Collegno, 12 Marzo 2010, ore 17, 30
Alla richiesta di annullamento delle nomine degli scrutatori il sindaco, dopo aver riportato la norma di legge che regola tale nomina, risponde che "la commissione ha rispettato la norma che non prevede nell'autonomia organizzativa della stessa nessuna ingerenza del Consiglio comunale e quanto meno della Conferenza dei capigruppo".
Dunque possiamo stare tranquilli: a Collegno ...
... non vi è stata alcuna lottizzazione da parte dei partiti, la commissione ha operato senza subire ingerenze.
Ovviamente la lettera non poteva restare senza una risposta.
Lettera di risposta al Sindaco
Preg.mo Signor Sindaco,in riferimento alla Sua risposta alla mia nota del 4 marzo 2010, datata 8 marzo e recapitatami in data odierna, prendo atto che a Suo dire tutto si è svolto secondo la Legge, ed io non ho motivo di mettere in dubbio le Sue affermazioni. Ciononostante Lei non potrà negare però che la Commissione si è riunita in ritardo sull’ora di convocazione e con qualche interruzione di troppo durante i lavori – vi sono testimoni in tal senso – e che le nomine sono state fatte sì scegliendo gli scrutatori tra i nominativi compresi nell’apposito albo – ci mancherebbe che non fosse così – sulla base di indicazioni di partito – sono stati forniti veri e propri elenchi – secondo criteri a tutt’oggi ai più sconosciuti. La vogliamo chiamare lottizzazione? Io non trovo termine migliore per definirla: una lottizzazione, ma senza manuale Cencelli.
Fatta salva la piena responsabilità dei membri della Commissione elettorale, resta il fatto che mi pare alquanto strano che la stessa possa operare sulla base di criteri sconosciuti e mai illustrati al Consiglio comunale. Quindi concordo che il Consiglio non debba esercitare alcuna ingerenza – tutto il Consiglio o sono ammesse eccezioni? – al momento della nomina degli scrutatori, ma neppure tenuto all’oscuro dei criteri adottati. Certamente le nomine non sono avvenute che io sappia in base ad un neutro sorteggio - cosa che personalmente caldeggio - in modo da evitare le lottizzazioni vere o presunte che siano.
In sostanza credo che la Sua lettera possa ritenersi ineccepibile sul piano puramente formale, ma che lascia assolutamente aperta la questione sul piano sostanziale, per cui mi auguro che sia Lei stessa a promuovere un chiarimento in merito in modo che in futuro si possa fare meglio e soprattutto senza dare adito a sospetti di alcun tipo.
Per quanto riguarda poi la chiusa della Sua lettera in cui mi richiama – a che titolo? – “a non diffondere, anche con i mezzi di comunicazione elettronica, notizie prive di qualsiasi supporto giuridico che possano ingenerare nel lettore la convinzione dell’esistenza di comportamenti degli uffici comunali non legittimi e regolari”, come consigliere comunale rispondo di non aver mai messo in discussione la correttezza degli uffici comunali, che nulla ne possono dei comportamenti dei politici, legittimi e non, che si sono occupati della cosa.
Come giornalista, invece, Le dico che come Lei ben sa non è mio costume – e sfido chiunque a dimostrare il contrario – scrivere di fatti di cui non ho accertato prima la veridicità, per cui trovo il richiamo del tutto superfluo e anche fuori luogo.
Distinti saluti.
Collegno, 10 Marzo 2010
Giovanni Lava
CITTA' DI COLLEGNOPROT. GEN. 0015129
DEL 11/03/2010 CAT. I