venerdì, marzo 21, 2014

PROGRAMMA GIOVANNI LAVA SINDACO: TERRITORIO: STOP AL CONSUMO DEL SUOLO, BASTA CASE


Territorio: Stop al consumo di territorio, basta case!
Su Collegno negli ultimi venti anni si sono abbattuti circa un milione e mezzo di metri cubi di nuova residenza, con un indice tra i più alti dell’area metropolitana torinese. Siamo riusciti anche con il nostro apporto a fermare per il momento due grosse speculazioni edilizie già pronte a partire, quella sull’ambito di via De Amicis e quella sul Campo Volo.
Il nostro obiettivo si chiama “Stop al consumo del suolo”. Visto che a Collegno vi sono migliaia di alloggi vuoti in attesa di essere occupati, occorre che vengano adottate nuove norme urbanistiche che impediscano ulteriore consumo di suolo libero. Collegno ha bisogno di  un nuovo piano regolatore generale che determini la programmazione del territorio per i prossimi 10/15 anni partendo dalle mutate esigenze e sensibilità dei suoi cittadini.
Visti i tempi lunghi di realizzazione di un piano regolatore, ci impegniamo nei primi sei mesi  di legislatura ad adottare varianti urbanistiche che:
1) cancellino il previsto consumo di altri 600 mila mq di terreno agricolo che va sotto il nome di APEA (area produttiva ecologicamente attrezzata)
b     2) facciano sì che il Campo Volo sia sottoposto ad un vincolo paesaggistico che ne impedisca qualsiasi manomissione e lo scambio tra l’entrarne in possesso del Comune e la costruzione di nuova residenza. Tutto ciò in attesa che vi siano le condizioni per la realizzazione di un parco metropolitano. Fino a che tali condizioni non si realizzeranno, il Campo Volo va bene così com’è.
             3)   facciano sì che l’ambito di via De Amicis mantenga  e potenzi tutta la sua attuale vocazione produttiva in difesa dell’occupazione. La trasformazione in residenziale e terziaria dell’area va contenuta al massimo. Vanno previsti interventi che risolvano i problemi di traffico causati dal capolinea della metropolitana.
      4Modifichino  le norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore che facilitino la vivibilità della città, eliminando in primo luogo la norma che oggi consente di costruire a filo strada, riportando la distanza a tre metri in modo da lasciare lo spazio per marciapiedi e parcheggi più ampi.
     5Riprendano i contenuti della Variante 13 approvata nel 2010 che aveva introdotto norme per salvare ciò che restava  del tessuto storico urbano di casette con giardino al centro di una speculazione edilizia a tappeto, variante bocciata dal Tar per procedura non corretta e che il sindaco uscente si era impegnato a ripresentare nella forma corretta, cosa che non è poi mai avvenuta.
f)     6Impediscano alcuni piccoli grandi misfatti già progettati e ancora non realizzati del tipo di quello per l’edificazione di case sull'orto del Barone all'ingresso del Centro storico (per fare un esempio).