Campo Volo: se ne discute domani sera
Delibere di indirizzo? Carta straccia
Domani sera, Giovedì 2 Febbraio 2012, alle ore 21 presso il Centro Anziani Santa Maria di via Roma 102 si terrà l'atteso dibatto su "Campo Volo: quali prospettive?". Alla fine qualcosa si muove. Infatti è almeno un anno che CIVICA chiede che della questione se ne parli pubblicamente.
Finora l'Amministrazione comunale ha ritenuto che dell'argomento non fosse il caso di informarne i cittadini se non attraverso i giornali che hanno riportato solo punti di vista parziali. Un vero confronto non c'è stato tra le diverse posizioni, perciò ben venga questo dibattito organizzato da Legambiente. Noi di CIVICA porteremo il punto di vista di quei 1036 cittadini che hanno firmato l'appello affinchè non si acquisisca il Campo Volo al prezzo dell'ennesima colata di cemento.
Intanto oggi pubblichiamo la risposta del Segretario-Direttore Generale ad una nostra interrogazione scritta del 17 Ottobre scorso con la quale si poneva il seguente quesito: "Se gli indirizzi contenuti nelle delibere indirizzo, trattandosi di un semplice atto politico del precedente consiglio comunale, possono essere considerati alla stregua di norme già operanti come sino ad ora si è fatto oppure non debbano essere eventualmente riapprovati dall’attuale Consiglio comunale, affinché possano mantenere la rilevanza politica che ad essi si assegna". La domanda nasceva dal fatto che le proposte contenute nelle due delibere di indirizzo approvate dal Consiglio Comunale nella precedente legislatura venissero considerate dall'Amministrazione comunale alla stregua di vere e proprie varianti già in essere. Per CIVICA invece quelle decisioni puramente politiche del precedente Consiglio Comunale non sono più valide neppure come decisioni politiche, visto "che nel frattempo la composizione del Consiglio Comunale è mutata causa rinnovo dello stesso come mutata è la composizione dei partiti della maggioranza". Ebbene a quella interrogazione, il Segretario-Direttore Generale del Comune risponde nel modo che potete leggere nel documento che segue, cioè ci dà ragione.
Infatti scrive il dottor Tomarchio al sottoscritto: "In riferimento alla sua interrogazione del 17 ottobre 2011 si conferma, come da lei evidenziato nella nota, che le deliberazioni di indirizzo del Consiglio Comunale sono da considerare semplici atti di natura politica privi di qualsiasi valore impositivo e di riflessi amministrativi e quindi non fanno scattare norme di salvaguardia. Il Consiglio Comunale di nuova nomina non è obbligato a riapprovare deliberazioni di indirizzo politico, ma è libero di conformare le proprie decisioni agli stessi o a modificarne i contenuti previa indicazione dei motivi che giustificano in atal senso".
La questione non è di lana caprina come potrebbe apparire. Per esempio la proposta di considerare Campo Volo solo la parte della proprietà della banca a Nord di viale Certosa e non anche le porzioni a Sud che entrerebbero a far parte dell'ambito di via De Amicis sta nelle vecchie delibere di indirizzo. In soldoni a considerarle parte integrante del Campo Volo sempre secondo quelle proposte significherebbe assegnarle un indice territoriale di edificazione pari a allo 0,05, considerarle invece parte dell'ambito di via de Amicis almeno uno 0,5, cioè dieci volte in più. Ora come chiarisce il Segretario-Direttore Generale del Comune, nessuno dei famosi paletti contenuti in quelle due delibere hanno alcun valore. Quindi nessuno è tenuto ad uniformarsi a loro senza che li si discuta daccapo. Non ci sembra si tratti di una cosa di poco conto quella di ripartire dall'inizio, oppure far finta che tutto ciò che si era detto allora sia già dato per acquisito.
La questione non è di lana caprina come potrebbe apparire. Per esempio la proposta di considerare Campo Volo solo la parte della proprietà della banca a Nord di viale Certosa e non anche le porzioni a Sud che entrerebbero a far parte dell'ambito di via De Amicis sta nelle vecchie delibere di indirizzo. In soldoni a considerarle parte integrante del Campo Volo sempre secondo quelle proposte significherebbe assegnarle un indice territoriale di edificazione pari a allo 0,05, considerarle invece parte dell'ambito di via de Amicis almeno uno 0,5, cioè dieci volte in più. Ora come chiarisce il Segretario-Direttore Generale del Comune, nessuno dei famosi paletti contenuti in quelle due delibere hanno alcun valore. Quindi nessuno è tenuto ad uniformarsi a loro senza che li si discuta daccapo. Non ci sembra si tratti di una cosa di poco conto quella di ripartire dall'inizio, oppure far finta che tutto ciò che si era detto allora sia già dato per acquisito.
Giovanni Lava