Oggi venerdì, che insieme al martedì sono gli unici giorni in cui si può praticare il nuoto libero al mattino dalle 9 alle 12, io e mia moglie ci siamo recati alla piscina comunale (?) di piazza Che Guevara per fare un po' di vasche, così utili e necessarie alle nostre schiene malandate. Poveri illusi, non avevamo messo nel conto che con la nuova gestione la piscina osserva il calendario delle scuole, due settimane di vacanze a Natale, una a Pasqua, così già da ieri è rimasta chiusa e riaprirà solo mercoledì 2 Aprile. In compenso la Coop e gli altri supermercati sono aperti anche il giorno di Pasqua.
Cosa importa se un servizio pubblico viene chiuso? L'importante è che ad essere sempre aperti siano i supermercati.
In assenza di un controllo da parte di chi dovrebbe curare gli interessi della collettività, ognuno può permettersi di fare quello che vuole. Aprire, chiudere, imporre a chi fa nuoto libero un orario a singhiozzo, un po' sì un po' no. Tutto è possibile con un'amministrazione come quella che governa la città. A nulla valgono, come sempre, le proteste dei cittadini. Contano molto di più gli interessi delle società che gestiscono gli impianti sportivi. Gestioni su cui come si è visto nel post precedente i consiglieri comunali non devono ficcare troppo il naso.
Ma tant'è! Stamattina abbiamo allungato un po' la strada e ci siamo recati alla piscina Bonadies di Cascine Vica, aperta al nuoto libero sempre e tutto il giorno. Sarà aperta anche martedì prossimo. A Cascine Vica la piscina non chiude secondo il calendario delle scuole, ma resta a disposizione degli utenti. Non a caso abbiamo trovato anche oggi molti collegnesi costretti ad emigrare loro malgrado. La cosa può interessare al baffuto assessore allo sport di Collegno? Macchè, non scherziamo.
Giovanni Lava