Viale Martiri XXX Aprile alle ore 9,30 di oggi
La neve cade, i cittadini protestano
Le immagini suggestive, come quella sopra, della città sotto la neve si sprecano, ma come accade sempre ad ogni nevicata non si sprecano neppure le proteste dei cittadini.
In città dopo tre giorni di neve, per quel poco che ho potuto constatare di persona, si circola discretamente con le auto. Ma dove invece casca l'asino è sui marciapiedi. Allora ecco che i centralini del Comune, dei vigili urbani, perfino dei carbinieri sono intasati dalle segnalazioni e dalle proteste di cittadini furiosi, soprattutto quelli che abitano in vie secondarie o periferiche.
L'assessore ai lavori pubblici Pirrello ci dice che nella notte non si è potuto agire con gli spalaneve, perchè visto la temperatura, la loro azione avrebbe prodotto una lastra di ghiaccio pericolosa e difficile da rimuore. Allora si è agito solo con gli spargisale. Ora che la temperatura si è alzata si agisce anche con gli spalaneve. Per i marciapiedi, le fermate dei bus, le scuole vi sono gli spalatori. Il loro numero, 13 in tutto, è chiaramente insufficiente. Per fare un esempio in questo momento (le 11 del mattino) pare siano impegnati a Terracorta, così gli abitanti di Piazza Che Guevara possono aspettare. Chi si è alzato all'alba per andare a lavorare, ovviamente non ne vuole sapere di giustificazioni. "Perchè paghiamo le tasse, se poi quando abbiamo bisogno siamo lasciati da soli. Eppure che nevicasse lo sapevano tutti", mi dice un'abitante proprio di piazza Che Guevara al telefono inferocita che continua: "Ho telefonato a tutti, vigili, carabinieri, centralino del Comune, ma nessuno mi ha saputo dare una risposta".
Molti problemi nascono anche dal fatto che i propietari degli immobili non spalano la neve dal proprio marciapiede e soprattutto dalle rampe dei garage, che essendo oblique, diventano molto pericolose per i pedoni. Molti fingono di ignorare che tocca ai frontisti dei marciapedi tenerli puliti. Dovrebbero essere multati, ma da chi se i vigili sono impegnati a far fronte alle emergenze? Infine gli amministratori di fronti ai problemi si trincerano dietro al fatto di avere sempre meno risorse per farvi fronte, il che è vero, ma bisognerebbe che facessimo la tara della cattiva organizzazione contro la quale non ci sono risorse che tengano.
A questo punto non oso immaginare con queste condizioni dei marciapiedi che cosa accadrà se davvero la temperatura scenderà fino a superare i meno 10 sotto lo zero.
Giovanni Lava