Un tentativo molto dubbio di partecipazione dal basso
Sono 149 i candidati alle elezioni di domenica prossima dei comitati di quartieri voluti strenuamente dall'amministrazione. Per rispetto ai cittadini che si sono candidati ad impegnarsi per il quartiere in cui vivono, non possiamo che auspicare un successo dell'esperimento.
Ma questo non vuol dire che condividiamo regole e metodi seguiti sin qui nel perseguire l'alto obiettivo della partecipazione popolare dal basso. Sin dall'inizio di questa vicenda due anni fa ci siamo scontrati con un atteggiamento da parte dell'amministrazione poco limpido, a partire dalla definizione del regolamento. Chi segue questo blog ricorderà la vicenda ridicola della bozza del Regolamento dei quartieri, di cui veniva negata l'esistenza, mentre la si andava a discutere di nascosto per la città. In sostanza le regole per i quartieri sono state fatte ad uso e consumo dell'amministrazione, senza alcun confronto con le opposizioni in consiglio comunale e con i quartieri non allineati. L'amministrazione in ossequio al proprio programma di governo andava sostenendo di voler valorizzare i Comitati Spontanei di Quartiere e predisporre un regolamento che ne definisse il riconoscimento, le responsabilità, le competenze ed i rapporti con l’amministrazione stessa. In realtà, e i fatti successivi lo hanno confermato, l'intenzione è stata solo quella di "normalizzare" i comitati veramente spontanei esistenti che in questi anni hanno assolto brillantemente al loro compito ponendo questioni e pretendendo risposte senza essere compiacenti con l'amministrazione. Volendo ad ogni costo ricondurli ad un rapporto subalterno all'amministrazione, hanno messo su tutto questo ambaradan del regolamento e delle elezioni, non nascondendo il proprio dispetto laddove come a Terracorta e a Santa Maria-Regina Margherita non ce l'hanno fatta a far dimettere i vecchi comitati spontanei per confluire nei nuovi che devono nascere dalle elezioni. Soprattutto a Terracorta assessori e capogruppo del partito di maggioranza per mesi si sono presentati con insistenza a fare pressioni sul vecchio comitato, che ha tenuto duro di fronte a minacce e blandizie e non ne ha voluto sapere di accettare il fatto che le proprie elezioni svolte appena poche mesi fa andassero in cavalleria. Tanta insistenza è proprio sospetta se come dovrebbe essere i comitati di quartiere dovrebbero rappresentare la partecipazione dal basso, spontanea e autonoma dalla politica dei partiti. Se così non fosse, non se ne comprenderebbe la necessità, visto che le istanze dei quartieri sono già rappresentate in modo egregio dai 30 consiglieri comunali. In definitiva o i quartieri sono indipendenti dalla politica e dall'amministrazione o non hanno alcuna ragione di essere. In ossequio a questa profonda convinzione CIVICA, che è nata proprio per dar voce ai cittadini dal basso, si è astenuta da qualsiasi intromissione o tentativo di candidare propri militanti. Nonostante queste premesse l'augurio è che la partecipazione sia alta e che chi sarà eletto faccia davvero da portavoce dei problemi del quartiere e non l'ascaro al servizio di questo o quel partito. I dubbi sono notevoli sia per il numero minimo di elettori sufficienti a far sì che il voto sia valido (200 persone su 10 mila sono davvero pochine) ma anche la composizione stessa delle liste: abbondano le coppie familiari composte da marito e moglie, padre e figli, madri e figli, fratelli e così via). Il meccanismo del voto che consente di dare ben due preferenze (si consideri per il consiglio comunale ne è prevista solo una su liste di trenta persone e con un elettorato decisamente più numeroso), farà sì che possano essere elette coppie familiari, un modo davvero singolare di promuovere la partecipazione! Anche il meccanismo delle quote rosa e delle quote giovani renderà ancora più difficile una rappresentanza realistica della volontà degli elettori. Infine le modalità stesse di formazione delle liste hanno lasciato strascichi di polemiche, come a Regina Margherita, dove sono state rifiutate candidature presentate direttamente al sindaco con la scusa che dovevano essere presentate al vecchio comitato di quartiere, comitato che come ha spiegato il suo presidente Paolo Perotto su questo blog non ha partecipato alla cosa.
In ogni caso noi di CIVICA siamo pronti al confronto con i futuri comitati di quartieri come lo siamo stati per i vecchi, convinti che di partecipazione non ce ne sia mai troppa. Qui sotto pubblichiamo le sedi di voto e il link al Regolamento.
DOMENICA 22 MAGGIO 2011: ELEZIONI DEI NUOVI DIRETTIVI DEI COMITATI DI QUARTIERE
Domenica 22 maggio 2011 si vota per eleggere i nuovi Comitati di Quartiere. Tutti i residenti che hanno compiuto 16 anni potranno recarsi a votare, muniti di un documento di identità valido, dalle ore 9,00 alle 17,30. Si potranno esprimere solo due preferenze.
BORGATA PARADISO Centro 44 DOZZO Corso Antony, 44
SAVONERA Centro Anziani BONAVERO Via Boves, 8
BORGONUOVO Centro Civico DE MARIA Piazza Che Guevara, 13
VILLAGGIO DORA Sede Comitato c/o scuola Calvino Viale Partigiani, 36
SANTA MARIA BASCO Via Roma, 102
REGINA MARGHERITA Centro Anziani GIBIN Via Fiume, 12
CENTRO STORICO Villa Licia Via Martiri XXX Aprile, 61
LEUMANN-TERRACORTA Sala delle Tessitrici Corso Francia, 269