la discarica di Pianezza
Il sindaco e la sua maggioranza dicono SI' alle puzze!
Quando nei prossimi giorni, nei prossimi mesi o nei prossimi anni i cittadini collegnesi avvertiranno le puzze che già da due anni imperversano in città, ora sanno a chi devono dire grazie: al sindaco e alla sua maggioranza composta da Pd, Idv (con l'eccezione di Maria Torre Criniti), Sel e l'ultimo arrivato, l'ex berlusconiano di ferro, poi finiano di ricotta, Andrea Di Filippo. I consiglieri del Pdl invece si sono astenuti.Ieri sera, infatti, il consiglio comunale ha detto SI' all'ampliamento della discarica di Cassagna per far posto ai rifiuti di Torino in attesa dell'entrata in funzione dell'inceneritore. A differenza di Pianezza e di Venaria dove all'unanimità maggioranze e opposizioni hanno detto NO all'ampliamento, a Collegno si è scritta una delle pagine peggiori della sua storia. E' con grande tristezza dover prenderne atto. Da uomo di sinistra ho dovuto assistere ad uno spettacolo davvero indegno, una pagina nera. Come si può definire altrimenti una desisione che ha privilegiato spudoratamente il business dei rifiuti, la sudditanza a Torino e il piccolo cabotaggio delle alchimie politiche locali agli interessi dei cittadini stressati da due anni di puzze insopportabili? Credo che gli elettori di questi partiti debbano far sentire la propria voce e chieder loro conto di una scelta che li danneggia pesantemente.
Per capire di che cosa stiamo parlando, va detto che in base alla programmazione dell'ATOR, il soggetto che si occupa della programmazione della gestione dei rifiuti a livello provinciale) la discarica di Pianezza andava ad esaurirsi con il lotto ora in uso in contemporanea con l'entrata in funzione dell'inceneritore. Circa sei mesi fa l'ATOR lancia l'allarme di un rischio che le discariche attualmente in funzione nella Provincia di Torino potrebbero non essere sufficienti a garantire il passaggio all'inceneritore. Due sarebbero i motivi: il ritardo con il quale si stanno realizzando dei nuovi lotti già autorizzati in provincia e l'aumento dei rifiuti da conferire in discarica. Cassagna non è tra quelle autorizzate ad ampliarsi. L'aumento dei rifiuti da conferire in discarica in un periodo di crisi economica e di vistoso calo dei consumi, se vero, può essere dovuto solo alla diminuzione della raccolta differenziata. Infatti, nonostante la legge imponga per il 2012 di raggiungere il 65 % di raccolta differenziata, a Collegno dal 60 % di qualche anno fa si è scesi al 50 %, quando va bene. Quindi, invece di lanciare una grande campagna e attivarsi per l'aumento della raccolta differenziata, l'ATOR non ha niente di meglio da fare che chiedere un ulteriore ampliamento della discarica di Cassagna, infischiandosene del problema delle puzze che da due anni affliggono la zona Ovest. Negli ultimi due anni la discarica di Cassagna ha ospitato i rifiuti di Torino per ben 520 mila tonnellate a fronte delle 50 mila provenienti dai comuni serviti dal CIDIU. La quantità e la qualità dei rifiuti di Torino sono una delle cause principali di quelle che vengono chiamate emissioni odorigene moleste (puzze). Al 31.12.2011 la capacità residua della discarica ammontava a 168 mila metri cubi, un volume più che sufficiente a contenere i rifiuti CIDIU per i prossimi tre anni. La richiesta di ampliare la discarica per altre 200 mila tonnellate di rifiuti è solo funzionale al conferimento di una parte dei rifiuti di Torino. L'amministrazione Fassino a fronte dell'emergenza ha provato a parlare di riapertura provvisoria della discarica di Basse di Stura, ma i suoi cittadini se li sono mangiati al primo accenno e così hanno fatto subito marcia indietro, tanto ci sono i fessi della Cintura che sono di naso buono, perchè ciò che non va bene per i torinesi andrà bene ancora una volta per i collegnesi.
Ma quali sono i veri motivi che hanno indotto le forze politiche di maggioranza a consentire a Collegno ciò che a Torino non si può? Le motivazioni sono tante. Per il sindaco e il suo partito l'intreccio politico con gli interessi della lobby torinese dei rifiuti è nota, come è nota la corresponsabilità per il sostanziale fallimento della gestione del CIDIU (il sindaco di Collegno ha ottenuto la nomina del suo compagno di partito Casciano a presidente di Cidiu Servizi e porta la responsabilità di tutte le scelte economiche degli ultimi anni, a partire da quella disastrosa di Punto Ambiente). Le 520 mila tonnellate di rifiuti torinesi, seppure a prezzi scontati per gli amici di Torino, hanno portato nelle casse del Cidiu un bel gruzzolo che è servito a ripianare il deficit e soprattutto il buco causato da Punto Ambiente. Poter godere degli introiti prodotti da 200 mila tonnellate in più (se bastano) evidentemente è una boccata di ossigeno a cui non possono rinunciare. Ma gli altri partiti? Italia dei Valori e Sinistra per Collegno (Sel)? In camera caritatis tutti ammettono che si tratta di una porcata, ma poi ieri sera hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Dopo il precedente consiglio comunale, quando sulla commissione d'indagine sulla TOP hanno votato il sottoscritto come presidente, spaccando clamorosamente la maggioranza, non hanno potuto ripetere l'impresa per la seconda volta di seguito. La pressione dei dirigenti dei loro partiti locali e provinciali e il sindaco che minacciava le dimissioni se si fossero ancora una volta dissociati li hanno costretti a chinare il capo nascondendosi dietro l'emendamento vergognoso che trovate sotto e che in un secondo momento punto per punto vi dimostrerò (anche se non ci vuole molto a scoprirlo) trattarsi di un cumulo di sciocchezze e prese in giro.
Dell'ampliamento della discarica nel consiglio comunale di Collegno, in verità, secondo i calcoli del sindaco non se ne doveva proprio parlare. Infatti lei si era già impegnata verbalmente con il CIDIU, tanto nessuno la obbligava a portare la questione in consiglio comunale. A rompere le uova nel paniere ci hanno pensato le mozioni presentate da CIVICA e dalla Lega Nord. A questo punto si sono trovati spiazzati grazie anche alla richiesta delle opposizioni di chiedere la convocazione straordinaria del consiglio comunale, che non hanno potuto rifiutare a termini di regolamento. Visto però che votare contro la mozione di CIVICA sarebbe stato a loro avviso troppo costoso politicamente e non avendo presentato una loro mozione in tempo utile, sono ricorsi ad una cosa indegna eticamente e politicamente: stravolgere con un emendamento la mozione di CIVICA fino al punto di cambiarne non solo il segno, ma addirittura il titolo. Una cosa mai vista a memoria d'uomo. Le proteste del sottoscritto non sono servite a nulla. Far passare come emendamento un testo completamente diverso e contario alle intenzioni di chi ha presentato la mozione sarà anche in linea con il regolamento comunale, ma è una porcata senza fine, un escamotage che la dice lunga su livello di caduta a cui è giunta certa politica nostrana.
Giovanni Lava
Fate il confronto con la mozione di CIVICA e vedete cosa resta
MOZIONE EMENDATA DA PD, IDV E SEL
Oggetto: Discarica di Cassagna
Considerato:
• che l’Ato-R ha negli anni promosso una puntuale programmazione del Ciclo Integrato tale da garantire al territorio una corretta gestione dei rifiuti evitando emergenze e conferimenti ambientalmente meno compatibili favorendo lo smaltimento degli RSU all’interno dell’ambito provinciale;
• che lo stesso Ato-R, con il “Piano d’Ambito Provinciale – 3° Aggiornamento”, a seguito di puntuale e asseverata ricognizione tecnica, al fine di far fronte al fabbisogno di smaltimento provinciale ha previsto un contributo di disponibilità di conferimento nella discarica del nostro territorio;
• che in data 10 febbraio 2012 con avviso pubblicato sul quotidiano La Repubblica la società CIDIU Spa ha presentato alla Provincia di Torino richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale per il rimodellamento della discarica di Cassagna situata nel Comune di Pianezza per un volume utile netto di 210.700 m3 capaci di contenere circa 199 mila tonnellate di rifiuti;
• che si presume che la discarica di Cassagna, insieme al contiguo impianto di compostaggio Punto Ambiente, siano tra i soggetti sospettati del rilascio di agenti maleodoranti nell’area nord-ovest di Torino, sebbene le ricerche degli enti preposti abbiano individuato anche altre fonti, le quali sommate producano probabilmente la percezione dei cattivi odori;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI COLLEGNO
impegna il Sindaco e l’Amministrazione a comunicare alla Provincia, al Cidiu S.p.A. e ai Comuni Soci di Cidiu S.p.A.:il parere favorevole al solo limitato rimodellamento dei lotti della discarica già esistenti per poter dare un responsabile contributo al governo del Ciclo Integrato dei Rifiuti in provincia di Torino, richiedendo nel contempo le seguenti tutele per i cittadini del nostro territorio:
1. Prevedere la progressiva chiusura della discarica Cassagna:
• Limitando al solo completamento delle volumetrie attualmente autorizzate e valutando eventuali sviluppi futuri che si rendessero necessari fino all'entrata in esercizio del Termovalorizzatore al solo riassetto organizzativo delle volumetrie che non prevedano ampliamenti planimetrici (consumo del territorio);
• Limitando i conferimenti provenienti dal Comune di Torino alle sole Circoscrizioni che attuano la raccolta differenziata spinta (riferimento Comune di Collegno) sotto la responsabilità del controllo diretto da parte CIDIU, garantendone comunque i quantitativi necessari per lo smaltimento dei rifiuti prodotti in ambito CIDIU entro il 30 Giugno 2013; limitare il conferimento del quantitativo alle 199mila tonnellate di nuovi rifiuti, previsti;
• Entro e non oltre il 30 Giugno 2013;
1. chiedere la sospensione temporanea dell’attività entro il primo semestre del 2012, fino alla trasformazione anaerobica dell’impianto di Punto Ambiente, al fine di ottenere anche una soluzione definitiva al problema delle sorgenti odorigene;
2. perseguire un percorso che favorisca la conservazione dei posti di lavoro del CIDIU, in vista della futura privatizzazione obbligatoria per legge;
3. Riprendere e garantire un trend positivo di raccolta differenziata nella città
• sottolineando il principio per cui la finalità ultima della raccolta differenziata è la progressiva riduzione del conferimento in discarica con l’obiettivo ultimo di arrivare al ‘Rifiuto 0’;
• ristabilendo, in conformità delle leggi attualmente in vigore, le priorità rispetto al principio per cui si paga in proporzione al conferito ed il conseguente effetto sulle tariffe per i cittadini virtuosi, aumentando i controlli per evitare ogni abuso.