Distributore Shell di via Martiri XXX Aprile
Il sindaco ha paura delle critiche e vieta il dibattito
Tante sono le cose accadute nel corso del lunghissimo consiglio comunale finito a tarda notte, ma una su tutte dà la cifra di una maggioranza e di un sindaco chiusi nel labirinto di un potere logoro e senza prospettive, refrattario ad ogni reale confronto democratico...
Un comportamento muscolare alla Berlusconi. Il sindaco ha dato comunicazione dell'avvenuta, dopo quattro mesi e mezzo, distribuzione delle deleghe del fu assessore Valentino così come anticipato nei giorni scorsi dagli organi di stampa e anche da questo nostro blog. Senza un commento, nè un'autocritica per la lunga vacanza nè indicazioni sulla prospettiva futura di quelle deleghe. Una comunicazione burocratica. Subito dopo ne ha data un'altra sulle stato delle puzze, anche qui senza aggiungere nulla di nuovo a quanto già non si sapesse, dilungandosi però per almeno mezz'ora. Nonostante che entrambe le questioni oggetto delle dichiarazioni abbiano grande rilevanza per la città in questo momento, ai consiglieri comunali è stato impedito di intervenire. A nulla sono valse le proteste e l'insistenza dei consiglieri di opposizione. Vista la bagarre, il presidente del consiglio Pirrello ha messo ai voti la richiesta del sottoscritto di aprire un dibattito nel merito delle dichiarazioni del sindaco, ma il Pd compatto ha votato contro ogni possibile discussione, mentre l'Italia dei Valori non ha votato nè a favore nè contro. E' stato a quel punto che il consigliere Superbo ringhiando sotto gli occhi di tutti si è avvicinato minaccioso ai tre consiglieri dell'IdV per contestae platealmente la loro non scelta. Uno strano modo di concepire la democrazia.
Ma non è stata l'unica perla della serata. Civica ha dato battaglia sulla delibera che consente a Collegno 2000 s.r.l. (sì, sempre lei) di portare a termine l'ennesimo affare: scambiare un suo lotto nel Pip di 5 mila mq con uno della Pasticceria Torino s.r.l. di 9.500 mq. con l'intenzione di installare un distributore di benzina nelle vicinanze dei centri commerciali. Come è ormai consuetudine l'affare è accompagnato da una mancia alla città di Collegno: Collegno 2000 si impegna, infatti, a effettuare la manutenzione del Pip e versare un contributo per di 10 mila euro per il finanziamento del trasporto pubblico locale. Nel pacchetto c'è anche l'impegno di contattare la compagnia petrolifera proprietaria dell'impianto in via Martiri XXX Aprile per una eventuale rilocalizzazione all'interno del Pip. Quest'ultima è solo una promessa. Alla fine al voto contrario alla delibera delle opposizioni si è aggiunto quello della consigliera Torre Criniti dell'IdV e l'astensione del consigliere Grosso Ciponte di Sinistra per Collegno, che ha spiegato la sua dissociazione solo per i possibili danni che il distributore arrecherebbe alla salute (lui è medico e se ne intende).
Respinto ovviamente anche l'emendamento che il sottoscritto aveva presentato per eliminare dalla delibera relativa al comitato dei comuni per la pace la frase "recupero della memoria" visto che a Collegno la maggioranza che dal 1945 governa la città di memoria non ha mai voluta averne. A parte una timida disponibilità del consigliere Mellace - unico della maggioranza che ha mostrato di aver letto (riletto, pardon) il libro di Bruno Maida "Prigionieri della memoria" in cui si narrano i fatti accaduti nei giorni della Liberazione a Collegno e il silenzio omertoso che nè è seguito - si sono ascoltate le solite amenità a destra come a sinistra con il crescente fastidio da parte del sindaco e dei suoi pasadaran per questo tormento che continuo a riproporre ai nostri smemorati. Inqualificabile poi il comportamento del titolare della delibera, l'assessore Macagno (profilo e deleghe) che ha dichiarato di ritenere che non valesse la pena intervenire sulla questione ma prendeva la parola solo per dire che quando io sarei diventato assessore avrei fatto meglio, visto che l'avevo accusato di occuparsi solo di pace e niente di cultura. Infatti qui si tratta di cultura: la cultura della memoria contrapposta alla cultura dell'omertà.
CIVICA non ha solo votato contro, ma anche a favore di delibere come quella che autorizza la Sistemi di costruire un edificio di tre piani, come consentito dal Piano regolatore, in via Magenta, ma aumentandone la distanza tra i solai per le esigenze dei moderni uffici di collocare a pavimento e a soffitto le connessioni informatiche e i servizi di condizionamento dell'aria. CIVICA ha anche votato a favore della delibera che istituisce delle borse di studio per finanziare stage presso le aziende di lavoratori disabili, stage finalizzati all'assunzione. A favore anche della delibera che istituisce la commissione comunale per la tutela del paesaggio.
Dimenticavo. I lavori erano iniziati con le dimissioni del consigliere Gianni Pesce, passato a miglior incarico, quello di consigliere di amministrazione della Smat. Il nostro prima di andarsene ci ha deliziato con un discorso molto commovente sulla sua esperienza politica, si è profuso in ringraziamenti, ha citato una frase del cantautore De Gregori. Ricordo che nella prima seduta di questo consiglio comunale ci aveva intrattenuto con la citazione del discorso sulla democrazia di Socrate. Da Socrate a De Gregori: ah, come passa il tempo! L'ormai ex consigliere Pesce tra tante cose belle che ha detto ha trovato il tempo per onorarmi, senza fare il nome, dell'accusa di essere "l'avvelenatore della politica collegnese" e solo per il fatto che per primo ho pubblicato la notizia che avrebbe dovuto dimettersi per incompatibilità e per aver scritto che tra i due incarichi certamente avrebbe optato (come poi ha fatto) per quello di consigliere alla Smat dovre avrebbe guadagnato (esagerando un po') tra i 1500 e i 2000 euro al mese. Pesce ci ha fatto sapere che guadegnerà solo 16 mila euro all'anno (lordi ovviamente). Chissà quanti giovani e quanti disoccupati ci metterebbero la firma!
Avvelenatore della politica collegnese. Questa proprio mi mancava.
Giovanni Lava