mercoledì, novembre 17, 2010

Al Circolo dei Lettori di Torino autocelebrazione dei responsabili dello scempio

I lavori di costruzione della risalita meccanizzata di Rivoli
La risalita o dello spreco di denaro pubblico
Cari amici,
Pomeriggio rivolese, quello di ieri, in via Bogino a Torino. Il tema dibattuto al Circolo dei Lettori era organizzato dal partigiano Urban Center Metropolitano, la "Risalita Meccanizzata", l'opera inutile e costosissima che giace, incompiuta e già ruggine, ai piedi della collina dove poggia il Castello dello Juvarra.
Il sindaco Dessì e gli architetti Vaas e Colombo (Marta), hanno celebrato in maniera smaccatamente autoreferenziale il "loro" progetto, contro la cui realizzazione si espressero i cittadini nel referendum popolare il 2 luglio 2006. L'arch. Giulia Fassino, saltando alcuni passaggi chiave, ha fatto una cronistoria parziale degli avvenimenti. Per fortuna ci ha pensato l'arch. Andrea Bruno a fare giustizia, con l'eleganza e l'autorevolezza che lo connotano, sia del progetto, che delle modalità di assegnazione, impensabili nel resto della civile Europa. Notarile l'intervento del giornalista Borgia.
Per il pubblico è riuscito a prendere la parola solo Claudio Minoia, duro e polemico nei confronti dell'amministrazione ma che, premettendo la propria appartenza partitica, ovviamente legittima, ha consentito al moderatore francese, assai schierato, di dare spazio al "politico" presente, l'ex sindaco Nino Boeti, che, partendo da sue dichiarazioni pubblicate martedì 16/11 su Luna Nuova " ...se avessi saputo... non avrei fatto... " , ha chiuso gli interventi del pubblico, provocando il giusto risentimento del Comitato No Risalita , presente con il vice Mario Menegatti in luogo del blasonato presidente Maurizio Pallante, che aveva peraltro annunciato la sua presenza.
Al presidente de "La Meridiana", che avrebbe voluto chiedere o sentire chiedere al Sindaco dei milioni di euro in più che l'impresa costruttrice, che attualmente ha sigillato il cantiere, pretende , piuttosto che del collaudo tecnico di una struttura così delicata o magari della sua vigilanza (altro che posizionarvi opere d'arte contemporanea!), non è restato altro da fare che distribuire a tutti la poesia che allego, composta per l'occasione dall'amico Carlo Cornaglia, del "Fatto Quotidiano".
Carlo Zorzi
La Meridiana-Rivoli
Ode alla Risalita Meccanizzata


Ogni amministrazion coltiva sogni.
Quelle che fanno i cittadin felici
prendono a cuore gli utili bisogni:
la materna, la pista per le bici,


la casa per gli anziani, l’assistenza,
lo scuolabus, il web, le biblioteche,
dell’amministrazione l’efficienza,
la riduzion di debiti e ipoteche.


Molte di più son quelle spendaccione,
che sputtanano i soldi in modo abietto:
ipermercato, circonvallazione,
gran discoteca, ponte sullo Stretto.


Anche Rivoli ha un sogno nella vita:
un monumento all’inutilità,
quella Meccanizzata Risalita
che va al Castello che su in alto sta.


Il dislivello è di ben metri trenta,
che l’opera non serva è assai palese,
col referendum l’altolà si tenta,
ma il popolo non conta…Via alle spese!


L’opera costa un mucchio di milioni,
resti pre-juvarriani saltan fuori
causando un mare di complicazioni
e a singhiozzo procedono i lavori.


Passano gli anni, lievita la spesa,
sono i lavori pressoché finiti,
ma il cantiere è piombato dall’impresa
che vuol ben più dei soldi pattuiti.


Il colle del Castel, senza robinie,
di Rivoli la gente al pianto invita
a causa delle innumeri ignominie
per la Meccanizzata Risalita.

Carlo Cornaglia *
*Scrittore e poeta satirico (“Berlusconeide”) . Ha collaborato e collabora con prestigiose riviste, tra cui “Giudizio Universale “ e “MicroMega” . Scrive, in versi, sul “Misfatto”, l’inserto domenicale di satira politica de “Il Fatto Quotidiano” . Su gentile concessione.


Rivoli, 16 novembre 2010