giovedì, maggio 29, 2014

LETTERA APERTA A FRANCESCO CASCIANO, NEO-SINDACO DI COLLEGNO


Caro Francesco Casciano,
è inutile che ti dica che la tua elezione non mi ha fatto piacere, visto che l’ho combattuta da ben prima che il tuo nome venisse proposto ufficialmente ed è superfluo che qui ne ricordi le motivazioni che sono arcinote a tutti.
La maggioranza degli elettori che si sono recati alle urne ha deciso diversamente e io rispetto la loro scelta.
Oggi, dunque, sei il sindaco di Collegno, e mi auguro che tu ambisca ad essere il sindaco di  tutti i cittadini, anche di quelli che non ti hanno votato, compreso il sottoscritto. Come cittadino, ma soprattutto come consigliere comunale che ha vissuto in prima persona gli errori e le contraddizioni della passata legislatura consentimi di darti qualche suggerimento.
Innanzitutto, se davvero vuoi bene a questa città, non nominare una giunta che sia la fotocopia di quella passata, una giunta anonima e senz’anima composta con il manuale Cencelli e di signor nessuno senza competenze. Ti prego: non nominare assessore qualcuno solo perché ha preso qualche centinaio di voti di preferenza.  Se vuoi bene alla città, ma anche a te stesso, circondati di persone culturalmente e professionalmente valide che non vedano nella carica di assessore solo uno strumento per favorire gli amici e farsi propaganda 365 giorni all'anno per cinque anni. Collegno merita di più.
Non commettere lo stesso errore del tuo predecessore, nomina un assessore all’urbanistica competente. Basta con i dirigenti che fanno gli assessori e basta anche con i privati che gestiscono le attività sportive a Collegno.
Mi rendo conto che non ti sarà facile scrollarteli tutti di dosso, ma non è impossibile, bisogna solo volerlo. Certo ci vuole una grande forza d’animo. Più facile replicare ancora una volta un modello ereditato dal secolo scorso. Se dimostri, invece, coraggio non ti mancheranno il sostegno dei cittadini, ad iniziare dalle tante persone perbene che ti hanno votato, e, perché no, anche nostro. Prendi esempio da Renzi.
Si dice che nel timore di non farcela, hai firmato molte cambiali. Strappale! Tu sei arrivato alla carica di sindaco con la nomea di uomo con tanti padrini. A volte nella storia accade il miracolo che persone ritenute manovrabili nel momento in cui assurgono ad un’alta responsabilità si rivelano di tutt’altra pasta e non solo si fanno valere sugli sponsor interessati ma lasciano nella storia di un paese o di una città un segno di rinnovamento e di buon governo su cui nessuno avrebbe scommesso prima.
Sul piano dei contenuti voglio ricordarti alcune delle nostre proposte. Innanzitutto il progetto per i giovani in cerca di prima occupazione. Tu conosci già la nostra proposta. Occorre fare tutto il possibile e anche l’impossibile per tirarli fuori dalla loro condizione di disoccupati senza prospettive.
Al secondo posto - solo per la scaletta - la questione della salvaguardia del territorio e del tessuto consolidato della città (variante 13).
Lo stop al consumo del territorio non è un’utopia né può essere solo una promessa elettorale. Il Campo Volo non si compra e non si vende in cambio di altre colate di cemento. E poi la trasparenza, la partecipazione, la gestione del patrimonio comunale, a partire dagli impianti sportivi. Troppe ombre si sono accumulate sulle passate gestioni, grande è il malcontento. Mi fermo qui, altrimenti rischio di riscrivere tutto il nostro programma.
Come CIVICA ti garantiamo un’opposizione senza sconti, ma leale. Non mancheremo di dare il nostro sostegno in consiglio comunale e in città alle iniziative che dovessimo condividere.
Scegli il meglio per la città sia nelle persone che nelle idee, perché il bene di Collegno è il nostro bene. Dai valore a Collegno: noi ci siamo battuti per questo e ci batteremo sempre e solo per questo.
Giovanni Lava