sabato, aprile 02, 2011

In via Trieste la motosega comunale colpisce ancora

Alberi mozzati in via Trieste
Un parcheggio al posto degli alberi
La motosega comunale ha colpito ancora. Ancora un gesto incomprensibile, sia per il periodo scelto - alberi che hanno appena messo le foglie "bambine" - sia  agli occhi dei numerosi abitanti dei condomini che si affacciano su questo angolino verde in una zona, quella di via Trieste, dove maggiore è stato lo sviluppo edilizio nella cosiddetta Area Centrale e maggiore è la penuria di verde.
Via Trieste, una via budello, è la testimonianza di un intervento edilizio che ancora grida vendetta, visto che si potevano arretrare i palazzi e lasciare una via adeguata al numero degli abitanti. Ma i cementificatori collegnesi, che si offendono pure quando li si appella così, hanno sempre badato solo agli interessi dei costruttori, mai a quelli dei cittadini. In questo deserto di cemento stonava l'angolino di fronte al numero civico 11, una piccola area dove far sgranchire i bambini circondata da una manciata di piante di alto fusto. Giovedì scorso sono arrivati degli operai con le motoseghe che su incarico del Comune hanno iniziato capitozzare quelle a destra tra lo sconcerto degli abitanti. Subito si sono precipitati a telefonare in Comune e così hanno appreso che la Giunta ha deciso di sostituire alberi e piazzetta con dieci posti auto!

Mercoledì prossimo gli operai dovrebbero tornare a finire l'opera. In mezza giornata sono state raccolte 70 firme di cittadini infuriati. E' stata preparata una lettera indirizzata alla Procura della Repubblica, al sindaco, ai giornali e così via. Lunedì sera si terrà un'assemblea presso la parrocchia di via Ulzio per decidere il da farsi. Non si esclude la possibilità di legarsi alle piante per impedirne l'abbattimento. Tutti gli amici del verde sono pregati di intervenire! Pare che a giustificazione dell'intervento siano state addotte motivazioni come la richiesta di alcuni cittadini "anonimi" (sic!), problemi di radici - in Comune hanno scoperto che le piante hanno le radici - e altre amenità del genere. Riesce difficile, davvero, immaginare come si possa intraprendere un'azione del genere. Lunedì come CIVICA chiederemo spiegazioni. L'augurio è che questa volta non accada come quando hanno devastato il percorso didattico lungo le sponde della Dora e siano in grado di fornire delle motivazioni plausibili e non assurde. In ogni caso anche se ci fossero dei problemi, non si capisce perchè la popolazione non è stata coinvolta e perchè si debba trasformare quell'angolo nell'ennesimo parcheggio per auto. Prima costruiscono quartieri interi senza sufficienti parcheggi e poi cercano di ricavarli a spese di quel poco di pedonale che è rimasto. Assassini di piante, vergogna! Amici ambientalisti, mobilitiamoci, forse li possiamo ancora salvare!
Giovanni Lava