Il Campo Volo in una delle slide proiettate dall'architetto Paolo Castelnovi
I peccati giovanili di Accossato
Nel presentare ieri sera la proposta per il Campo Volo concordata con il Banco Popolare, il sindaco Accossato si è detta orgogliosa del Piano Regolatore in vigore.
Un piano - ha detto - che ha avuto il coraggio di togliere dal Campo Volo 700 mila metri di cubatura, come previsto dal piano precedente (Socco-Bertoglio). Tutto vero, peccato che si è dimenticata di ricordare che il piano regolatore che aveva cambiato la destinazione d'uso da agricolo a residenziale sul Campo Volo ai tempi di Manzi sindaco (Pci) e Boffa assessore (Psi), anche lei era in giunta come assessore, quindi aveva acconsentito ad un progetto che se fosse andato in porto come lei auspicava, non saremmo qui oggi ancora a dicutere di Campo Volo. Ci sono poi volute tutte le lotte degli anni Novanta per arrivare a trasformare l'area del Campo Volo in area a servizi per bloccare la spartizione dei lavori già deciso allora tra coop bianche e rosse. Con la proposta di oggi, l'Accossato non fa che tornare, seppure parzialmente, a quell'idea di cementificare il cementificabile e se possibile anche qualcosina di più.
Tutta la proposta illustrata ieri dall'architetto Paolo Castelnovi a nome della proprietà del Banco Popolare, subentrato al fallito Zunino (tornato alla ribalta della cronaca con lo scandalo di Sesto S. Giovanni), parte non da quanto stabilito dal Piano regolatore che stabilisce che tutte le aree del Campo Volo a Nord come a Sud di viale Certosa come ad Ovest della nuova arteria che conduce al ponte sono aree a servizi, ma parte da quanto indicato grossolanamente in alcune delibere di indirizzo adottate dal precedente consiglio comunale, che vengono stiracchiate in un senso o nell'altro a seconda dei casi, ma sempre a favore dell'interesse privato a scapito dell'interesse pubblico. Si tratta di delibere che se hanno una qualche valenza politica non prescrivono in materia urbanistica proprio nulla. Con la proposta di ieri si dà invece per scontato che tutte le aree a Sud di viale Certosa siano già edificabili. Per far sì che i conti tornino per la banca si mettono a disposizione 61 mila metri quadrati di aree pubbliche. Quindi da una parte vi è una banca che improvvidamente ha prestato dei soldi a Zunino che non li ha restituiti, dall'altra vi sono i cittadini di Collegno che devono pagarne il conto. L'altra carineria della serata è stata la pretesa da parte della banca di entrare a far parte del PR.INT di via De Amicis targato Mellano, ma allo stesso tempo di non voler aver nulla a che fare con gli altri proprietari. Una furbata avallata dall'amministrazione per superare l'handicap del fatto che il PR.INT Mellano non raggiungeva i due terzi dell'ambito di via De Amicis (con l'ingresso degli 800 mila mq del Campo Volo il problema non si pone più), rinunciando però a quel disegno unitario a cui peraltro aveva già rinunciato. Che tutto si muova su via De Amicis con un'unica regia lo dimostra anche la data della proposta del Banco Popolare, protocollata dopo un anno di trattative proprio il 12 luglio, lo stesso giorno in cui vedeva la luce l'ultima proposta Mellano.
Ancora una volta il sistema Collegno ha agito secondo le modalità consuete: incontri, abboccamenti, trattative riservate per poi portare alla luce le proposte quando tutto o quasi è stato deciso, per poi sostenere che si tratta solo di proposte che il consiglio comunale è libero di accettare, emendare, bocciare. Certo. Formalmente è così. Non c'è voluto molto ieri sera per capire che i capi del Pd hanno già deciso, ora si devono solo arrampicare sugli specchi per giustificare l'ennesimo strappo urbanistico a danno della città di Collegno. Compresa la patetica richiesta che questo nuovo intervento edilizio deve prevedere case per i giovani. Viste le volte che hanno avanzato richieste del genere oggi a Collegno le case costruite per i giovani dovrebbero essere già migliaia.
Per fortuna anche questa volta sia dentro che fuori del consiglio comunale siamo in tanti a non essere d'accordo, ed è a nome di tutte queste persone che CIVICA convoca per martedì 20 settembre alle ore 21 una riunione presso la sede di Piazza Neruda 10 per discutere di Campo Volo, dar vita ad un Comitato per la sua salvaguardia e decidere le iniziative utili a informare i cittadini di quanto sta accadendo. Tutte le persone di buona volontà sono invitate a partecipare al di là di appartenenze o differenze politiche.
Giovanni Lava