lunedì, marzo 03, 2014

PRIMARIE: UN QUASI FLOP

Casciano, come volevasi dimostrare.
Non è bastata la giornata di sole primaverile a spingere in alto la partecipazione alle primarie del centrosinistra collegnese. Non che i 2891 cittadini che si sono recati ai seggi siano poca cosa di questi tempi, ma sono molto molto meno di quei 5 mila a cui puntavano gli organizzatori e avrebbe fatto parlare di grande successo. Se poi il risultato finale non rappresenta una novità (non poteva andare diversamente visto le forze in campo), le percentuali qualche piccola sorpresa in ogni caso l'hanno data. Casciano con i suoi 1384 voti (pari al 48% circa) è rimasto al di sotto della soglia del 50%. Un buon auspicio per il voto di maggio. Se non sfonda tra i suoi, figuriamoci quando si cimenterà con tutto il corpo elettorale!
L'altra piccola sorpresa viene dall'affermazione dell'altro Francesco (un nome che porta bene da un anno a questa parte). Zurlo, infatti, con i suoi 626 voti, pari al 22%, supera Gianni Pesce che si piazza solo al terzo posto con 577 voti, circa il 20%. Chiude a distanza Enrico Manfredi che con i suoi 282 sfiora il 10% dei voti .
La lezione politica che viene dalle primarie di ieri è che chi si è fatto in quattro nel mese di campagna elettorale che le ha precedute nel voler far credere nella possibilità di un qualche cambiamento nella gestione del potere collegnese è stato un un illuso o un millantatore. Chi tra i supporter dell'uno o dell'altro ha continuato nonostante tutto a battere la strada del possibile cambiamento dall'interno ha fallito per l'ennesima volta. Il "sistema collegnese" è irriformabile e si può solo abbattere dall'esterno.
Patetici sono apparsi ieri sera i candidati sconfitti che avevano promesso ai collegnesi la luna, cioè che con un una loro vittoria sarebbe stata tutta un'altra musica, e che si sono precipitati ad urne ancora calde a congratularsi con il vincitore. Tranquilli, il vincitore saprà essere magnanimo con voi e lo sarà tanto più vista la sua debolezza politica ed elettorale. In realtà, a nostro avviso, gli sfidanti non ci hanno mai creduto davvero di poter cambiare qualcosa, nonostante i loro programmi "rivoluzionari". L'obiettivo era molto più terra terra: quello di conquistarsi un posto al sole nella prossima amministrazione.
Noi di CIVICA ci siamo opposti e ci opporremo al candidato sindaco Francesco Casciano non tanto e non solo per la vicenda Top, non tanto e non solo per il fatto che rappresenta il prototipo della malata politica italiana in quanto è sempre vissuto solo e soltanto di politica (assessore per dieci anni con D'Ottavio, sei anni presidente della municipalizzata Top, quattro anni amministratore delegato della CIDIU Servizi ) mescolando allegramente incarichi di partito e incarichi di nomina politica e tutto questo senza uno straccio di preparazione professionale. Ci opporremo soprattutto perchè rappresenta la continuità più assoluta con le politiche portate avanti prima da D'Ottavio e poi da Accossato, rappresenta la continuità più organica possibile con quel coacervo di piccoli e grandi interessi della casta politica che da sempre domina a Collegno e che ha reso asfissiante la stessa aria che si respira nelle istituzioni e nelle stanze della politica cittadina.
Il buon Francesco da qualche tempo non fa che invitarmi ad un percorso di "riconciliazione". Ci ho riflettuto e ora sono pronto ad iniziarlo se indossa insieme a me il saio francescano della penitenza per poi ritirarci entrambi a vita privata. Siccome dubito che lo farà, sarò costretto a battermi con tutte le mie forze affinchè non venga eletto sindaco per evitare alla città di Collegno questa ennesima sventura politica. E chi vuole battersi insieme a noi di CIVICA non ha che da venire a dare una mano, ad iniziare da questa sera nell'incontro che si terrà presso la Borgonuovo in piazzale Avis alle ore 21.
Giovanni Lava