Il bilancio rapito
Sembra trascorso un secolo da quel 17 dicembre 2010, quando
alle tre di notte dopo otto ore di dibattito fu approvato il bilancio comunale
per il 2011. Altri tempi, altra efficienza. Ora siamo arrivati al 21 febbraio e
del bilancio 2012 neppure l’ombra.
Invece il 2012 il bilancio è desaparecido. Sparito. Rapito. Non se ne
sa nulla, tranne che la giunta pare sia in alto mare e che vorrebbe presentarlo entro
il mese di marzo. Ma c’è già chi sussurra che forse sarà necessario andare
oltre. La cosa carina è che nonostante i tempi si siano dilatati all’infinito,
di far conoscere lo stato dell’arte ai consiglieri comunali non si è trovato il
tempo. Il bilancio è stato letteralmente sequestrato nelle segrete stanze,
stanze con molti spifferi, delle riunioni di maggioranza. L’idea che il
consiglio comunale e le commissioni siano un orpello inutile a cui si ricorre
solo quando si è deciso tutto fa parte della cultura antiquata di questo
sindaco e di questa maggioranza. Le scelte che si fanno quando si decidono le
voci di bilancio sia in entrata che in uscita vanno ad incidere su tutta la
popolazione, quindi riguardano tutti, anche quei cittadini che non hanno votato
per loro e che sono rappresentati dai consiglieri di opposizione. La cultura di
questi nostri campioni di democrazia vuole invece che una volta vinte le
elezioni la cosa pubblica sia solo cosa loro, anche se a votarli è stato in
termini assoluti meno di un cittadino su due.
Ma perché si è passati dall’efficienza del 2010
all’incapacità di redigere un bilancio seppure in ritardo? La motivazione
ufficiale è stata che a dicembre, quando di solito si sarebbe dovuto approvare
il bilancio, si era appena insediato i governo Monti ed si era alle prese con la
pesante manovra economica, quindi non si era in grado di stimare le conseguenze
che essa avrebbe comportato sulle entrate. La cosa ci è sembrata plausibile e
nessuno dai banchi delle opposizioni ha trovato nulla da ridire. Da allora però
sono passati più di due mesi senza che si sia mosso nulla. Allora sorge un dubbio: non è che il ritardo stia aumentando anche
grazie al fatto che la maggioranza stia insieme attaccata solo più con lo
scotch e il carisma del nostro sindaco
sia ridotto ormai a poca cosa rispetto ad un anno fa? Chi la vuole cotta chi
la vuole cruda. Pare che i tagli da fare al bilancio ammontino a più di un milione e
mezzo di euro, allora si litiga su dove tagliare o se aumentare la
pressione fiscale con l’incremento dell’addizionale Irpef oppure affidarsi a nuovi e tanti autovelox, la fonte di entrata più amata dagli
amministratori italiani, perchè fa fine e non impegna. Ma si tratta solo di illazioni, supposizioni. Cosa bolle in pentola,
sempre che qualcosa bolla, non si sa.
E’ per questo che i consiglieri di opposizione che fanno
parte della commissione bilancio hanno presentato il 15 febbraio scorso una
richiesta scritta affinché la commissione venga convocata per discutere
finalmente di bilancio alla luce del sole. Se un governo c'è ancora, batta un colpo!
Giovanni Lava