Giovedi 6 maggio dalle 10 di fronte al Palazzo Civico di Collegno si terrà una riunione sindacale in esterno dei lavoratori Cidiu ...
... come manifestazione per i problemi aziendali e per la trattativa sindacale del premio di risultato interrotta.
In allegato la lettera di protesta inviata alle autorità in risposta ad un articolo apparso sulla Stampa il 28 Aprile scorso.
Collegno 30/4/2010
Ai Sindaci
Ai componenti del CDA
del Gruppo Cidiu
loro sedi
Alle segreterie regionali di
Cgil Fp
Fit Cisl Piemonte
Uil Trasporti
Fiadel
A tutti i lavoratori
Oggetto: lettera apertaCon rammarico e indignazione abbiamo appreso dal giornale La Stampa datato 28 aprile 2010, che il nostro Direttore ci ha diffamati pubblicamente divulgando notizie false e tendenziose che, oltre a ledere la nostra immagine sminuiscono, in modo poco elegante, il nostro impegno quotidiano nell’ambito lavorativo.
Dipingerci come fannulloni, assenteisti, malati immaginari e perfino simulatori di infortuni, non solo offusca la nostra credibilità di persone serie ma addirittura mette in discussione anche la professionalità degli enti Inps e Inail che certificano le malattie e gli infortuni.
Non c’era noto che il nostro Direttore fosse laureato in medicina: a questo punto ci viene da pensare che abbia sbagliato mestiere. Vista la sua attenta analisi su chi abusa e si inventa malesseri fisici occasionali, di sicuro gli verrebbe più facile dichiarare che siamo dei “furbetti”, piuttosto che spiegare ai giornali come i lavoratori diventino limitati, inidonei , magari che lui abbia veramente sbagliato mestiere e che, forse, avrebbe dovuto fare il medico.
È il caso che qualcuno dica come stanno le cose e rinfreschi la memoria ai nostri cari dirigenti, focalizzando l’attenzione sui disagi e sui danni che le loro “geniali” direttive creano sulle condizioni di vita e di lavoro con le quali siamo costretti ad operare tutti i giorni.
Ad esempio, solo qualche settimana fa, un dipendente è stato accompagnato all’ospedale poiché, a seguito di un ordine scritto consegnato a mano dal responsabile nello stesso giorno, veniva comandato a maneggiare i rifiuti presso l’impianto di trattamento dell’organico, rimanendo intossicato da probabili sostanze nocive contenute nei rifiuti stessi.
Sarà questa la dimostrazione che siamo noi i fannulloni e gli assenteisti?
E chi ha dato quegli ordini che cos’è??
Siamo stati fannulloni e lavativi anche quando ci hanno fatto rimuovere l’amianto a mani nude dal tetto di uno dei nostri magazzini?
Chissà, forse grazie a chi ha dato quegli ordini, un domani qualche altro padre di famiglia potrà alzare il tasso di inidonei denunciati dai nostri vertici.
Per non parlare poi delle ricadute economiche negative che le scellerate scelte di certuni hanno sul bilancio aziendale, basta vedere il vertiginoso incremento delle prestazioni straordinarie conseguente allo smembramento del comparto della nettezza urbana a causa del trasloco nella nuova sede di Rivoli. Per garantire i servizi si strafora costantemente nel turno pomeridiano.
Non è uno spreco anche questo?
Veniamo dunque alle malattie. Periartriti, tunnel carpali, danni alla colonna vertebrale, problemi alle articolazioni, sono soltanto alcune delle patologie che sicuramente interesserebbero anche il nostro beneamato gruppo dirigente con in testa il Direttore Generale, se solo per qualche settimana provassero a lavorare, sollevando secchielli, sacchi e contenitori di ogni genere, movimentando cassonetti posizionati su marciapiedi alti e senza discese, imprigionati tra le auto parcheggiate e che quasi sempre superano il peso consentito. Se poi accompagniamo il tutto da condizioni climatiche avverse, temperature rigide, pioggia, neve e vento: un raffreddore o un’influenza è il minimo che possa capitare, sapendo che comunque le ginocchia, per effetto delle continue salite e discese dai mezzi con scalini alti, faranno male!
PROVATECI!!!
Per non annoiarvi non andremo oltre, ma che vi piaccia o no, questa è la sacrosanta verità e il medico competente aziendale queste cose le sa bene: provare per credere!!! O sono simulazioni anche queste???
Quando ci atteniamo alle norme di sicurezza veniamo sanzionati con il provvedimento disciplinare poiché, secondo l’azienda, rallentiamo le attività e non finiamo i giri, se invece lavoriamo in fretta (come vuole l’azienda) senza curarci della sicurezza e ci facciamo male, simuliamo l’infortunio. Per favore qualcuno ci spieghi come dobbiamo comportarci.
Non permetteremo a nessuno di utilizzare nei nostri confronti la regola “del bastone e della carota”.Forse la sua arringa difensiva, caro direttore, probabilmente si è resa necessaria per nascondere le laute ricompense e i ricchi premi che, probabilmente vengono distribuiti a pochi intimi a scapito dei lavoratori e dei cittadini che pagano le tasse.
Sentiamo sempre parlare di quanto costiamo noi lavoratori, ma qualcuno potrebbe soddisfare la nostra curiosità?
Quanto costano i dirigenti? A quanto ammontano i loro sostanziosi premi?
Se sono così illuminati, perché fanno un uso spropositato delle consulenze esterne?
Anziché dare la caccia alle streghe o nascondersi dietro ad un dito, il Direttore dovrebbe dedicarsi in modo più incisivo e autorevole ai processi organizzativi e strategici atti a mantenere in buona salute la nostra azienda…....... ma forse a lui non interessa perché tra una manciata di mesi, per effetto dell’ormai prossimo pensionamento, il “gioco del manager” sarà finito.
Invece di fare il cavaliere senza macchia e senza peccato e preoccuparsi di cancellare i diritti conquistati con lotte operaie di sangue e sudore, farebbe meglio a farsi un esame di coscienza.
Auspichiamo che, a livello politico, ci sia ancora qualcuno capace di spendersi, anche nei periodi non elettorali, a tutela della parte sana di questo paese: LA GENTE SEMPLICE CHE LAVORA , che non chiede altro di essere trattata in modo dignitoso e di poter garantire un futuro ai propri figli.
… Dimenticavamo, COMPLIMENTI Direttore per la macchina nuova: il rosso nostalgia si addice molto alla Sua persona.
Congiuntamente i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo Cidiu
Gli Rsa aziendali Gli Rsl