Lo chalet e i campi da bocce
Lo chalet nel Parco Dalla Chiesa: brutto e impossibile
Collegno, 20 giugno
L'incredibile storia che andiamo a raccontare oggi è quella di una costruzione "abusiva" costata più di 30 mila euro...... e che dopo innumerevoli incontri tra funzionari del Comune e fruitori dei campi da bocce continua a restare inutilizzato. Brutto è brutto: una costruzione che fa a pugni con le linee architettoniche degli edifici dell'ex Op. Che prima di costruirlo, si avesse chiaro e concordato il suo utilizzo sarebbe il meno che ci si potrebbe aspettare. Invece da mesi va avanti un braccio di ferro tra il Comune e i volontari dei campi da bocce a beneficio dei quali sarebbe stato costruito. Il Comune vuole affidarglielo a condizione che si costituiscano in associazione e paghino le spese di consumo di energia elettrica e di riscaldamento. I giocatori di bocce invece non ne vogliono sentir parlare di associarsi e pagare una quota individuale, cosa che comporterebbe però di riservare ai soci quattro dei sei campi da bocce presenti, per lasciarne al libero utilizzo come oggi solo due. La quota forfettaria per il primo anno chiesta dal Comune in attesa di verificare i consumi reali è di 1.500 euro. Per convincerli a piegarsi al progetto, i locali dello "chalet", come pomposamente viene definita il prefabbricato, hanno proposto di associarli con l'associazione Alveare Treccarichi. C'è già chi progetta di sfruttare il locale per fare l'ennesimo circolo bar con vendita di bevande e altri generi di conforto, un business insomma con grande gioia dei conduttori del chiosco!
La soluzione prospettata dal Comune ha come ricaduta il fatto che un'iniziativa che in questi anni ha garantito il libero accesso a tutti verebbe cancellata. Un altro pezzo di pubblico praticamente privatizzato, come è avvenuto con tutti gli impianti sportivi della città. Una soluzione che fa a pugni con l'impegno preso in più occasioni di lasciare il parco alla libera fruizione dei cittadini. Un impegno sempre più disatteso con pezzi del parco, da Colonia Sonora ad altre iniziative simili, che viene subaffittato ad iniziative private che di fatto escludono la grande maggioranza dei cittadini.
Sull'argomento come CIVICA abbiamo presentato l'interrogazione che allego e sotto la mozione preparata da CIVICA e Udc.
Interrogazione di CIVICA
Oggetto: Bassa costruzione nel parco Dalla Chiesa contigua ai campi da bocceConsiderato:
• che sono diversi mesi che una brutta costruzione che fa a pugni con l’ambiente parco ha sostituito quella ancora più brutta e abusiva ai bordi dei campi da bocce esistente da anni;
• che a tutt’oggi, a parte l’utilizzo come parete per le solite scritte che deturpano ill parco da tempo, il manufatto resta inutilizzato;
Il sottoscritto consigliere di CIVICA interroga l’amministrazione per sapere:
1. quanto è costata la casetta prefabbricata ai contribuenti collegnesi;
2. perché resta ancora inutilizzata;
3. se è vero che i bocciofili, a cui era destinata, non vogliono prenderla in carico;
4. come sia stato possibile costruirla e spendere il denaro pubblico per un’opera simile senza prima aver sottoscritto un accordo con i destinatari dell’opera stessa;
5. visto il suo inutilizzo, se non è il caso di rimuoverla per liberarne il parco e poterla destinare a un migliore uso.
Collegno, 15 Giugno 2010
Giovanni Lava
CITTA' DI COLLEGNOPROT. GEN. 0036486
DEL 15/06/2010 CAT. I
Mozione di CIVICA e Udc
Oggetto: Parco Dalla Chiesa: gestione “Chalet” e campi da bocce
Considerato:
• che da mesi vanno avanti i lavori per la realizzazione del progetto “Un parco per tutti” e che a seguito di questi lavori è stato edificato un prefabbricato che non era contemplato nel progetto di cui sopra e che esteticamente fa a pugni con le linee architettoniche presenti nel Parco Dalla Chiesa;
• che detto edificio è chiamato “chalet”;
• che a tutt’oggi non è chiara la sua destinazione e chi lo debba gestire;
Rilevato:
• che da oltre 20 anni il Comune di Collegno ha destinato i campi da bocce al libero uso da parte di tutti i collegnesi;
• che i fruitori dei campi da bocce hanno gestito come volontari liberamente e autonomamente gli impianti, garantendone la manutenzione, la pulizia e il controllo;
• che gli stessi con l’assistenza del Comune hanno realizzato opere di riqualificazione;
• che con l’abbattimento della vecchia struttura e con la costruzione dello “chalet” ai frequentatori dei campi da bocce viene precluso il loro utilizzo se non a seguito della costituzione di un’associazione e quindi di un loro tesseramento, pagamento di canoni e altre incombenze prima inesistenti;
• che tutto ciò ha creato allarme, disagio e confusione tra i fruitori degli impianti;
• che la proposta prima descritta contraddice non solo la politica del Comune di Collegno condotta fin qui, ma anche la più volte ribadita volontà da parte di altri gruppi e frequentatori di una fruibilità del Parco libera da burocrazie e formalismi, pur nel rispetto delle regole del vivere civile;
• che tale proposta sottrae un altro pezzo di parco alla libera fruizione dei cittadini;
Tutto ciò premesso
Il CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
a ripristinare il rapporto di fiducia, la fattiva partecipazione e collaborazione con il gruppo di cittadini che in tutti questi anni si è preso cura dei campi da bocce e di farsi carico delle eventuali spese necessarie alla gestione dello “chalet”.
Collegno, 21 giugno 2010
Giovanni Lava
Silvio Martina