E questa grana proprio non ci voleva per il nostro sindaco. Bastava quella della sostituzione di Valentino. C'è già chi annuncia un autunno "caldo" per la maggioranza collegnese con tutti i problemi per mantenere un equilibrio politico tra le varie anime del Pd.
La nomina di Gianni Pesce alla Smat dopo dieci anni di assessorato all'ambiente è parso il giusto premio di buonuscita dall'assessorato e dai Verdi, abbandonati in zona Cesarini prima delle ultime elezioni e lasciati in braghe di tela. Non esiste una norma che vieta ad un consigliere della Smat di risoprire la carica di consigliere comunale, però la Smat ha in appalto il servizio idrico di Collegno insieme a quello della depurazione delle acque e questo secondo autorevoli pareri rende le due cariche incompatibili, per cui il nostro dovrà abbandonare una delle due. Una scelta difficile, perchè quella di consigliere comunale ha un maggiore valore politico, mentre quella di consigliere Smat è più gratificante sul piano economico (1500/2000 euro al mese). A Pesce l'ardua scelta anche se noi non abbiamo dubbi su quale delle due abbandonerà.
Intanto continua il tormentone sul successore di Valentino. Nonostante l'ipocrisia della difesa dell'assessore imputato, tutti nel Pd sono ormai convinti che la sostituzione debba essere fatta, tanto che subito dopo l'udienza di Luglio che rinviò ad ottobre quella successiva, vi è stata la processione dei consiglieri dal sindaco ad offrirsi di sostituirlo. In pubblico tutti si dicono solidali con lui, in privato si azzannano a chi debba rippiazzarlo. Alla fine il sindaco pare proprio che stia meditando di nominare un "esterno".
Giovanni Lava