Alberi tagliati sotto il "fungo" di Terracorta
Tremate, le motoseghe son tornate! (Leggere il post scriptum)
A Collegno ai primi soli che annunciano la primavera invece che le rondini tornano in azione le motoseghe che fanno strage di alberi qui e là, spesso senza motivo apparente. E se motivo serio c'è non è affare dei cittadini che vi assistono indignati e sgomenti. Questa volta è toccato a una serie di pini presso il fungo dell'acqua di Terracorta a ridosso di corso Togliatti e ad altri davanti alla palestra Don Milani.
Come CIVICA abbiamo presentato il lontano 20 Aprile 2010, dopo il massacro degli alberi lungo la Dora, una mozione che tra l'altro chiedeva l'adozione di un protocollo per il taglio e la potatura delle alberate cittadine da varare con l'ausilio della facoltà di Agraria. Da allora la mozione aspetta di essere discussa. Ora a termini di regolamento abbiamo chiesto la convocazione di un'apposita commissione consiliare a cui invitare anche la neonata Consulta per l'ambiente, sicuramente interessata ad una materia del genere. Vedremo se è la volta buona per cominciare a fissare dei paletti più stringenti sia al taglio che alla potatura. Infatti noi pensiamo sulla scorta di seri studi scientifici che la prima causa delle malattie delle piante in città è addebitabile proprio alle potature selvagge e scriteriate. Potature a cui è lecito pensare non sia estraneo l'utilizzo dei rami tagliati. Più tagli più ci guadagni. Se poi l'albero muore ci sarà qualcuno altro che ci lucra nel sostituirlo.
Giovanni Lava
P.S. Anche se il problema generale rimane, da informazioni aggiuntive è emerso che questa volta il Comune non c'entra. Nel primo caso si tratta di una proprietà della SMAT e nel secondo caso si tratta della proprietà dell'ATC. Cercheremo di sapere perchè i due enti (pubblici) abbiano deciso di abbattere le piante. (7/3/2012)