Una proposta di legge di iniziativa popolare per consentire all'Italia di entrare in Europa in materia di smaltimento dei rifiuti. E' partita domenica scorsa in tutta Italia la raccolta delle cinquantamila firme necessarie.
Per conoscere il testo della proposta di legge, dove si firma, e ogni altra informazione clicca qui.
Con la proposta di legge non si fa altro che rendere un obiettivo realmente perseguibile quello che va sotto il nome di Rifiuti Zero, cominciando ad applicare seriamente la direttiva europea del 2008. In soldoni significa spostare risorse e investimenti dallo smaltimento in discarica e dall'incenerimento verso pratiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti.
Il primo passo deve essere quello della riduzione alla fonte della produzione dei rifiuti, assumendo seriamente l'obiettivo di ridurli del 20% entro il 2020 e del 50% entro il 2050. Il seriamente è obbligatorio in un paese che continua in materia di rifiuti a disattendere gli obbiettivi fissati dalla legge come quello della raccolta differenziata al 65% entro il 2012. Il 2012 è passato, ma sono pochissimi i comuni che lo hanno raggiunto e superato. Il nostro per esempio si è fermato al 54% nel 2012 e a poco meno del 56% nei primi due mesi del 2013. Siamo ancora lontani dall'obiettivo del 65% che si doveva raggiungere nel 2012, ma va segnalato il fatto positivo che dopo anni di stagnazione intorno al 51% si è tornati lentamente ai valori raggiunti nel 2006/2007. Ma ancora troppo lenta è la diminuzione totale della produzione dei rifiuti e soprattutto legata alla crisi economica più che a processi virtuosi.
CIVICA aderisce all'iniziativa e intanto ha presentato un ordine del giorno in consiglio comunale (clicca qui).
Giovanni Lava