La casa all'angolo tra Piazza 4 Novembre e via Amedeo D'Aosta
Un Centro Storico da salvare o no?
Chiunque abbia dimestichezza con il Centro Storico di Collegno non può non essere rimasto colpito negativamente dalla manomissione del profilo lineare delle case dalla sopraelevazione che è stata realizzata all'angolo tra la piazza 4 Novembre e via Amedeo D'Aosta.
Così si presentava prima dei lavori l'angolo della piazza
Se Collegno anche con i suoi 50 mila abitanti è rimasto sotto sotto un paesone, il Centro Storico è come un paesino dove tutti si conoscono e sanno tutto, o quasi, di tutti. Non poteva dunque nè passare inosservata la sopraelevazione nè suscitare commenti e mormorii da chi è rimasto scandalizzato per l'accaduto o semplicemente è un po' invidioso perchè avrebbe voluto comportarsi allo stesso modo e gli è stato impedito o non ci aveva pensato quando ha ristrutturato la propria casa. Così gira gira anche CIVICA è stata interessata alla cosa a forza delle segnalazioni che le sono pervenute.
La prima cosa che ci è premuto verificare è stata la possibilità che ci fosse un abuso oppure no. Secondo gli uffici comunali a cui ci siamo rivolti la sopraelevazione non è frutto di un abuso ma di un'applicazione letterale delle norme del Piano regolatore vigente che dà la possibilità di alzare di un metro al colmo del tetto, metro che poi per l'irregolarità della casa può anche aumentare all'altezza del muro perimetrale. Abuso o no, abbiamo potuto verificare che questo Piano ha in sostanza dato la possibilità di fare di tutto e di più rispetto al Piano di Recupero redatto dall'arch. Ognibene alla fine degli anni Settanta che invece tutelava in modo molto più puntuale le caratteristiche del Centro Storico. In alcuni casi, lo si è già fatto e si continuerà a farlo, si può tranquillamente abbattere e ricostruire senza nessun vincolo, in altri si può ampliare il manufatto precedente, in altri come nel nostro caso si può sopraelevare senza tener conto dell'altezza delle case dello stesso isolato. Questo Piano regolatore se non rappresenta un vero e proprio libera tutti rispetto ai vincoli in vigore in precedenza, che tanto stavano stretti ai proprietari e ai professionisti del settore, ci va molto vicino. Gli effetti sono poi questi veri e proprio pugni negli occhi a cui i cittadini reagiscono mostrando tutto il loro disappunto. Il dilemma è quello solito: troppe regole che ingessano e impediscono o rendono molto costosi gli interventi di modernizzazione delle abitazioni oppure poche regole elastiche che stravolgono l'esistente e lo rendono irriconoscibile? Forse dopo circa dieci anni di applicazione delle norme previste dal Piano regolatore vigente anche nel caso del Centro Storico sarebbe opportuno fermarsi un attimo, aprire un dibattito con la popolazione residente e verificare la necessità o meno di modificarle in tutto o in parte. Altrimenti da qui in avanti i pugni nell'occhio, anche più pesanti e devastanti per l'immagine che i collegnesi hanno del loro piccolo, ma non meno importante Centro Storico.
Giovanni Lava