Riusciranno i nostri eroi (i consiglieri dell'opposizione) a portare a casa una seconda commissione d'indagine? Forse è questa la chicca della riunione del consiglio comunale convocato per questa sera.
All'ordine del giorno, infatti, delle mozioni vi è la richiesta di varare una commissione di indagine che faccia luce nel grande sottobosco rappresentato dalla concessione di locali e impianti sportivi a società, associazioni, ecc. Il patrimonio comunale da sempre è stato il terreno su cui si sono create vere e proprie fortune elettorali grazie a concessioni e convenzioni di grande favore che hanno fatto sì che gli impianti sportivi diventassero veri e propri feudi inviolabili. Questo ha fatto sì che nel tempo si creassero anche grandi disparità di trattamento, ma soprattutto che lo sport a Collegno potesse e dovesse essere praticato solo da chi avesse aspirazioni agonistiche a scapito di chi volesse fare solo sport amatoriale. Più volte CIVICA ha denunciato questo stato di cose. Adesso due episodi hanno hanno rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso: la gestione dei locali di Villa Guaita e il nuovo appalto della piscina. Nel primo caso a fronte di segnalazioni e di una convenzione stipulata 15 anni fa e di recente rinnovata con molti punti non chiari, la richiesta di delucidazioni è rimasta inevasa da parte degli uffici comunali per molti mesi e ancora lo è. Nel secondo caso, la piscina comunale, la nuova gestione ha praticamente dimezzato i tempi riservati al nuoto libero, l'unica pratica sportiva libera per cittadini di ogni età senza che si dovesse iscrivere a corsi. Questi ad altri episodi che richiedono finalmente un po' di luce hanno indotto CIVICA e gli altri partiti di opposizione a chiedere la commissione di indagine.
Da voci di corridoio pare che, se possibile, questa richiesta è ancora più indigesta al cerchio magico che governa Collegno di quella sulla TOP. E ho detto tutto. Forse temono che si scoprano molti più altarini. Con una maggioranza sempre più divisa, ogni risultato appare possibile, da qui pare che il maldipancia sia arrivato a produrre dei veri e propri contorcimenti e travasi di bile. Ancora una volta la maggioranza si trova davanti ad un bivio politico di non poco conto in tempi come i nostri: respingere la richiesta di nomina della commissione e apparire agli occhi dell'opinione pubblica come chi vuole impedire l'accertamento della verità perchè chissà che cosa ha da nascondere, oppure acconsentire obtorto collo e correre il rischio di ritrovarsi sulla graticola per mesi alla mercè di accertamenti di fatti ed circostanze spiacevoli e qualche volta magari inconfessabili. In ogni caso il re è sempre più nudo!
Giovanni Lava