venerdì, aprile 01, 2011

La solita fuffa sul Piano Particolareggiato Area Elbi

Un Consiglio Comunale tutto da dimenticare
Un consiglio comunale davvero "inutile" quello andato in scena ieri sera. Sulla delibera principale, quella sul Piano Particolareggiato Area Elbi è andato in scena il solito film o quasi. Con due novità.
La dissociazione dalla maggioranza di Sinistra per Collegno e l'imbarbarimento dei rapporti tra i consiglieri comunali. Soprattutto il centrodestra è apparso particolarmente intollerante. Si vede che la lezione romana dei La Russa e soci ha fatto velocemente scuola. Per il resto dal Pd la solita fuffa, la favola bella di come hanno salvato l'occupazione alla Elbi, di come i cittadini li hanno premiati con il voto e altre amenità del genere, ripetute all'infinito da una moltitudine di consiglieri, con l'unico effetto - non si sa quanto cercato e quanto casuale - di evitare ancora una volta di discutere la mozione che chiede conto al sindaco sulla mancata nomina dell'assessore ai lavori pubblici. Difficile che si riuscirà a discutere prima che trovino la quadra su chi dovrà occupare l'ambita poltrona, una ricerca ancora in alto mare. La delibera di ieri sera sull'area Elbi di fatto serviva ad approvare dei dettagli minimi che nulla toglievano e nulla aggiungevano a quanto già deliberato e deciso, ma tant'è non era possibile evitare un giudizio più ampio sull'operazione urbanistica per le implicazioni che essa ha comportato e per gli effetti che essa avrà sull'attesa variante di Via De Amicis. A critiche precise come quella di aver approvato un intervento che non ha tenuto conto in alcun modo i vincoli ambientali che il Piano Regolatore Generale impone come quel 20% di permeabilità del suolo da garantire, ridotto ad un misero 4% per cento, i nostri mitici consiglieri del Pd (Mellace, Molinari, Cappadonia, Foti, Superbo e Garruto, il più mitico di tutti) hanno risposto nel solo modo che sono capaci: abbiamo salvato i 900 posti di lavoro della Elbi. Dimostrando -qualcuno in buona fede e qualcuno no - di confondere la fase del sostegno alla rilocalizzazione della Elbi con la qualità del Piano Particolareggiato che ne è seguito. Due momenti assolutamente separati. Come CIVICA abbiamo fatto una proposta piccola piccola per cambiare il nostro voto negativo: Abbiamo chiesto che nella realizzazione dei lavori previsti dal Piano Particolareggiato (decine di milioni di euro) si costruisse una pista ciclabile su Via De Amicis nel tratto interessato. Una pista ciclabile di tipo europeo: una corsia per ogni senso di marcia. Il primo pezzo di una pista cilabile che sull'asse di via De Amicis collegasse Borgata Paradiso al centro cittadino e che permettesse di raggiungere in linea retta e in sicurezza la fermata della metropolitana. Eravamo disposti a votare a favore di una delibera da noi contestata proprio sul piano del mancato rispetto dei valori ambientali in cambio di una piccola attenzione a favore dell'ambiente. Ebbene nessuno, dico nessuno, dei consiglieri di maggioranza nei dieci minuti di ogni singolo intervento ha mostrato interesse verso la proposta. Solo il sindaco l'ha ripresa, peccato solo per dire che lei non sovritende alla realizzazione delle strade e neppure delle piste ciclabili!! Così avremo il nostro pezzo di via De Amicis da via Fermi in direzione Torino, il tratto interessato, senza una pista ciclabile degna di questo nome, ma se ne farà una che procede a zig zag tra i parcheggi delle auto. D'altronde è quanto già accaduto nella zona del Pip e dei centri commerciali sulla ex Statale 24, dove a fronte di investimenti super milionari non si è stati in grado di prevedere un viabilità ciclopedonale. La stessa cosa è avvenuta con il ponte sulla Dora. Al di là delle chiacchiere sull'ambiente, il pensiero del sindaco e della sua maggioranza di fatto è lo stesso espresso ieri sera dal capogruppo della Lega, e cioè: ma che pista ciclabile d'Egitto! non siamo mica in Olanda! Merita segnalare il profondo pensiero del capogruppo del Pd Mellace in risposta alla consigliera Maria Torre che ha votato contro in nome del basta centri commerciali, stop al consumo di territorio. Mellace ha sentenziato che dove si costruisce il centro commerciale c'era una fabbrica non c'era il verde. Peccato che la fabbrica è stata rilocalizzata su di un'area agricola. E dove pensate che verranno rilocalizzate le altre fabbriche di via De Amicis che dovranno lasciare posto alla speculazione edilizia prossima ventura? Su un'altra area agricola di più di 500 mila mq.
Ultima chicca della serata: la corrispondenza di amorosi sensi tra Pd e Pdl ogni volta che si discute di cemento, tra complimenti e salamelecchi reciproci, realtà che la dice lunga sul perchè Berlusconi potrà governare per altri cento anni impunemente.
Giovanni Lava