Nel precedente post, alla notizia della distribuzione delle deleghe dell'ex assessore Valentino a Barbara Martina e a Danila Voghera, ho espresso l'augurio che si trattasse di una cosa seria e non di uno escamotage...
Non occorre aspettare oltre per optare per la seconda ipotesi. Infatti mi era sfuggita la dichiarazione virgolettata del sindaco su "La Stampa" di ieri, nell'articolo a firma Patrizio Romano. La riporto integralmente: «La prossima settimana formalizzerò il passaggio a Danila Voghera dei Lavori pubblici, della Viabilità e del Territorio; mentre a Barbara Martina andranno i rapporti con il Cidiu e la Mobilità - puntualizza il sindaco -. Questo sempre auspicando di riprendere il percorso con Valentino». Il nostro sindaco, la Zarina di Collegno, non smetterà mai di deludere le attese ogni volta che da lei ci si aspetta un colpo d'ala. Non si capisce dove stia la differenza rispetto ai quattro mesi e mezzo trascorsi dalle dimissioni di Valentino. Si tratta di un cambiamento solo formale. L'interesse della città continua ad essere messo in secondo piano rispetto a quello di un politico imputato, che tra l'altro ha messo al corrente il suo sindaco dei suoi guai giudiziari il 14 di maggio, come attesta la stessa Accossato. Un bel modo per onorare la fiducia senza limiti che invece il sindaco vuol far credere di nutrire nei suoi confronti oltre ogni limite immaginabile.
Ma se il sindaco continua a prendere in giro i suoi cittadini, privandoli di un referente credibile in un momento tanto difficile anche a causa delle puzze, stupisce il fatto che le due "beneficiate" siano state al gioco di un incarico a tempo, un tempo peraltro non definito: un mese, due mesi, tre mesi, ... Un gioco a tempo solo per tenere in caldo la poltrona a Valentino se dovesse essere assolto o ad un altro se Valentino dovesse essere condannato. Una prospettiva entusiasmante. Ce di che farsi cadere le braccia. Come se si potesse davvero entrare e uscire a comando da un ruolo tanto difficile e delicato quale quello dell'assessore ai lavori pubblici o ai rifiuti. La distribuzione delle deleghe di Valentino in questo quadro è una vergogna, una vergogna per una città dalle tradizioni forti come Collegno, una vergogna per un partito, quale il partito democratico, erede di una tradizione di ben altra tempra. Siamo alla fine dell'Impero. Prima vanno a casa, meglio è per tutti.
Giovanni Lava