"Si avvisano i signori clienti che al mercoledì pomeriggio il negozio resterà aperto". Stavo facendo la spesa alla Coop circa tre settimane fa, quando ho ascoltato il messaggio.
Non ho fatto in tempo a stupirmi - visto che solo 15 giorni prima la commissione commercio del consiglio comunale aveva dovuto subire l'assalto di un manipolo di negozianti che protestavano per la mezza giornata obbligatoria di chiusura - che il messaggio è stato ripetuto: "Si avvisano i signori clienti che il negozio al mercoledì pomeriggio resterà chiuso". Ci siamo guardati con altri clienti e ci siamo messi a ridere. Uno ha commentato: "Si vede che si sono sbagliati e hanno mandato il messaggio dello scorso anno". Ma forse non di errore si era trattato. Forse alla Coop erano stati informati dell'intenzione del sindaco di emettere un'ordinanza che avrebbe autorizzato l'apertura del mercoledì pomeriggio, qualcuno deve aver frainteso e si è precipitato a dare la buona novella alla clientela, bruciando tutti sul tempo, sindaco compreso. Infatti l'ordinanza è stata emessa solo qualche giorno dopo, la data infatti risale al 16 febbraio, il tempo di pubblicarla e ... voilà, l'annuncio ha potuto essere corretto, questa volta senza smentite.
Direte: e allora? Beh, la cosa strana è che il sindaco il 22 dicembre scorso aveva emesso l'ordinanza che regola gli orari delle aperture per il 2011 che tra l'altro recitava: "Tutti gli esercenti devono osservare mezza giornata di chiusura infrasettimanale, in un giorno a loro scelta". Da qui poi la protesta dei commercianti favorevoli all'eliminazione della mezza giornata di chiusura e il relativo confronto in commissione commercio. Incontro in cui era sembrato che il sindaco, visti i pareri discordi, non fosse intenzionato a tornare indietro. Ma si vede che aveva fatto i conti senza l'oste, e così ha emesso una nuova ordinanza. Ma come giustificare il cambio di rotta? Scrive il sindaco: "Dato atto che dal marzo prossimo inizieranno a Torino e comuni limitrofi i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che prevedono un ricco calendario di manifestazioni tra cui mostre, esposizioni tematiche, convegni e spettacoli che si protrarranno fino al mese di novembre; rilevata la capacità di attrazione delle suddette iniziative che rende prevedibile un rilevante afflusso di persone nel territorio cittadino e ritenuta pertanto applicabile la deroga prevista dalla normativa regionale nel caso di “manifestazioni extracomunali ... O R D I N A per quanto espresso in premessa la facoltà di derogare all’obbligo di chiusura infrasettimanale per tutti gli esercizi commerciali nel periodo compreso tra il 2 marzo e il 30 novembre 2011". La deroga si ferma al 30 novembre perchè per il mese di dicembre l'autorizzazione era già prevista. E già, è vero, rilevanti masse di turisti caleranno a Collegno per i 150 anniversario dell'Unità d'Italia non rischieranno di essere privati della possibilità di andare a fare la spesa al mercoledì pomeriggio! Siccome a dicembre nulla si sapeva della ricorrenza, non si era provveduto allora, per fortuna che qualcuno ha avvisato il sindaco giusto in tempo per rimediare e impedirci di assistere a scene incresciose come quella di torme di turisti al mercoledì pomeriggio vagare per Collegno con la bava alla bocca perchè privati delle leccornie della Coop e degli altri supermercati della città. Abbiamo corso un bel rischio!!!
Giovanni Lava