sabato, settembre 06, 2014

TOP, LA RESA DEI CONTI: CASCIANO DIMETTITI!

La requisitoria della Corte dei Conti sulla TOP demolisce in un colpo solo 10 anni di mala politica a Collegno.
Confesso che mi veniva da piangere a leggere nero su bianco quanto nei precedenti cinque anni ho sostenuto in consiglio comunale, nelle commissioni, su questo blog in merito alla vicenda TOP. Solo che non ero io ad averlo scritto, ma la Corte dei Conti con dati e riferimenti di legge che fanno impallidire la bozza che avevo tirato giù in vista di una relazione di minoranza per i lavori della commissione d'indagine, lavori mai conclusi per gli intralci posti da chi non aveva come obiettivo la verità ma solo quello di sgombrare ogni ostacolo all'elezione di Francesco Casciano a sindaco.
Le 38 pagine della delibera 159/2014 vanno lette tutte d'un fiato. (Per leggerle visto che sono pubblicate su DRIVE di Google occorre avere una casella postale gmail). I giudizi sull'operato del Comune di Collegno, dei suoi amministratori e dei suoi uffici sono durissimi a partire dall'esame del primo atto fino all'ultimo. Tutti i passaggi della storia della TOP, dalla delibera del 1999 alla fase di liquidazione sono demoliti. E con essi viene demolita anche l'immagine che il Comune di Collegno ha sempre voluto dare di sé di comune dai conti a posto, dal bilancio sano e cristallino. Un danno economico e di immagine incalcolabile. E adesso chi paga?
Intanto occorrerà attendere le decisioni della Procura Regionale per il Piemonte a cui la delibera è stata inviata. Il danno erariale accertato è di circa 600 mila euro, al netto dei 110 mila euro di capitale versato dal Comune di Collegno e dei 122 mila euro riconosciuti dal Comune alla Top come pagamento di fatture con una procedura che per i magistrati della Corte dei Conti fa acqua da tutte le parti.
Esiste una concreta possibilità che ad essere chiamati a risarcire il Comune del danno erariale possano essere non solo gli amministratori e i dirigenti che hanno deliberato, ma anche i consiglieri comunali che hanno votato a favore delle due delibere per far fronte ai debiti lasciati dalla Top per complessivi 410 mila euro.
L'aspetto politicamente più inquietante è dato dal fatto che i tre principali protagonisti della vicenda Top, dopo il famigerato patto della "frittata", sono stati tutti nel frattempo promossi: D'Ottavio in Parlamento, Accossato in Regione e Casciano è stato eletto sindaco. Che tempestività, eh, Corte dei Conti!!!
Sono stato più volte deriso dalle facce da c. che hanno gestito a modo loro la vicenda TOP, sostenendo che con la commissione d'indagine non avevamo cavato un ragno dal buco, perchè tutto era stato fatto nei migliori dei modi. Nei migliori dei modi di sicuro, ma non certo a favore dei cittadini. Oggi forse non ridono più. Ma non è ancora finita. Ora aspettiamo che della cosa si occupi la magistratura ordinaria, visto i tanti punti oscuri che restano da illuminare. Ma ogni cosa a suo tempo.
Dalla delibera della Corte dei Conti emerge una classe politico-amministrativa che pur di raggiungere i propri scopi, occupare le poltrone e lucrare prebende a spese dei cittadini è disposta a stravolgere le leggi e le procedure. A sostenere il contrario della realtà, come quando in commissione hanno messo in guardia i consiglieri comunali da votare contro le delibere che stanziavano i quattrini per pagare i creditori della TOP. Il rischio che correvano a loro dire era di dover pagare di tasca propria i maggiori oneri che ne sarebbero venuti al Comune. Oggi la Corte dei Conti sostiene esattamente l'opposto. Ci si chiede se i nostri eroi ci sono o ci fanno. A mio avviso ci sono e ci fanno anche. Un po' e un po'.
Qualcuno ora dovrebbe spiegare come sia stato possibile che un partito non grande, ma numeroso sì, come il Pd, sia stato costretto a scegliere Casciano come proprio candidato sindaco nonostante la TOP. Possibile che in un partito così affollato non esistesse un candidato meno compromesso? Appena eletto si ritrovano ad avere un sindaco zoppo, spernacchiato. Esiste solo una strada per recuperare autorevolezza: che si dimetta insieme a tutti suoi amici e si torni al voto. Noi glielo chiediamo.
Nel frattempo abbiamo presentato come lista CIVICA e M5S la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario e urgente in cui si possa chiedere conto di tutto quanto emerso dalla delibera della Corte dei Conti  e molto altro ancora.
Giovanni Lava