casciano è stato presidente per più di sei anni, e che è costata ai cittadini ben 781.000 euro certificati per coprire i debiti lasciati, senza contare che il processo di liquidazione non è ancora ufficialmente terminato nè che vi sono altre migliaia di euro pagati dal Comune per fatture inizialmente contestate dagli uffici comunali. Quando sosteniamo che la TOP sia costata circa un milione di euro ai contribuenti non siamo lontani dal vero. Un vero scandalo, se si pensa che a favore dei disoccupati è stato stanziato anche per il 2014 solo un euro per abitante, 50 mila euro in tutto, una vera e propria elemosina. Ma uno scandalo ancora più grave è quanto è stato fatto o meglio non è stato fatto fare alla Commissione di indagine sulla TOP. Tanto è stato menato il can per l'aia dal presidente Superbo e da chi ha avuto le mani in pasta nella vicenda che siamo arrivati alla fine del mandato senza che si giungesse ad alcuna conclusione ufficiale. I risultati di due anni di lavoro della Commissione non sono mai approdati in Consiglio Comunale.
Per mesi ci hanno fatto aspettare la documentazione richiesta, per anni abbiamo chiesto di ascoltare tutti i protagonisti prima che la richiesta fosse del tutto esaudita. In particolare per più di sei mesi ci è stato impedito di ascoltare la testimonianza del dirigente dei lavori pubblici che si era opposto al pagamento di fatture presentate dalla TOP per centinaia di migliaia di euro. Quando finalmente, dopo tante insistenze da parte dei commissari sia di opposizione che di maggioranza, a dicembre scorso abbiamo potuto ascoltare quanto aveva da dire il dirigente, sono emersi fatti di una gravità senza precedenti, di cui non ho mai scritto perchè ritenevo corretto prima discuterli all'interno della commissione.
Dopo la testimonianza del dirigente abbiamo chiesto già al termine della stessa seduta di riconvocare immediatamente la commissione, ma niente da fare. Su iniziativa degli stessi consiglieri di maggioranza è stata presentata una richiesta scritta di convocazione urgente, firmata anche dal sottoscritto. Andando anche contro lo stesso regolamento che fissa in 15 giorni il tempo per rendere esecutiva la richiesta, non vi è stata alcuna convocazione della commissione, ma solo una email del presidente in cui si diceva che l'avrebbe convocata non appena la liquidatrice avesse chiuso la pratica. Infatti, il consiglio comunale ha cessato i suoi lavori, ma la pratica di liquidazione non è ancora ufficialmente chiusa. Sarà per questo che abbiamo assistito attoniti al pianto di Superbo in consiglio, seppure adducesse altre motivazioni. Forse si è commosso per aver portato a termine la missione di rendere vano ogni sforzo della commissione di vederci chiaro nella storia della TOP Srl. 
Di quanto è emerso in commissione - a partire dall'affermazione iniziale del primo presidente della TOP che ha sostenuto come si trattasse di una società che non aveva ragione di nascere e che comunque dopo un anno andava chiusa - non si è mai potuto discutere in consiglio comunale. Sui motivi che contro ogni prassi dettata dalla buona amministrazione  invece di chiuderla subito è stata tenuta in piedi con la bombola dell'ossigeno per anni bisogna chiederlo al candidato sindaco del Pd Casciano. Solo lui, all'epoca nella doppia veste di presidente della TOP e coordinatore del Partito Democratico di Collegno può spiegarne i reali motivi. Invitiamo perciò tutti i cittadini a porgli la domanda in ogni occasione che dovesse capitare durante la campagna elettorale. Chiedetegli anche se per la buona e onesta politica che dice di rappresentare trova normale che il segretario del Pd (all'epoca proprio Casciano) abbia approfittato del suo ruolo politico per farsi riconfermare dal sindaco come presidente di una società del Comune. Chiedetegli se trova etico che quando da coordinatore del Pd collegnese fu promosso a coordinatore del Pd della Zona Ovest immediatamente fu nominato alla guida di CIDIU Servizi, la società pubblica che gestisce i rifiuti proprio nella Zona Ovest. Chiedetegli quale professionalità manageriale potesse vantare. Chiedete, chiedete ...
Giovanni Lava