Una delle ipotesi di lottizzazione del Campo Volo
La TAV di Collegno
L'incontro organizzato da CIVICA l'altra sera è stato importante per fare il punto della situazione. Sono emersi altri particolari interessanti. Il primo riguarda il che cosa accade se si risponde no alla proposta avanzata dal Banco Popolare per il Campo Volo. Non accade nulla. Non ci sono nè risarcimenti nè danni da corrispondere. Finora il Consiglio di Stato ha condannato qualche volta a pagare un indennizzo i comuni che hanno reiterato il vincolo urbanistico. Nel nostro caso il vincolo è decaduto nel 2008 e non è stato reiterato. Ora l'area del Campo Volo è un area senza destinazione, una cosiddetta area "bianca", paragonabile quindi ad un'area agricola. Una delle soluzioni possibili, dunque, è quella di allargare l'area del parco agronaturale della Dora anche al Campo Volo. La soluzione più semplice ed indolore possibile. Anche la più opportuna in assenza di un progetto sovracomunale di parco pubblico. L'acquisizione da parte del Comune in cambio di una colata di cemento di 83 mila mq di superficie lorda di pavimemento (circa 4 mila abitanti in più) su aree destinate a servizi e ancora verdi e permeabili, oltre ad essere oscena è anche inutile al fine del parco pubblico. Infatti visto che l'area resterebbe come è oggi per decenni, nessuno può garantire che con una nuova variante gli amministratori di domani o dopodomani non ne possano cambiare di nuovo la destinazione d'uso. Come il sindaco pro-tempore di oggi è pronta a sacrificare di aree pubbliche per 62 mila mq destinate a servizi, nessuno potrebbe impedire ai sindaci che verranno di vendersi l'area del Campo Volo a Nord di Viale Certosa, costretti magari da una situazione economica delle finanze comunali sempre più difficile. Si obietta: ma lasciarlo ai privati non dà certo maggiori garanzie di preservare l'area del Campo Volo. Certo che no, con la differenza però che almeno non avremmo già lasciato costruire su di un'area verde di 130 mila mq e soprattutto non avremmo da subito già preso in carico altri tre o quattro mila abitanti con tutto ciò che significa in termini di servizi da garantire, di traffico in più, smog, ecc.
Ieri sera è venuto fuori un altro particolare che l'amministrazione ignora o più semplicemente ha taciuto. Si tratta del fatto che l'area in questione rientra tra le aree di salvaguardia relative a corso Marche. In sostanza se ne ha una disponibilità limitata, perchè prima di modificare alcunchè occorre ottenere l'assenso del tavolo tecnico preposto alla progettazione di corso Marche. E' stato fatto, si intende farlo? Quale sarebbe la risposta? Un altro tassello importante della complessa partita della variante di Via De Amicis-Campo Volo è costituito dalla cosiddetta APEA, la nuova area "ecologicamente attrezzata" (sic!) di circa 600 mila mq quadrati che dovrebbe sorgere tra la statale 24 e il vecchio Pip. Sarebbe necessaria dice l'amministrazione Accossato per dare la possibilità alle fabbriche di via De Amicis di ricollocarsi. Sorvolando sul fatto che a fronte di meno di 200 mila mq quadrati necessari nel caso improbabile che tutte le fabbriche di via De Amicis decidessero di trasferirvisi di fatto si vuole urbanizzare un'area agricola tre volte più grande, la cosa al momento pare poco fattibile per l'opposizione sia della Provincia che della Regione al consumo di una così grande area di terreni agricoli di prima classe. Vi ricordate la storia dell'Ikea a La Loggia? Tutti si aspettano da Saitta lo stesso rigore per i suoi amici collegnesi. Vero Antonino?
Di carne al fuoco ce n'è in abbondanza per mettere in discussione la proposta del Banco Popolare. Ma quanto di tutto questo e di tutto il resto (PR.INT Mellano) è a conoscenza dei cittadini collegnesi? Poco o niente. Ecco dunque il primo obiettivo del costituendo Comitato pro Campo Volo: informare i cittadini. Nel corso del mese di ottobre si organizzeranno tavoli ai mercati, raccolta firme di adesione al comitato e un'assemblea pubblica. Intando stiamo aspettando che i neoeletti comitati di quartiere si facciano carico di organizzare momenti di confronto e di dibattito su di una questione che impegnerà il futuro di Collegno. La variante di via De Amicis-Campo Volo-Apea è per Collegno importante nè più nè meno come lo è la TAV per la Valle di Susa. Perciò siamo certi che tutti gli ambientalisti reali o virtuali di Collegno non la sottovaluteranno e porteranno il loro contributo.
I cittadini che vogliono aderire da subito al Comitato inviino un'email a info@civicacollegno.it
Giovanni Lava