Il danno e la beffa
Tornando per un attimo sul voto con il quale la maggioranza che governa Collegno ha autorizzato l'ampliamento della discarica (il danno), può essere interessante mettere in luce l'inconsistenza delle proposte (la beffa) con le quali si è cercato di giustificare il voto.
Ecco punto per punto la disamina dell'inconsistenza dei vincoli che si sono voluti porre nel dire SI' all'ampliamento (In corsivo il testo della mozione approvata dal sindaco e dai partiti che la sostengono)
1. Prevedere la progressiva chiusura della discarica Cassagna:
• Limitando al solo completamento delle volumetrie attualmente autorizzate e valutando eventuali sviluppi futuri che si rendessero necessari fino all'entrata in esercizio del Termovalorizzatore al solo riassetto organizzativo delle volumetrie che non prevedano ampliamenti planimetrici (consumo del territorio);
Si tratta di vera e propria malafede da parte di chi la sta facendo sporca e lo sa. La progressiva chiusura della discarica era prevista da anni, il voto all'ampliamento serve ad allungargli la vita. Ma se si legge attentamente non si escludono futuri ampliamenti se fossero necessari. Dal punto di vista delle puzze la crescita in altezza della discarica senza consumo di territorio non cambia nulla.
• Limitando i conferimenti provenienti dal Comune di Torino alle sole Circoscrizioni che attuano la raccolta differenziata spinta (riferimento Comune di Collegno) sotto la responsabilità del controllo diretto da parte CIDIU, garantendone comunque i quantitativi necessari per lo smaltimento dei rifiuti prodotti in ambito CIDIU entro il 30 Giugno 2013; limitare il conferimento del quantitativo alle 199mila tonnellate di nuovi rifiuti, previsti;
Intanto quella di Collegno al 50 % sarebbe una raccolta differenziata spinta? Si usa dire così quando arriva all'80/90 %. Quella poi di accettare i rifiuti di alcuni quartieri di Torino invece che di tutti sotto il controllo del CIDIU è proprio bella (chi ci crede?). La data del 30 giugno 2013 intanto regala un altro anno e mezzo di puzze garantite e poi che garanzie si è in grado di dare, quando già si mette nel conto che a decidere la chiusura della discarica sarà solo l'inceneritore?
• Entro e non oltre il 30 Giugno 2013;
E' davvero un bel modo di promettere una data di chiusura certa nel momento in cui se ne autorizza l'ampliamento!
1. chiedere la sospensione temporanea dell’attività entro il primo semestre del 2012, fino alla trasformazione anaerobica dell’impianto di Punto Ambiente, al fine di ottenere anche una soluzione definitiva al problema delle sorgenti odorigene;
Intanto è acclarato che a produrre i cattivi odori sono sia Punto Ambiente che la discarica, poi la chiusura dell'impianto di compostaggio per permettere la sua ristrutturazione è già in programma, quindi nulla di nuovo o di più.
2. perseguire un percorso che favorisca la conservazione dei posti di lavoro del CIDIU, in vista della futura privatizzazione obbligatoria per legge;
Ancora una volta per giustificare una "porcata", si tira in ballo l'occupazione! la foglia di fico ricorrente. L'ampliamento della discarica con l'occupazione c'entra come i cavoli a merenda. La scelta di costruire un inceneritore e di mortificare la raccolta differenziata dei rifiuti sono il modo più sicuro per ridurla l'occupazione non per aumentarla.
3. Riprendere e garantire un trend positivo di raccolta differenziata nella città.
La necessità dell'ampliamento della discarica è proprio il risultato della mancanza di azioni utili per l'incremento della raccolta differenziata. Faranno ora quello che non hanno fatto in tutti questi anni? La legge prevede per il 2012 un 65 % di raccolta differenziata. Bisognava aspettare questa mozione per muoversi?
• sottolineando il principio per cui la finalità ultima della raccolta differenziata è la progressiva riduzione del conferimento in discarica con l’obiettivo ultimo di arrivare al ‘Rifiuto 0’;
Questo è davvero un insulto, visto che la gestione dei rifiuti in Provincia di Torino si basa solo su discariche e inceneritore, altro che rifiuti zero!
• ristabilendo, in conformità delle leggi attualmente in vigore, le priorità rispetto al principio per cui si paga in proporzione al conferito ed il conseguente effetto sulle tariffe per i cittadini virtuosi, aumentando i controlli per evitare ogni abuso.
Sono sette anni,da quando è in vigore il "porta a porta" che ci promettono la tariffa puntuale (paghi in base ai rifiuti che non differenzi) e ora vogliono farci credere che grazie al SI' all'ampliamento i cittadini virtuosi saranno premiati.
Come si vede, ci troviamo davanti al tentativo disperato di arrampicarsi sugli specchi per giustificare una scelta di cui ci si vergogna, ma che per interesse politici o per salvare il salvabile di equilibri di maggioranza sempre più logori non si è in grado di dire un sacrosanto NO nell'interesse dei cittadini che si rappresenta. Come CIVICA continuiamo la nostra battaglia affinchè i cittadini conoscano la verità.
Giovanni Lava