Il sequestro tardivo di Punto Ambiente: chi paga?
Il sequestro da parte della magistratura Venerdì Santo, giorno di passione, dell'impianto Punto Ambiente e del compost prodotto finora rappresenta l'ultimo atto di una debacle politico amministrativa spaventosa, da vergogna, costata al contribuente decine di milioni di euro e più di due anni di puzze nauseabonde per tutti.La situazione richiederebbe un sussulto di dignità. Un intero gruppo dirigente politico e amministrativo dovrebbe rassegnare subito le dimissioni. Ma la politica dalle nostre parti è morta, regna solo l'impunità, perciò restano tutti aggrappati come cozze al loro posto: dagli amministratori e dirigenti del Cidiu per finire ai sindaci che li hanno nominati e che dovrebbero risponderne politicamente. Nessuno che scolli le chiappe dalle poltrone. Dobbiamo solo sperare che ci pensi la magistratura a fare pulizia come sta avvenendo da altre parti.
Incredibili sono state le dichiarazioni da parte dei nostri "eroi" al giornalista della Stampa pubblicate sabato scorso. Il presidente del Cidiu lamenta che l'impianto è stato posto sotto sequestro giusto 10 giorni prima della chiusura già decisa. Dovrebbe ringraziare i tempi biblici della nostra Giustizia che è arrivata a chiudere l'impianto con due anni di ritardo. Stupefacente la dichiarazione dell'amministratore delegato che come i bambini lamenta che loro non hanno colpe, perchè sono subentrati nella gestione solo il 1° novembre scorso, dimenticandosi che il 98% della società Punto Ambiente Srl era di proprietà del Cidiu Spa e di fatto non aveva mai goduto di autonomia politico-amministrativa, tanto che la commissione consiliare di Collegno a seguito delle tremende puzze che ammorbavano l'aria della città nel corso della visita all'impianto Punto Ambiente il 29 maggio 2010 fu ricevuta dal direttore generale di Cidiu Spa, il quale si prodigò a dare ampie assicurazioni che il problema sarebbe stato risolto entro un mese. Spudorate le dichiarazioni del sindaco di Druento, che invece di dimettersi per il danno arrecato alla collettività, lamenta il danno economico prodotto dal provvedimento di sequestro di un impianto che avrebbe chiuso da lì a dieci giorni. Nella risposta ad una interrogazione di CIVICA del 20 febbraio scorso il presidente del Cidiu mette nero su bianco che i mancati introiti 2010-2011 per il ridotto conferimento a Punto Ambiente dell'organico a causa delle puzze ammonta a euro 3.686.112. Patetica poi la dichiarazione del sindaco di Druento - ma poteva mancare nella liturgia di una classe politica sepolta dalla Storia? - di dispiacere per i lavoratori che restano senza lavoro come se fosse colpa della magistratura e non di un impianto costruito male e gestito peggio di cui anche egli è corresponsabile per la sua quota parte.
Eppure avreste dovuto vederli gli impuniti come si pavoneggiavano il giorno dell'inaugurazione di Punto Ambiente quel lunedì 28 settembre 2009 e come gozzovigliavano al ricco buffet a disposizione di tutti gli invitati e al pranzo di gala riservato ai Vip. A rileggere la cartella stampa distribuita quel giorno c'è di che farsi venire i brividi per la distanza siderale che corre tra il libro dei sogni venduto allora e la dura realtà che ne è seguita. A caratteri cubitali vi era scritto che il compost prodotto sarebbe stato di ALTA QUALITA'. Infatti dal giugno a dicembre 2011 è stato messo in vendita a 1 euro a tonnellata. Come CIVICA abbiamo presentato un'interrogazione per sapere quanto ne è stato venduto. Ora la magistratura l'ha sequestrato perchè dalle analisi è emerso che la percentuale di vetro presente lo rende pericoloso per l'ambiente. In quel libro dei sogni si affermava che sarebbe stato ottimo utilizzarlo per le coltivazione biologiche!
In ogni caso resta sempre da chiarire come sia stato possibile tutto ciò e perchè improvvisamente il progetto che prevedeva una sezione anaerobica e una aerobica nel maggio 2005 dopo ben otto anni di gestazione viene stravolto e si consente di costruire solo la parte aerobica. Provincia, sindaci, amministratori tutti d'accordo. Quella sezione anaerobica che si dice di voler costruire ora. Vedremo se e quando sarà costruita quanto verrà a costare in più. Il giorno dell'inaugurazione fornirono una tabella da cui risultava che Punto Ambiente in totale era venuto a costare 24.632.877,11 euro.
Soldi buttati via, visto che ora i rifiuti organici devono essere portati nel Veneto per essere trattati. Sempre che, vista la loro scadente qualità, non vengano rispediti al mittente.
Giovanni Lava