Compost e plastica a Punto Ambiente
Cidiu e faccia tosta
Nei giorni scorsi i collegnesi hanno ricevuto una lettera da parte del Cidiu dal titolo "Campagna per una corretta raccolta dell'organico". Una lettera vezzosa, senza un accenno alle puzze che continuano ad appestare l'aria quasi ogni sera.
Certo che ci vuole una bella faccia tosta a chiedere un impegno maggiore ai cittadini prima di aver dato conto delle magagne e malefatte da parte di chi ha progettato e gestito Punto Ambiente fino ad oggi. Il calo della raccolta differenziata sia per quantità che per qualità denunciato nella lettera non è che è causato proprio dalla scarsa considerazione e sfiducia verso chi gestisce il servizio oltre che da una gestione fallimentqre? A dieci anni dall'avvio della raccolta differenziata e a due dall'entrata in funzione di Punto Ambiente, l'impianto per il trattamento dell'organico, i manager del Cidiu scoprono solo oggi che è meglio usare i sacchetti biodegradabili!
In verità quando ho ricevuto la lettera accompagnata dal depliant con la buccia di banana, per un attimo ho pensato che la buccia si riferisse a quella su cui la SPA Cidiu é scivolata con Punto Ambiente e che ci raccontassero finalmente la verità sul passato e sul futuro dell'impianto. Per esempio ci dicessero chi sono i responsabili della decisione di realizzare un progetto dimezzato come se fosse intero. Si', perchè occorre sapere che il progetto prevedeva una sezione anaerobica, a monte, e una aerobica, a valle. Per risparmiare - con l'avallo della Provincia e dei sindaci soci - si decise furbescamente di soprassedere alla sezione anaerobica e si costrui' l'impianto come se ci fosse anche quella, senza modificare il progetto. Come se per risparmiare comprassimo solo mezza auto e poi pretendessimo di viaggiare come fosse intera! Questa è solo una parte della verità, verità che continuiamo a pretendere di conoscere.
Rispetto al futuro, avrebbero potuto dire ufficialmente quello che gli addetti ai lavori sanno da tempo e cioè che entro l'anno la società Punto Ambiente verà chiusa e assorbita da Cidiu. Anche qui sarebbe opportuno spiegare che senso ha avuto creare una società come Punto Ambiente, se ne ha avuto uno oltre a quello di pagare un po' di stipendi a Miglietti e soci. Avrebbero poi potuto anche dirci che si sta lavorando ad un bando per trovare un socio privato che metta i quattrini per costruire quella sezione anaerobica cassata due anni fa e poi che gestisca l'impianto.
Intanto l'impianto continua a produrre cattivi odori anche se funziona a regime ridotto: solo 2 mila tonnellate al mese al posto delle 5 mila previste con una perdita enorme e con i mutui da pagare. Provate ad immaginare chi alla fine sarà chiamato a pagare il conto economico in un modo o in un altro di questo disastro: il solito Pantalone.
In ogni caso la settimana scorsa CIVICA ha presentato una mozione che impegna il sindaco a cercare i resposabili del disastro e a chiedere i danni. Staremo a vedere quanto tempo dovrà trascorrere prima che approdi in consiglio comunale.
Giovanni Lava