martedì, febbraio 21, 2012

Le opposizioni chiedono la convocazione della commissione bilancio


 Il bilancio rapito
Sembra trascorso un secolo da quel 17 dicembre 2010, quando alle tre di notte dopo otto ore di dibattito fu approvato il bilancio comunale per il 2011. Altri tempi, altra efficienza. Ora siamo arrivati al 21 febbraio e del bilancio 2012 neppure l’ombra.
Quel 17 dicembre 2010 ancora una volta Collegno e il suo sindaco si erano dimostrati i primi della classe, unici nella nostra zona ad approvare il bilancio senza sforare nel nuovo anno. Non erano in molti i comuni in Italia che evitavano il bilancio provvisorio. Un bilancio comunale, quello di Colelgno, in ordine nonostante i tagli di Tremonti. I tempi rispettati anche a costo di costringere i consiglieri comunali ad affrontare la delibera di bilancio in tempi ristrettissimi e ad ore antelucane.
Invece il 2012 il bilancio è desaparecido. Sparito. Rapito. Non se ne sa nulla, tranne che la giunta pare sia in alto mare e che vorrebbe presentarlo entro il mese di marzo. Ma c’è già chi sussurra che forse sarà necessario andare oltre. La cosa carina è che nonostante i tempi si siano dilatati all’infinito, di far conoscere lo stato dell’arte ai consiglieri comunali non si è trovato il tempo. Il bilancio è stato letteralmente sequestrato nelle segrete stanze, stanze con molti spifferi, delle riunioni di maggioranza. L’idea che il consiglio comunale e le commissioni siano un orpello inutile a cui si ricorre solo quando si è deciso tutto fa parte della cultura antiquata di questo sindaco e di questa maggioranza. Le scelte che si fanno quando si decidono le voci di bilancio sia in entrata che in uscita vanno ad incidere su tutta la popolazione, quindi riguardano tutti, anche quei cittadini che non hanno votato per loro e che sono rappresentati dai consiglieri di opposizione. La cultura di questi nostri campioni di democrazia vuole invece che una volta vinte le elezioni la cosa pubblica sia solo cosa loro, anche se a votarli è stato in termini assoluti meno di un cittadino su due.
Ma perché si è passati dall’efficienza del 2010 all’incapacità di redigere un bilancio seppure in ritardo? La motivazione ufficiale è stata che a dicembre, quando di solito si sarebbe dovuto approvare il bilancio, si era appena insediato i governo Monti ed si era alle prese con la pesante manovra economica, quindi non si era in grado di stimare le conseguenze che essa avrebbe comportato sulle entrate. La cosa ci è sembrata plausibile e nessuno dai banchi delle opposizioni ha trovato nulla da ridire. Da allora però sono passati più di due mesi senza che si sia mosso nulla. Allora sorge un dubbio: non è che il ritardo stia aumentando anche grazie al fatto che la maggioranza stia insieme attaccata solo più con lo scotch  e il carisma del nostro sindaco sia ridotto ormai a poca cosa rispetto ad un anno fa? Chi la vuole cotta chi la vuole cruda. Pare che i tagli da fare al bilancio ammontino a più di un milione e mezzo di euro, allora si litiga su dove tagliare o se  aumentare la pressione fiscale con l’incremento dell’addizionale Irpef oppure affidarsi a nuovi e tanti autovelox, la fonte di entrata più amata dagli amministratori italiani, perchè fa fine e non impegna. Ma si tratta solo di illazioni, supposizioni. Cosa bolle in pentola, sempre che qualcosa bolla, non si sa.
E’ per questo che i consiglieri di opposizione che fanno parte della commissione bilancio hanno presentato il 15 febbraio scorso una richiesta scritta affinché la commissione venga convocata per discutere finalmente di bilancio alla luce del sole. Se un governo c'è ancora, batta un colpo!
Giovanni Lava