Questa volta il Comune non c'entra, ma non per questo fanno meno effetto gli alberi tagliati lungo la bialera di via Torino. Il terreno appartiene alle Ferrovie e lo scempio va addebitato a loro. Quell'angolo incolto di verde evidentemente dava fastidio o qualcuno ha voluto procurarsi la legna per il prossimo inverno. Davanti a questo ennesimo atto di crudeltà, piange il cuore. Una piccola macchia di verde marginale in città come quella di via Torino rappresenta un piccolo polmone che aiuta a diminuire i livelli di inquinamento dell'aria l'aria inquinata e rappresenta anche un rifugio per molte specie animali che vi trovano rifugio e nutrimento.
Ad una brutta notizia, vogliamo affiancare una positiva, quella del restauro delle serre dell'ex Op che va sotto il suggestivo titolo di "Orto che cura".
Il restauro è avvenuto all'interno di un progetto promosso dal Patto Territoriale che contempla la creazione di un centro di lavoro guidato per l'inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità. Il progetto è stato affidato alla cooperativa sociale Airone. Se dopo l'inaugurazione di venerdì scorso, verrà anche sottoscritta in tempi brevi la convenzione ventennale con la cooperativa che ancora manca, in un anno una decina di persone con disabilità disoccupate potranno trovare qui la possibilità di imparare un mestiere utile all'inserimento lavorativo successivo, almeno è quanto tutti ci si augura.
Giovanni Lava