Nel programma elettorale di CIVICA del 2009 a fronte del milione di metri cubi costruiti nei dieci anni precedenti si proponeva un abbassamento degli indici di cubatura e una moratoria di cinque anni a qualsiasi consumo di territorio verde.
Ora c'è qualcuno (provate ad indovinare chi) che cerca di far passare CIVICA come la forza politica che vuole alzare gli indici di cubatura nell'area di via De Amicis. Un modo come un altro per diffamare chi si sta battendo da sempre e alla luce del sole in senso completamente opposto. D'altronde si tratta della solita tecnica di chi non ha argomenti o peggio coltiva interessi poco presentabili. All'epoca delle elezioni fu messa in giro la voce che il sottoscritto si fosse candidato sindaco solo per dispetto dopo che mi avrebbero negato un posto da assessore!
Per tornare all'area di via De Amicis, se c'è qualcuno che è pronto ad innalzare gli indici di cubatura previsti questi va cercato nel partito del sindaco, non certo tra chi si sta battendo per una trasformazione di quell'area per mezzo di una variante urbanistica progettata dagli uffici comunali e non dai privati, una variante complessiva di tutta l'area e non a spizzichi e bocconi. Allora lo ribadiamo una volta per tutte: gli indici programmati, che vanno da un minimo dello 0,40 ad un massimo di 0,60 mq/mq, non solo non vanno aumentati, ma chiediamo che vengano abbassati. E' anche possibile che qualcuno in tutta buona fede abbia frainteso la nostra posizione a seguito di una battuta fatta nel corso dei lavori della commissione urbanistica, quando ho detto che gli indici di cubatura rischiavano di essere un falso problema. L'intenzione era quella di mettere in guardia chi focalizza tutta l'attenzione sugli indici di cubatura tralasciando il contenuto, e cioè la qualità complessiva del progetto. Forse è allora il caso di ribadire quanto già affermato su Collegno Notizie (a proposito: chi l'ha visto?) per quanto riguarda il metodo: a) la variante urbanistica deve essere progettata dal pubblico come garanzia che gli interessi della collettività siano tutelati; b) la variante deve interessare tutta l’area, perché solo un progetto unitario garantisce soluzioni razionali ed efficaci; c) tutti gli operatori e i soggetti interessati alla variante devono essere coinvolti nel progetto, senza preferenze e pregiudizi; d) ogni decisione deve essere presa solo dopo che i cittadini siano stati messi in condizione di partecipare attivamente alla definizione delle soluzioni che si vogliono adottare. I quanto ai contenuti come CIVICA chiediamo: 1) l'acquisizione del Campo Volo come parco pubblico nella sua integrità (no a villette più o meno di lusso); 2) garanzia per le aziende che vogliono continuare ad operare nell'area di poterlo fare senza impedimenti (problemi del traffico); 3) tempi e costi certi per chi vuole ricollocarsi; 4) la soluzione dei problemi di traffico e di parcheggio selvaggio anche attraverso una seria politica di incentivi nei confronti di chi vuole avvalersi del trasporto pubblico o utilizzare la bicicletta in sicurezza per raggiungere la metropolitana; 5) rispetto dell'indice del 20 % di suolo permeabile come fissato dal Piano regolatore; 6) quote significative di edilizia pubblica a favore delle famiglie meno abbienti, dei giovani e degli anziani soli; 7) servizi adeguati al nuovo quartiere e alla città; 8) edifici di classe energetica superiore (bassi consumi e autoproduzione di energia). Ultimo, ma non ultimo, la qualità estetica ed urbanistica del nuovo quartiere. Basta con le schifezze edilizie, replicate all'infinito, quelle per intenderci con i tetti colorati da paese dei puffi o i grandi scatoloni, orribili a vedersi e ancor di più ad abitarli. In ogni caso noi siamo pronti a confrontarci con qualsiasi posizione, ovviamente solo alla luce del sole.
Giovanni Lava