mercoledì, giugno 04, 2014

ZERO WASTE A CINEMAMBIENTE

Paul Connett, il secondo da destra a fianco del regista di Zero Waste Raffaele Brunetti
A tu per tu con Paul Connett.
Può capitare di incontrare da vicino il grande Paul Connett per caso e restarne affascinato. E' successo domenica scorsa al cinema Massimo nella sala dove erano stati appena proiettati due film della 17a edizione di CINEMAMBIENTE. Il primo, un cortometraggio poetico e terribile La città bianca realizzato dal fotografo Tommaso Ausili, sulle morti da amianto a Casale, il secondo invece, Zero Waste di Raffaele Brunetti, racconta la storia dei rifiuti a Napoli in cui compare anche Paul Connett, lo scienziato "matto", come viene definito nel film, lo scienziato americano padre della Strategia Rifiuti Zero e che a Napoli si è recato più di una volta. Ed ecco al termine della proiezione che Paul Connett si materializza in sala per essere intervistato. Vi facciamo vedere un frammento dell'intervista ripresa con il telefonino.
Strategia Rifiuti Zero ascoltando Paul Connett smette di essere qualcosa di utopistico e diventa invece qualcosa a portata di mano, basterebbe volerlo sul serio. C'è una frase chiave nel suo discorso che recita più o meno così: il primo passo per una strategia rifiuti zero dovrebbe consistere nel divieto di produrre qualunque cosa che non sia riciclabile.  Basterebbe una legge in tal senso. Poi con la raccolta porta a porta e con impianti di trattamento a freddo si recupererebbero i rifiuti e si rimetterebbero in circolo. Se tutti al mondo consumassero quanto gli americani, già oggi sarebbero necessari 4 pianeti, per gli europei 2. Con Cina, India e Brasile che ci stanno imitando così bene, il destino è segnato.
Immagine "rubata" di Paul Connett
Bellissima l'immagine del film quando davanti ai napoletani agitando le sue manone, dice: le uniche bacchette magiche per risolvere il problema dei rifiuti sono le nostre mani quando le usiamo per differenziarli.
Giovanni Lava