Seggi elettorali: una prassi da cambiare
La notizia che Mercedes Bresso pare stia per presentare un ricorso contro l'esito elettorale che l'ha vista soccombere a Cota ...
... per poche migliaia di voti ha richiamato alla mente quel pomeriggio trascorso al seggio numero 23 presso la scuola Boselli in qualità di rappresentante di lista. Per tutta la domenica e nella mattinata di lunedì la scuola fu presidiata da torme di rappresentanti di lista un po' di tutti i partiti. Io dopo una mezzora po' me ne andai a curare l'orto che avevo trascurato durante la campagna elettorale. Di stare lì a far la guardia proprio non avevo voglia. Tornai alla chiusura dei seggi per assistere allo spoglio delle schede. Il comportamento tenuto da alcuni colleghi fu uno shock: erano pronti a tutto. Capaci di sostenere davanti ad un voto dubbio una tesi e ribaltarla due minuti dopo a seconda se i loro beniamini ci guadagnavano una preferenza o la perdevano. Una spudoratezza e un'arroganza senza pari. Ma la cosa più stupefacente fu il venire a sapere che al mattino si erano ritrovati presidenti e rappresentanti di lista per accordarsi sull'interpretazione da dare quando il voto non fosse stato espresso con chiarezza. Un tentativo per certi versi encomiabile, non fosse che in ossequio allo sbandierato principio che si dovesse interpretare la volontà dell'elettore avessero deciso che tra il voto alla lista e quello di preferenza si sarebbe privilegiato quest'ultimo, in aperto contrasto con il regolamento ufficiale, una copia del quale era in possesso di tutti i presidenti. Quando ho fatto presente che la regola non era quella, c'è mancato poco che non fossi linciato dai campioni e campioncini della difesa della democrazia a tempo perso. Non c'è stato verso: avevano ragione loro. A quel punto sono stato costretto a chiedere l'intervento dell'ufficio elettorale. Solo l'intervento deciso di quest'ultimo ha permesso di andare avanti con la giusta interpretazione del voto. Questo episodio e la lottizzazione degli scrutatori mi hanno suggerito di presentare la mozione che segue.
Mozione
Oggetto: Presidenti, scrutatori e rappresentanti di lista ai seggi elettoraliConsiderato:
• che la legge assegna alla Commissione elettorale la nomina degli scrutatori ai seggi elettorali;
• che a Collegno la prassi della Commissione è quella di effettuare le nomine sulla base delle indicazioni dei partiti;
• che tale prassi consolidata ha dato vita ad una sorta di lottizzazione “imperfetta” e che questa fa sì che gli scrutatori siano sempre gli stessi;
• che da parte di molti cittadini, soprattutto giovani, tale prassi sia fortemente criticata perché non consente a chi non rientra nelle grazie dei partiti di essere nominato, rendendo l’iscrizione all’apposito albo una presa in giro;
• che alle ultime elezioni regionali alla Boselli, dove il sottoscritto era rappresentante di lista, i presidenti di seggio e i rappresentanti di lista di alcuni partiti si sono messi informalmente d’accordo sull’interpretazione da dare ai voti dubbi, assumendo un criterio, in contrasto con il regolamento, che nell’assegnazione del voto dava la precedenza alla preferenza al candidato rispetto al voto di lista;
• che inutili sono state le contestazioni del sottoscritto e che solo la richiesta d’intervento dell’Ufficio elettorale ha in parte, ma non del tutto, corretto l’errata interpretazione;
• che dalle segnalazioni di molti rappresentanti di lista la discrezionalità d’interpretazione del regolamento appare molto diffusa, per cui si ha un’applicazione delle regole diversa da un seggio all’altro. Lo stesso voto in un seggio viene considerato valido e in quello vicino annullato;
1) Il CONSIGLIO COMUNALE STABILISCE I CRITERI DI SELEZIONE DEGLI SCRUTATORI E LA COMMISSIONE ELETTORALE PROCEDE AL SORTEGGIO DEGLI STESSI.
2) IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE A ORGANIZZARE NEI GIORNI PRECEDENTI GLI APPUNTAMENTI ELETTORALI UN BREVE SEMINARIO PER PRESIDENTI DI SEGGIO, SCRUTATORI E RAPPRESENTANTI DI LISTA IN CUI VENGANO SPIEGATE LE MODALITA’ DEL VOTO E LE NORME CHE NE REGOLANO L’ASSEGNAZIONE.
Collegno, 3 MAGGIO 2010
Il consigliere comunale
Giovanni Lava