Mai come negli ultimi cinque anni la partecipazione dei cittadini alla
cosa pubblica è stata così carente, nonostante la nascita dei Comitati di
quartieri ufficiali al posto di quelli spontanei che c’erano prima, nonostante
la nascita della Consulta per l’ambiente. Mai l’amministrazione comunale in
cinque anni ha sentito l’esigenza di organizzare momenti di confronto e
discussione sui principali temi trattati. Ma non è andata meglio neppure
all’interno delle istituzioni. Il Consiglio Comunale e in particolare i
consiglieri di opposizione sono stati messi al corrente dei progetti della
Giunta Comunale solo quando era necessaria l’approvazione del Consiglio stesso,
ma regolarmente ne sono stati messi al corrente solo all’ultimo minuto per
impedire una piena comprensione in tempo utile per un intervento consapevole.
Ecco dunque che la premessa ad una partecipazione attiva dei cittadini
è la trasparenza sugli atti amministrativi.
Perciò bisogna garantire il massimo di trasparenza se si vuole favorire
la partecipazione.
CIVICA perciò propone che tutti i progetti che poi diventeranno
materia di deliberazione di giunta o di consiglio siano messi online a
disposizione di tutti i cittadini che vogliono tenersi informati sin
dall’inizio del percorso, in modo che tutti possano farsi un’idea delle
questioni affrontate e della loro evoluzione fino alle decisioni finali. CIVICA si impegna a non affrontare nelle
cosiddette riunioni di maggioranza progetti che non siano già stati pubblicati
online e presentati nella apposita commissione consiliare. CIVICA si impegna a
far sì che venga messa la parola fine al malcostume che vuole l’utilizzo di
tecnici, funzionari e dirigenti comunali al di fuori delle sedi istituzionali e
a supporto di una sola parte politica. Sarà pubblicato non solo l’ordine del
giorno del consiglio comunale ma anche quello della giunta esecutiva. Il candidato sindaco di CIVICA si impegna
pubblicamente ad avere un comportamento da primo cittadino di tutti cittadini e
non solo della sua parte politica come è stato sin qui.
La genesi, le scelte e le soluzioni date al bilancio comunale devono
essere patrimonio non solo di tutti i consiglieri comunali ma di tutti i
cittadini che vorranno partecipare. La
logica a cui noi intendiamo ispirarci è la seguente: il sindaco, la sua giunta
e la sua maggioranza politica hanno il diritto dovere di decidere, ma il
percorso che porta alle decisioni deve essere sempre trasparente e comunque
devono esser pronti in ogni momento a dar
conto delle decisioni prese.
I regolamenti dei comitati di quartiere e delle varie consulte vanno
riscritti con l’obiettivo di avere degli organismi di partecipazione che
possano godere della massima autonomia nei confronti dell’amministrazione. Non
è più tempo, se mai lo è stato, di cinghie di trasmissione o di fabbriche del
consenso. Se non possono godere dell’autonomia, sono organismi inutili.
Per favorire la partecipazione dei comitati di quartiere andranno
sperimentate forme di gestione di
risorse economiche in loco e di delega a prendere decisioni su questioni
definite inerenti il quartiere che poi la giunta o il consiglio comunale si
limiteranno a ratificare.