venerdì, settembre 24, 2010

Gli smemorati di Collegno

Manifestazione del 25 Aprile
La memoria dimezzata
Nel prossimo consiglio comunale del 30 settembre l'assessore Macagno, delega alla pace, porterà una delibera con la quale si dovrà approvare il nuovo statuto e la convenzione per il funzionamento dell'ufficio intercomunale pace (U.I.P.)...
Un impegno, quello della pace, sul quale da sempre il comune di Collegno si è distinto. Nulla da dire sulla convenzione e sullo statuto. Molto da dire invece sul programma relativo alle politiche di pace, almeno là dove la delibera recita: "da gennaio ad aprile: occasioni di recupero della memoria sociale, nazionale e cittadina (27 gennaio "Giornata della Memoria, 21 marzo "Avviso Pubblico", 25 Aprile "Festa della Liberazione" coillegata alla giornata della Memoria, 30 aprile "In memoria dei Martiri di Collegno e Grugliasco"). Nulla di diverso dunque da quello che si è sempre fatto. Ma quello che proprio non è accettabile è quel "recupero della memoria ... cittadina". Quando l'ho letto ho pensato che questa potesse essere la volta buona per la politica collegnese di ricucire la memoria divisa fin qui praticata, recuperando finalmente i fatti accaduti il 1° maggio 1945 e facendo i conti con un silenzio che dura ormai da 65 anni e spudoratamente riaffermato in occasione della discussione della mozione presentata da CIVICA nella primavera scorsa, quando la maggioranza ha rifiutato di dare una soluzione al problema della memoria collegnese. L'assessore però farfugliando una risposta incomprensibile, parlando di fatti particolari non di sua competenza, ha escluso che quella frase (recupero della memoria) volesse significare l'inizio di una fase nuova. Dalla discussione che ne è nata, ancora una volta è emersa una grande confusione - quanto in buona fede, quanto strumentale è difficile dirlo. Ogni volta si accusa di voler mettere sullo stesso piano le vittime, di voler stravolgere i valori della Resistenza e così via. Quando si parla di memoria, invece, il problema è di recuperare tutto ciò che è accaduto, fatti su cui poi ognuno è libero di pensarla come vuole. Collegno non è sola in questa esperienza di memoria divisa. Ma in altri comuni con il tempo e con uno sforzo anche doloroso si è cercato di colmare il divario tra quanto realmente accaduto e il ricordo tramandato. Non ci può essere "pace" senza fare davvero i conti con il proprio passato. A Collegno si continua a negare e far finta di nulla. E' per questo che come CIVICA abbiamo presentato l'emendamento che pubblichiamo sotto.


EMENDAMENTO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE COMUNALE DI CIVICA Giovanni Lava
   

Consiglio comunale del 30 Settembre 2010
Delibera di approvazione nuovo statuto e schema di convenzione per il funzionamento dell’ufficio intercomunale pace (U.I.P.)
EMENDAMENTO
AL PUNTO 5) Programma relativo alle politiche di pace e di non violenza […], secondo comma
Considerato
• che la delibera recita “occasioni di recupero della memoria sociale, nazionale e cittadina”;
• che in Conferenza dei capigruppo l’assessore Macagno, alla richiesta di sapere se il programma preveda il recupero di tutta la memoria, compresa quella relativa alla strage del 1° Maggio 1945, ha risposto negativamente e non è stato in grado di assumere l’impegno a che ciò avvenga,
in attesa di un impegno dell’assessore e dell’amministrazione a che la città di Collegno faccia i conti con una memoria a tutt’oggi dimezzata, il sottoscritto consigliere di CIVICA chiede che il Consiglio comunale si pronunci a che il Sindaco e la Giunta stralcino dalla delibera la frase “occasioni di recupero della memoria sociale, nazionale e cittadina” e la sostituiscano con “ celebrazioni”, cancellando al fondo dell’elenco il termine MEMORIA. Stesso dicasi per il medesimo passaggio nella Premessa alla delibera.
Collegno, 23 Settembre 2010
Firma
Giovanni Lava

CITTA' DI COLLEGNO
PROT. GEN. 0055872
DEL 24/09/2010 CAT. I