giovedì, aprile 01, 2010

Mariano Turigliatto ci scrive

Caro Giovanni (un saluto anche a tutti i frequentatori del blog),
ho visto il tuo ultimo post e mi sono cadute le braccia leggendo dei commenti che hanno fatto alcuni demos collegnesi ...
... al nostro insuccesso elettorale (loro non hanno nè vinto nè perso, dice il segretario Bersani). Ma davvero loro - grandi, potenti e intelligentissimi militanti di un grande partito - temono il sottoscritto e CIVICA fino al punto di auspicarne la fine? Possibile che non sappiano che gente come noi si carica nelle difficoltà e diventa ancora più capace e incisiva quando sente, come oggi, che il sistema è in crisi? Possibile che non vedano i risultati catastrofici delle loro strategie e comportamenti elettorali? Una cosa mi colpisce davvero tanto: ragionano, parlano e si comportano non come militanti politici, ma come squadristi.
Tu, Giovanni, mi inciti sempre a lavorare per unire: mi dici che solo così possiamo cambiare l'Italia. Ma con questa gente cosa possiamo fare? Temo nulla di costruttivo, prima bisogna mandarli a scuola, a studiare storia. Poi bisogna insegnare loro i fondamentali della Costituzione, infine un robusto corso di logica. Fin qui si potrebbe anche arrivare, ma oltre no.
La dignità di una persona comincia da questo punto, solo che l'onestà intellettuale, la dignità personale, il rispetto, la coerenza e l'indipendenza non si possono insegnare. Uno o vive a schiena dritta o è un servo e di servi ce ne sono tanti, anche troppi, perfino qui nel selvaggio West.
Mariano Turigliatto 
P.s. Invito tutti a leggere il post di Mariano sul suo sito