Se ogni anno le rondini tornano a primavera, ogni cinque anni tornano le asfaltature delle strade prima del voto per l'elezioni del nuovo sindaco. Si tratta di una tradizione che si perde nella notte dei tempi. La formula viene trasmessa da sindaco a sindaco e consegnata nel passaggio delle consegne: "Ricorda che le strade non vanno mai asfaltate prima dei due mesi che precedono il voto, in modo che i cittadini storditi dall'odore caldo e appiccicoso del catrame, dimentichino le tante inadempienze e tornino in massa a votare per noi". Più o meno questa deve essere la consegna.
Così nei giorni scorsi campeggiava sulla prima pagina del sito web del Comune la lieta novella: 800 mila euro destinati a riasfaltare le strade. Evviva! E non importa se schiere di automobilisti nei mesi precedenti hanno scassato la loro auto nelle buche tremende di cui erano costellate le strade cittadine. A chi si lamentava, la risposta era sempre la stessa: non ci sono soldi e quei pochi che ci sono non possiamo spenderli per colpa del patto di stabilità sottoscritto da Berlusconi.
E non importa se tanti cittadini si sono fatti male, cadendo per aver messo il piede in una buca.
A una nostra concittadina che si era fatta male seriamente, cadendo dopo aver messo il piede in una buca, dal Comune qualcuno gli ha detto: "Ma signora doveva stare più attenta perchè quella buca era lì da molto tempo, doveva saperlo che c'era!". Pare che la buca sia ancora lì dopo mesi dall'incidente. Chissà se verrà tappata ora con gli 800 mila euro.
Al di là dell'ironia con la quale sto affrontando l'argomento, si tratta non solo di un pericoloso malcostume - risparmiare negli anni precedenti per poter poi fare i fuochi d'artificio alla vigilia del voto - ma anche della scarsa considerazione che i nostri baldanzosi amministratori hanno dell'intelligenza dei propri cittadini e allo stesso tempo della loro crassa stupidità, ripetendo riti che forse potevano andar bene ai tempi che a Napoli regnava Lauro (quello della scarpa sinistra prima del voto e della scarpa destra dopo il voto).
Siccome però i soldi, visto lo stato disastroso delle strade in ogni caso non bastano, dove non riescono ad asfaltare, rifanno le strisce bianche, che costano molto meno ma rifanno un po' il trucco alle strade.
L'altro ieri si sono ricordati anche della fontana davanti al municipio con la bella statua dello scultore Gabriele Garbolino, dopo anni di incuria erano lì a pulirla. Chissà quante altre azioni del genere vedremo nei prossimi giorni.
In questi giorni che giro la città come candidato sindaco, la gente mi chiede se anch'io faccio delle promesse che poi non saranno mantenute. Bene, questa posso farla sicuro di mantenerla: se sarò eletto sindaco, prometto di istituire una sorta di semestre bianco nell'asfaltatura delle strade, cioè sarà vietato asfaltare le strade nei sei mesi che precedono le elezioni.
Giovanni Lava