A Collegno la raccolta differenziata dei rifiuti è ferma da molti anni. Il leggero incremento registrato negli ultimi mesi è dovuto all’avvio della raccolta differenziata nei mercati. La raccolta differenziata delle utenze private è di scarsa qualità e si aggira ancora intorno al 50%, quando la legge imponeva di raggiungere il 65% nel 2010.
Da anni non viene fatta una campagna di informazione decente.
I potentati che hanno gestito finora la filiera dei rifiuti non hanno
interesse ad aumentare la raccolta differenziata per i notevoli guadagni che
garantisce il conferimento dei rifiuti prima in discarica e ora all’inceneritore.
Con la raccolta dei rifiuti porta a porta la città è stata disseminata
di file sterminate di cassonetti maleodoranti: pur senza rinunciare alla raccolta
porta a porta, la soluzione nei grandi condomini dovrà essere quella delle isole
ecologiche interrate.
Collegno è anche la città con il più alto numero di discariche e relative
puzze. La discarica esaurita di Cascina Gay inquina la falda acquifera dal lontano
anno 2000 senza che chi ne ha la responsabilità (Comune, Provincia, Cidiu) vi abbiano
fino ad oggi posto rimedio.
I gruppi di potere territoriali che hanno gestito i rifiuti alle
dirette dipendenze del partito dominante ora hanno deciso di creare una società
unica per tutta la Provincia di Torino e affidarne la gestione ai privati, questo dopo aver sottoscritto un
contratto capestro con i gestori
dell’inceneritore a spese dei cittadini della durata di 20 anni.
Il Comune di Collegno a questo punto sarebbe espropriato di qualsiasi
potere decisionale. Noi però non ci arrendiamo a questa realtà e perseguiremo ugualmente
l’obiettivo “rifiuti zero”, partendo dalla
riduzione della produzione pro-capite dei rifiuti e alla loro corretta
differenziazione attraverso un’azione permanente di sensibilizzazione dei
cittadini. Punteremo alla riduzione del
consumo di prodotti imballati attraverso convenzioni con negozi, mercati e
supermercati per il ritiro dei vuoti e con incentivi. Pretenderemo dalla nuova
società unica di gestione dei rifiuti la tariffazione puntuale (più produci
rifiuti più paghi, meno ne produci meno paghi), la realizzazione di un impianto
nella Zona Ovest per la selezione a freddo dei rifiuti recuperabili finiti
nell’indifferenziata. Ci batteremo per il superamento dell’inceneritore e nel frattempo chiederemo
che anche Collegno venga ammesso al Comitato di controllo che lo presiede,
visto che l’aria che inquinata la respira anche la popolazione collegnese .
In ogni caso, visto che non dipende solo da Collegno la chiusura
dell’inceneritore, fonte di inquinamento e di rischi per la salute dei
cittadini, le iniziative e la nostra campagna per farne a meno dal basso
attraverso l’incremento della raccolta differenziata con il recupero e il
riciclo dei rifiuti fino all’80% in cinque anni sarà: AFFAMIAMO IL MOSTRO!